Usucapione immobile in comproprietà: dubbi

Salve Con la presente vorrei sottoporre alla vostra attenzione il caso di un immobile, ricevuto in eredità, detenuto in base a titolo idoneo e oggetto di comproprietà con mio fratello. Di seguito si riassumono brevemente i fatti salienti per esporre nel dettaglio la circostanza, fornendo informazioni utili ai fini della comprensione del caso. Nel 1928, mio nonno, riceveva un lascito ereditario composta da una unità immobiliare, censita in catasto al foglio n., comprensiva di circa 4 vani, ubicati al piano terra e d al primo piano. Tale immobile costituiva parte di un più ampio compendio ereditario di cui mio nonno era comunista in solido con altri due eredi e che tale immobile, per volontà dei miei bisnonni, veniva donato a titolo esclusivo a mio nonno. Per effetto di successivi passaggi ereditari, l’immobile di cui si discorre, confluiva nella asse ereditario che vedeva me e mio fratello quali unici eredi. Allo stato attuale, l’immobile è occupato da me e dalla mia famiglia, ma da un punto di vista giuridico sul predetto immobile insiste un diritto di comproprietà con mio fratello, il quale si disinteressa dell’immobile ma non perde occasione di rivendicare la sua quota di proprietà. Premesso che, per volere di mia madre, tale immobile doveva confluire nella mia situazione patrimoniale, considerato che mio fratello non possiede le chiavi di casa e l’immobile è occupato da me e dalla mia famiglia da oltre 31 anni e che tale possesso risulta pacifico e non violento, ritenuto che sono io a farmi carico di tutte le incombenze relative al pagamento di utenze domestiche, tasse e imposte nonché al sostenimento delle spese di manutenzione ordinaria e straordinaria volte all’accrescimento del valore catastale e di mercato della struttura immobiliare, vorrei sapere, gentilmente, se sussistono le condizioni per riscattare la quota di comproprietà di mio fratello, esperendo un giudizio civile finalizzato all’accertamento del diritto di usucapione.
Utente 14816

L’Avvocato risponde:

Buongiorno. Dallo spessore e dal corpo della sua richiesta, si renderà conto - già da solo - che la questione è complessa e merita di essere esaminata compiutamente. Se vuole sono a sua disposizione. Da corregionale, le userò anche un trattamento di riguardo. Scherzo. Lo faccio con tutti. Cordialissimi saluti. Prof. Avv. Antonio Leggiero
Buonasera, premesso che la vicenda andrebbe approfondita, in linea di massima tra fratello (e più in generale tra i parenti stretti) non vi può essere usucapione. Ciò perchè si ritiene che tra parenti vi sia la c.d. "tolleranza" (art. 1144 c.c.): il parente non si disinteressa dell'immobile, ma tollera l'altrui possesso in virtù del rapporto di parentela. Cordiali saluti. Avv. Antonino Ercolano

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