Buongiorno, da poco più di due anni sono residente in affitto in un immobile all'interno di un cortile comune con altre tre unità abitative. Uno dei residenti mi infastidisce con le sue pretese, a mio parere del tutto fuorvianti, arrogandosi il "diritto" di comandare con le sue regole sugli altri comunisti. Preciso che non esiste un amministratore in quanto ogni unità abitativa è indipendente e non vi è alcun regolamento scritto. Ultima lamentela sollevata da questo vicino riguarda il fatto che sia io che gli altri comunisti, lasciamo il cancello pedonale chiuso ma non a chiave. Tale nostro comportamento nasce dal fatto che il cancello in questione rappresenta l'unica via di fuga in caso di pericolo dovuto a terremoto, incendio o crollo. La sua pretesa è che il cancello debba rimanere costantemente chiuso a chiave. Va bene il fatto di tutelare la proprietà privata e il bene comune da furti ma in caso di terremoto in piena notte avrò mai la lucidità e prontezza di mettermi a cercare le chiavi di casa per aprire la serratura o il cancello automatico!? Ne dubito... Detto questo, non meno importante dell' altro, è la sua pretesa di togliere i giochi di mia figlia che sono ordinati sotto la tettoia della finestra a pian terreno. Tali giochi non rappresentano ingombro né intralcio per gli altri comunisti a piedi o in auto. Questo soggetto, invece, pretende che vengano tolti dopo l'utilizzo in quanto, a suo dire, poggiano sul suolo comune. Come detto prima, sono accantonati e ordinati sotto la tettoia della finestra. Infine, nelle pertinenze della sua proprietà sono presenti delle telecamere di videosorveglianza private delle quali una in particolare riprende gli spazi comuni fino al cancello di ingresso al cortile. Questa telecamera è stata installata senza nessun consenso da parte degli altri comunisti in quanto tale persona non ha mai espressamente richiesto l'autorizzazione, facendo desumere, quindi, un'installazione arbitraria personale. Come comportarmi e tutelarmi da questa persona? Fiducioso di una Vostra risposta, porgo cordiali saluti.
Buonasera, premesso che la questione andrebbe approfondita, provveda ad inviare formale comunicazione di diffida al fine di interrompere suddetti comportamenti. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo Torino - Milano
Gentile Utente, La Sua richiesta merita un accurato approfondimento. Per una consulenza ( a pagamento) può contattarmi ai recapiti presenti sul mio profilo e/o inviarmi una email, al fine di valutare eventuali azioni legali ( diffida) . Cordiali Saluti Prof. Avv. Domenico LAMANNA DI SALVO MILANO - BARI
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