Separazione: come muovermi?

Salve sono qui a spiegare il più brevemente possibile la mia situazione. Sono sposata (ancora) con il mio ex dal 2013, abbiamo avuto due bambini 9-4 anni. Da ormai 1 anno e mezzo però non stiamo più assieme. Abbiamo deciso di separarci ma per i momento solo di fatto, e io sono andata via dalla casa dove vivevamo tutti assieme per tornare a vivere con mia madre in quanto la casa coniugale è di sua proprietà perché al momento dell'atto notarile il padre mi ha fatto firmare una clausola di non appartenenza alla casa. Tale decisione è sfociata per molte motivazioni ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il suo tentativo (fasullo e falso) di impiccarsi per farsi palesemente vedere. Abbiamo comunque optato per dividere il tempo trascorso con i bambini per 15 GG a testa. Preciso che ho sempre sostenuto economicamente il mio ex perché non lavorava, provvedendo ai beni alimentari e al pagamento di parte di spese come bollette e condominio che erano rimaste in arretrato. Da marzo sono a casa in quanto non mi è stato rinnovato il contratto e ho ricevuto da parte sua come aiuto morale 200€. Apparte ciò nel primo periodo di separazione purtroppo sono stata messa in mezzo a situazioni poco piacevoli dove purtroppo sono intervenute le forze dell'ordine, e in una di queste occasioni le medesime hanno provveduto ad esporre denuncia d'ufficio loro stesse. Ora è arrivata al mio ex una lettera dove viene intimato a presentarsi al tribunale, ed io non so se devo presenziare o meno perché il mio ex non mi fornisce delucidazioni in merito nonostante le mie richieste. Apparte ciò io ho avuto una nuova gravidanza ma al momento non convivo ancora con il mio compagno, passo con lui alcuni weekend e alla necessità. In tutto questo tempo il mio ex ha comunque mantenuto un comportamento intimidatorio e a tono minaccioso dicendomi che nelle settimane in cui io ho i bambini devo restare a casa senza muovermi ed inoltre devo essere presente con i bambini a fianco quando lui chiama( cosa che fa quando vuole e negli orari che meglio preferisce), nonostante possa rivolgersi o a mia madre che tiene ed ha sempre tenuto i bambini o direttamente al telefono del figlio più grande. Mi dice che se non sono presente sono problemi per me. Inoltre preciso che nelle settimane di sua competenza i bambini sono con me nel pomeriggio e nei giorni in cui non vanno a scuola perché lui lavora e non saprebbe a chi lasciarli nonostante abbia comunque una famiglia alle spalle . Esigerei un urgente consulenza, anche telefonicamente, per capire come muovermi per la separazione consensuale, come comportarmi e capire le eventuali cose che potrebbero succedere con questa convocazione in tribunale, quali sono i miei diritti ed obblighi nei suoi confronti.
Utente 8299

L’Avvocato risponde:

Buongiorno e buona settimana. La questione è delicate e merita approfondimento. Se vuole possiamo discuterne, ,mediante consulenza diretta. Se crede, non esiti a contattarmi ai miei recapiti. Cordialissimi saluti. Prof.Avv. Antonio Leggiero
Buongiorno Sig.ra Zampieri, se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo Torino - Milano
Se ha bisogno può contattarmi privatamente al telefono.
Immagine di profilo avvocato
Sondra Fabbi
Avvocato Amministrativista

Risposta in data 15/11/2021

Buongiorno, la situazione è molto complessa e delicata. Se necessita di un parere potrà contattarmi chiedendo una consulenza privata oppure una consulenza diretta ai recapiti che troverà su questa stessa piattaforma e cliccando sul mio profilo.
Sono quindi a disposizione per ogni chiarimento. Con i migliori saluti. Avv. Sondra Fabbi Milano
Gentilissima Sig.ra Zampieri: 1) l'assegnazione della casa coniugale può essere assegnata al coniuge che lo abiterà con i figli (indipendentemente da chi è proprietario). Il più delle volte in caso di separazione viene assegnata alla moglie che resta nella casa coniugale insieme ai figli minorenni.; 2) non è chiaro cosa sia successo nel primo periodo della separazione allorquando sono intervenute le forze dell'ordine con conseguenziale denuncia d'ufficio (quale reato è ipotizzato a carico di Suo marito?) 3) non è chiaro quale convocazione abbia avuto il suo ex (probabilmente, si tratta di un interrogatorio in sede di indagini). 4) Perchè Lei dovrebbe presenziare se è stato convocato Suo marito? Anche Lei è indagata? 5) per quanto riguarda i comportamenti intomidatori e minacciosi del Suo ex occorre valutare di esporre denuncia-querela (o integrazione di denuncia-querela) essendo fatti gravi. 6) Per la separazione consensuale vi deve essere un accordo di entrambi i coniugi su tutte le condizioni della separazione, altrimenti deve proporre un ricorso in Tribunale (ricorso giudiziale). Per una consulenza più approfondita può richiedere una consulenza diretta a pagamento tramite il mio profilo, ed eventualmente poi approfondire la vicenda, anche con colloquio telefonico. Cordiali saluti. Avv. Antonino Ercolano

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