Richiesta danni morali: può essere chiesta?

Gentilissima Signora, buongiorno e buona anno. Sono sinceramente dispiaciuto per le sue traversie. Capirà che sono questioni delicatissime, da discutere in privato. Se vuole sono a sua completa disposizione. Senza alcun impegno. Cordialissimi saluti. Prof. Avv.Antonio Leggiero

Buongiorno Signora, la questione andrebbe approfondita in quanto ci sono diversi aspetti da chiarire e valutare. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo

Buonasera. Il tradimento non comporta un'automatica responsabilità risarcitoria nè in capo al marito nè in capo all'amante (che - a differenza del marito - non è soggetto al rispetto degli obblighi derivanti dal matrimonio, quello di fedeltà in questo caso). Tuttavia, la Cassazione in alcune pronunce - anche recenti - ha chiarito che se il diritto violato è quello del diritto alla dignità e all'onore, non può escludersi la configurabilità di una responsabilità a carico dell'amante. Pertanto - se è possibile dimostrare in giudizio una lesione significativa del diritto alla dignità, all'onore o alla salute, è certamente possibile richiedere ed ottenere un risarcimento danno sia al coniuge che all'amante. Nei confronti del coniuge è certamente ipotizzabile richiedere anche la separazione con addebito. Da verificare la data degli eventi per capire se il diritto al risarcimento è da considerarsi prescritto ex 2947 c.c. (per decorso di 5 anni dall'avvenuta conoscenza dell'evento). Cordiali saluti. Avv. Antonino Ercolano