Dimissioni per giusta causa di 2 dipendenti: consiglio
Buongiorno, con la presente sono a richiedere un parere su questa sventura capitatami recentemente. 5 mesi fa sono stato assunto a tempo determinato come responsabile per la distribuzione di una filiale di corrieri espresso. Ho firmato un contratto da 39 ore settimanali ma appena inizio a lavorare trovo il mio collega (insieme eravamo i 2 responsabili / figure di ufficio del sito) che lavora tutti i giorni dalle 7.00 alle 20.00 circa per un totale di 13 o 12 ore al giorno. (mi confesserà poi che la cosa andava avanti da circa 2 mesi) Per solidarietà nei suoi confronti e per velocizzare il tempo necessario ad acquisire la conoscenza base di gestionali e vari strumenti utilizzati decido di rendermi disponibile e di lavorare anche io dalle 7.00 alle 20.00 perchè compresa la situazione critica voglio aiutare e rendermi utile. Purtroppo nei tre mesi successivi lavoreremo entrambi sempre dalle 7.00 alle 20.00 tutti i giorni per garantire le funzioni minime richieste della filiale, le richieste dei nostri superiori saranno sempre piu' esigenti e nel frattempo riceveremo costantemente minacce verbali di addebiti e molteplici/costanti richiami infondati del nostro operato oltre che la costante richiesta di organizzare trasporti in aree extradonagali senza segnalarlo a nessuna autorità doganale per facilitare le operazioni. Constato che le mansioni imputateci erano insostenibili da svolgere in sole 2 persone lo abbiamo fatto sempre presente ai superiori, i quali ci hanno richiesto di resistere, stringere i denti e continuare a lavorare in talune modalità perchè a detta loro le cose si sarebbero sistemate. Al quarto mese di questa situazione insostenibile il nostro superiore gerarchico ci ha addirittura imposto di supportare la flotta uscendo in distribuzione guidando i furgoni aziendali (mansione per la quale non siamo qualificati e mai svolta prima, eravamo inquadrati ccnl trasporti 3livello impiegati). All' ulteriore imposizione di guidare un mezzo e consegnare i pacchi (attività che tra l'altro se svolta mi avrebbe impedito dallo svolgere le mie normali mansioni) non resisito piu' e corro ormai logorato fisicamente e mentalmente a dare dimissioni per giusta causa, stessa cosa fa il mio collega nel pomeriggio. Aggiungo che non ho mai sostenuto il corso obbligatorio sulla sicurezza e che il magazzino dove lavoravamo probabilmente era sprovvisto di adeguati sistemi di allarme e sistemi antincendio. Io ed il mio collega eravamo entrambi assunti con due contratti determinati ed in scadenza in data 31/12 - Nell' ultima busta paga (intera mensilità di Ottobre) il datore di lavoro ha trattenuto il termine di preavviso per circa 1850 euro ad entrambi (negando così la giusta causa e risultando 2 buste paga a saldo negativo) ed ora dovremo procedere a citarlo in giudizio per dimostrare la sussistenza della giusta causa. Putroppo siamo ancora entrambi molto scossi da quanto accaduto e non avendo precedenti esperienze in contenziosi riguardanti il diritto del lavoro la contattiamo per chiedere secondo lei come potrebbe risolversi questa faccenda e se ha dei consigli su come muoverci per dimostrare la sussistenza della giusta causa nelle nostre dimissioni. Grazie a presto
Buongiorno, la questione necessità di un approfondimento visionando la documentazione. Dalla descrizione dei fatti c'è la possibilità di opporsi alla trattenuta facendo valere, da un lato la giusta causa di dimissioni e dall'altro lato il diritto alla percezione delle differenze retributive e contributive in forza del lavoro straordinario effettuato e delle mansioni superiori e/o diverse svolte durante il rapporto di lavoro. Se ha necessità di assistenza si resta a disposizione e si inviano cordiali saluti. Avv. F. Magnosi
Buongiorno, per darle adeguato parere è sicuramente necessario esaminare la documentazione contrattuale in vostro possesso relativa al rapporto di lavoro ed avere ulteriori informazioni su tutto l'accaduto, in quanto la vicenda presenta diversi profili da approfondire. Sono a sua disposizione per fornirle una consulenza legale in merito, mi occupo di diritto del lavoro. La consulenza è a pagamento e può contattarmi ai recapiti che trova sul mio profilo. Cordiali saluti Avv. Valeria Pietra - Pavia
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