Permessi fantasma, straordinari non pagati, buoni pasto spariti

Sono dipendente a tempo indeterminato di uno studio di architettura dal diversi anni. Qualche anno fa, in seguito a una richiesta di adeguamento salariale, ci è stato concesso un piccolo aumento, in parte risulante attraverso buoni pasto, che però da qualche anno sono stati tagliati unilateralmente dal datore di lavoro. Inoltre lo studio ci obbliga a prendere 88 ore annuali di permessi non usufruiti, che vengono detratti dal nostro stipendio. Gli straordinari, anche se fatti regolarmente, non vengono pagati da diversi anni, sempre per scelta insindacabile del datore di lavoro. Ho motivo di rivalermi nei confronti dello studio? Ho modo di farmi pagare la quota di stipendio relativa ai buoni pasto, agli straordinari e di esigere il godimento dei permessi oppure che non vengano detratti dallo stipendio se non goduti?
Utente 2837

L’Avvocato risponde:

AD
Avvocato Dequo

Risposta in data 27/02/2020

Salve, il diritto a percepire gli emolumenti retributivi è espressamente previsto dal legislatore per cui, qualora ritenesse che le fosse state accreditata una retribuzione complessiva, nettamente inferiore a quella dovuta, dovrebbe ricorrere al giudice del lavoro per il riconoscimento delle differenze retributive e degli emolumenti non percepiti.

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