Fattibilità lavori edili: a chi chiedere un parere
Buonasera, con la presente mi permetto chiedere alla S.V. di un Suo parere, in relazione alla fattibilità di eseguire i lavori sotto indicati, in un immobile edificato negli anni 80, abusivamente in zona sottoposta ad alto vincolo sismico ( 1° cat.) su 8 elevazioni fuori terra, con struttura intelaiata in c.a. ad oggi allo stato ancora grezzo ( privo di copertura, infissi, di servizi, ecc. ecc.) trarne i primi terra e primo che risultano parzialmente definiti . Detto immobile è stato regolarmente registrato c/o l'addetto Ufficio del Demanio, inoltre per tutte le 26 unità, cui 4 a fini di deposito/commerciale, sono state depositate -in comune - le richieste per adesione alla sanatoria ,a firma dei proprietari, in base alle Normative che nel corso degli anni, si sono succedute (Legge 47/85, L.R. 37/85, L. 326/03 e l. 724/94 )con la gran parte di queste - trarne qualcuna di già definita- non ancora esitate. immobile in grave stato di degrado e abbandono è con sanatoria inesistente.. Oggi si vorrebbero intervenire per la sostituzione ( demolizione e ricostruzione ) di due impalcati dei solai, dei piani alti, che risultano con delle flessioni di oltre 10 cm; alla realizzazione di n. 8 grosse mensole oblique tozze a 45° in c.a. da ubicare alle sommità dei pilastri e delle travi a supporto dei solai , al ripristino dei pilastri e delle travi nonchè ai lavori necessari per la definizione e il completamento dell'immobile, il tutto con un preventivato costo di oltre 200.000,00 di Euro, e tramite una ( a mio parere formulazione ) apposita Normativa ( Legge sulla Sanatoria) indicata dal Professionista con art. 35 Legge 45/85, e cioè: una comunicazione di completamento lavori d dell'art. 35 L. 47/85 con la descrizione dei lavori da effettuare; depositare all'Ufficio del Genio Civile il progetto in base alla Legge 68/88 e 64/74, attendere 30 gg. dall'ultima notificazione ed iniziare i lavori, forse una S.C.I.A., è nessuna ulteriore autorizzazione dovrà essere richiesta è al comune è all'Ufficio Regionale. Il quesito è stato posto ed inoltrato agli addetti Enti, riscontrando a mezzo scritti: - Per l'Ufficio Regionale necessita solo il deposito del Progetto sismico, in quanto per i lavori non è previsto il rilascio di alcuna autorizzazione sismica:- - l'Ente comunale invece: rimanda la correttezza dei lavori, ai disposti degli art. 31 & 35 della Legge 47/85, e all'art. 26 della Legge 37/85 e s.m.i. Con la presente mi permetto chiedere alla S.V. di un Suo parere, in relazione alla fattibilità di eseguire i lavori succitati, con le indicate modalità degli, anche al fine di non incorrere ad eventuali problematiche di legge.