Muffa e inquilino: come tutelarmi?

Sono proprietario di un piccolo appartamento in una ex "casa popolare", in cui la metà dei millesimi sono ancora di proprietà dello IACP e il resto è suddiviso tra me e altri tre condomini. La copertura del tetto sarebbe da rifare, ma lo IACP rifiuta di assentire ai lavori e gli altri condomini non vogliono muoversi senza il suo contributo. Il problema è che a subire le conseguenze di questa situazione è quasi soltanto il mio appartamento, dove le infiltrazioni d'acqua hanno creato vaste macchie di muffa e persino qualche stillicidio. Dulcis in fundo, il mio appartamento è locato, per un canone irrisorio, a un inquilino che mi tartassa quotidianamente di email con allegate foto della situazione, minacciando di agire in giudizio se la muffa e l'umidità dovessero causare danni alla sua salute, ma ad andarsene non ci pensa nemmeno. Ovvio che una semplice ritinteggiatura dell'appartamento non servirebbe a nulla: il problema si ripresenterebbe, essendo - come era ovvio ma ha appurato anche la perizia di un tecnico - originato dalle parti comuni. Cosa posso fare io, proprietario, per tutelarmi?
Utente 12937

L’Avvocato risponde:

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Maria Alessi
Avvocato Civilista

Risposta in data 04/02/2022

Buongiorno, il proprietario è tenuto per legge ad eseguire i lavori ove il proprio immobile causa danni alle proprietà altrui, quindi anche nel suo caso il proprietario è tenuto ad eseguire le riparazioni che stanno causando danni al suo immobile e Lei può agire per "costringerli". Se ritiene mi può contattare per una consulenza gratuita. Avv. Maria Alessi (Albo Avvocati di Palmi).

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