Accordi proprietario inquilino: chi ha ragione?

Buongiorno, provveda in primis ad inviare formale contestazione al proprietario, e infine, se l'immobile è diventato inadeguato all'uso abitativo può andarsene senza l'obbligo del preavviso. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo Torino - Milano

Buongiorno, la prima cosa da fare è un sollecito scritto al proprietario. Può andar via solo se viverci è divenuto insostenibile, e necessità comunque di una pronuncia da parte di un giudice. Per ulteriori chiarimenti mi contatti per una consulenza diretta

Indubbiamente la tarlatura che riguarda i soffiti è un vizio che incide in modo apprezzabile sull'idoneità all'uso abitativo dell'immobile. Quindi il conduttore può ai sensi dell'art. 1578 c.c. domandare la risoluzione del contratto o la riduzione del prezzo (salvo che si tratti di vizi da lui conosciuti o facilmente riconoscibili). Il locatore è tenuto a risarcire al conduttore i danni derivanti da vizi dell'immobile, se non prova di avere senza colpa ignorato i vizi stessi al momento della consegna. Se non l'ha già fatto provveda ad inviare (eventualmente per il tramite di Avvocato) una formale comunicazione al locatore con la quale anzitutto denuncia formalmente tali "vizi" (infestazione di tarli, assenza di manutenzione). Poi potrà: 1) chiedere la risoluzione del contratto e quindi andar via anche senza rispettare l'obbligo di preavviso; 2) in alternativa può chiedere un immediato intervento di ripristino/disinfestazione entro e non oltre 5 giorni, avvertendolo che in mancanza si vedrà costretto a rilasciare l'immobile e chiedere risarcimento dei danni patiti. Se necessita di consulenza o di assistenza (anche per la redazione di missive) sono a disposizione, potrà richiedere se vuole consulenza diretta tramite il mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Antonino Ercolano - antoninoercolano()hotmail.it