Eredità: domande

Buonasera. Qualsiasi creditore può aggredire, fino alla vendita all’asta, un bene che appartiene al debitore solo in comproprietà, ma che non è divisibile in natura. In ogni caso, è sempre possibile, in qualsiasi momento, sciogliere la comunione, anche quella ereditaria, vendendo il bene o riscattando la quota dell’altro compropietario, anche in via giudiziaria, se manca il consenso di tutti i comproprietari. Pertanto, nel caso in esame, potrebbe convenire procedere in tal senso, anziché rinunciare a tutta la propria quota di eredità. Oppure, chiedere un giusto compenso per la rinuncia. Per una consulenza più accurata, previo compenso, anche in videochiamata (Zoom, Skype o WhatsApp), può contattarmi alla email: avvdecrescenzochiocciolaliberopuntoit. Cordiali saluti Avv. Vincenzo de Crescenzo

Buongiorno, purtroppo devo richiamare l'antica saggezza per la quale l'amico si vede nel momento del bisogno; il coniuge nel momento della separazione e il fratello durante la successione! Quello che dicono loro e vero solo invia teorica e mi sembra che sia l'anteprima di una sorta di non dico truffa però approfittamento della sua situazione perché nel momento in cui lei rinuncia all'eredità non potrà più fare niente per recuperare patrimonialmente quanto le sarebbe spettato per legge. Poi dovremmo sapere quante sono le multe che non ha pagato e a quanto assomma la pretesa della pubblica amministrazione fermo rimanendo il fatto che potrebbe esserci qualche condono o qualcosa del genere. Io direi che la cosa migliore sarebbe vedersi per ricostruire tutta quarta la sua situazione debitoria dopodiché prendere contatto con sorellastra e matrigna e decidere quanto è meglio per lei e non per queste due persone. Nel tal caso siamo in grado di assisterla per il meglio. Il nostro studio al momento attuale è quello con più recensioni positive su Google a Roma. In attesa di leggerLa, invio i migliori saluti. Avv. Vittorio A. Marinelli