Buongiorno, sono in procinto di acquistare un appartamento come prima casa usufruendo del mutuo 100% giovani under 36. Nella proposta di acquisto, che firmai prima dell'estate e vincolata al buon esito del mutuo richiesto alla banca, venne inserita come data di rogito il mese di novembre 2022. La compravendita è tra privati con un agente immobiliare che fa da intermediario. A causa di vari rallentamenti presso il cantiere (palazzo in riqualificazione con superbonus 110%) , questa data non sarà sicuramente rispettata e quindi l'atto non potrà esserci prima di gennaio 2023. Il problema è che il mutuo giovani vale fino al 31 dicembre 2022, e ad ora non ci sono informazioni (ho chiesto anche alla banca che segue il mutuo) su eventuali prolungamenti dell'iniziativa da parte del governo per il nuovo anno. Ipotizzando che non vi sarà alcuna estensione dell'iniziativa, in caso si vorrà comunque andare avanti con la compravendita, io avrò delle spese in più (che sarebbero state agevolate in caso di mutuo giovani) e tra l'altro non so neanche se avrò ancora la possibilità di mantenere questa richiesta al 100% del costo dell'immobile (che potrebbe diventare un ipotetico 80%), il che significherebbe anticipare un 20% che era fuori dai piani e che escluderei dal farlo. In realtà "a parole" l'agente immobiliare già mi indicò la possibilità di prendersi lato parte venditrice il carico delle spese mutuo giovani che altrimenti avrei avuto nulle entro fine 2022, che è il minimo. Il dubbio più grande che ho è invece in merito a questo eventuale scostamento nel dover passare da una richiesta mutuo 100% ad una all'80% e dovermi prendere io carico di un anticipo del 20% che se loro avessero rispettato le scadenze, io non avrei dovuto avere. La consulente che segue la mia pratica di mutuo mi ha consigliato di rivolgermi ad un legale al fine di capire meglio come potermi tutelare in questa situazione al fine di non avere un peso economico che non avrei dovuto avere se quando scritto nella proposta di acquisto fosse stato mantenuto. Inoltre avrei un dubbio sulla proposta di acquisto stessa, nel senso che, difatti non è stato fatto un preliminare con caparra confirmatoria etc (in quanto l'agente me l'aveva rigirata in termini di "evitarmi di avere una grossa cifra bloccata ma andare direttamente all'atto"), e ho anche il dubbio che l'agente abbia effettuato la registrazione della proposta. Tuttavia sulla proposta c'è la mia firma, la sua e la firma del privato venditore. Ipotizziamo il peggiore dei casi, ossia assenza di registrazione della proposta presso l'agenzia delle entrate. Basterebbe il foglio con le nostre 3 firme a potermi tutelare in questa situazione? Rimango in attesa di un gentile riscontro. Grazie
Buongiorno, vista la complessità del suo quesito, è necessario chiarire alcuni aspetti e prendere visione della documentazione in suo possesso. Trova l'accesso diretto e i contatti dello studio sul mio profilo. Cordiali saluti Avv. Elena Armenio
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