Rapporti parentali: domande

Siamo 4 fratelli di cui uno convivente con la Mamma di 96 anni, e a seguito di piccolo malore (stati d'ansia) abbiamo 2 anni fa deciso di non lasciarla mai da sola in casa. La sorella che vive con lei , lavora 5 giorni la settimana dalle 16:30 alle 19:30, e in questo tempo a turno restiamo a fare compagnia alla Mamma. Ora però stanno però venendo a galla alcune problematiche : per il primo anno , io sorella maggiore facevo compagnia tutti i 5 giorni , e i miei 2 fratelli mi davano il cambio a giorni alterni; poi a seguito di un problema mio di salute ( stato febbrile) per circa 10 giorni a gennaio 2022 no sono andata dalla Mamma, e abbiamo discusso animatamente perchè secondo gli altri fratelli avrei avuto poco disponibilità verso la Mamma. A seguito allora ho deciso che avremmo dovuto dividerci equamente i "turni" di compagnia x non lasciare Mamma da sola. Sono emersi pure altri problemi, quali le decisioni di visite specialistiche avute da Mamma senza mai sentire miei pareri, e venendone a conoscenza solo parlando durante i miei turni di compagnia con Mamma; come sono venuta a conoscenza del riconoscimento dell'identità di accompagnamento solo casualmente. Io non sono mai stata al corrente delle decisioni che i miei fratelli hanno preso e stanno (forse ? ) prendendo nei riguardi di Mamma, non so quanto prenda di pensione, non so se qualcuno usufruisce della legge 104, non so a quanto ammonta l’assegno di accompagnamento, non so chi paga le bollette e le spese di casa : secondo però i miei fratelli io dovrei avere più disponibilità perché sono la più anziana, la più vicina e quindi dovrei dedicare più tempo a Mamma. Io sono ancora in cura psichiatrica per una depressione grave avuta 5 anni fa, e ho risposto a loro che farò tutto quanto è nelle miei possibilità, ma non posso fare più di quello che sto facendo e mi sento di fare: possono i miei fratelli continuare in questo comportamento e tenermi all’oscuro della situazione e delle decisioni sullo stato di Mamma?
Utente 17364

L’Avvocato risponde:

Buongiorno Signora, innanzitutto mi spiace per quello che Le è accaduto. Per quanto riguarda il quesito da Lei posto sarebbe opportuno provvedere alla nomina di un un'amministratore di sostegno per Sua madre. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo Torino - Milano

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