Vendita di animali irregolare: posso denunciare l'allevatore in questo caso?

Abbiamo acquistato un gatto di razza pagato 900 euro. L'allevamento non ci ha voluto fornire alcuni documenti che avrebbero dovuto accertare l'assenza di virus e patologie gravi. Non era microcippato, così come i genitori. Ora abbiamo scoperto che ha la PIV una malattia grave e che è destinato a morire. Quante altre persone dovranno essere truffate da questi malfattori? Fin dal primo giorno, la gattina presentava problemi di reattività assenza di curiosità, apatia e letargia eccessiva. L abbiamo curata con terapie varie, antibiotici e vitamine. Oggi le abbiamo fatto una ecografia addominale ed il risultato da verificare tra un poi di settimane è PIV Peritonite interstiziale virale, morirà. Vorrei fare causa all'allevamento e alla veterinaria che mi ha "certificato l'assenza di malattie virali" Potete darmi ragguagli?
Utente 6696

L’Avvocato risponde:

VL
Veronica Liviero
Avvocato Civilista

Risposta in data 04/02/2021

Buongiorno, innanzitutto quale appassionata di gatti mi dispiace molto per quanto sta accadendo al Suo gatto. Con riserva di approfondimenti e delucidazioni ulteriori, nel Suo caso potrebbero sussistere sia gli estremi per una richiesta di risarcimento danni nei confronti dell'allevamento che Le ha venduto un animale di razza malato, che una possibile responsabilità per negligenza/imperizia della veterinaria che ha visitato l’animale senza rilevare la patologia che, purtroppo, è stata riscontrata da altro medico. Con riguardo alla posizione dell’allevamento, sarebbe rilevante accertare se lo stesso è in regola, poiché in difetto potrebbe incorrere anche in sanzioni pecuniarie. Consideri che il Decreto Legislativo n. 529/1992 – che ha attuato la direttiva 91/174 della Comunità Europea – dispone all’art. 5: “È consentita la commercializzazione di animali di razza di origine nazionale e comunitaria […] esclusivamente con riferimento a soggetti iscritti ai libri genealogici o registri anagrafici […] e che risultino accompagnati da apposita certificazione genealogica, rilasciata dall'associazione degli allevatori che detiene il relativo libro genealogico o il registro anagrafico. […] Salvo che il fatto costituisca reato, chiunque commercializza gli animali indicati nei commi 1 e 2 in violazione delle prescrizioni ivi contenute è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da L. 10.000.000 a L. 60.000.000. Senza trascurare il fatto, che tutti gli allevatori italiani devono sottostare a specifiche norme tecniche di allevamento e registrazione, che disciplinano come deve essere gestito un allevamento di gatti anche sotto il profilo igienico sanitario. La violazione di tali disposizioni potrebbe esporre l’allevamento ad ulteriori sanzioni. Spero di esserLe stata utile, fornendoLe un primo inquadramento della situazione. Cordiali saluti. Avv. Veronica Liviero
Buongiorno, l'allevamento è tenuto a dover rispettare, oltre la tracciabilità, anche le garanzie sanitarie e di salute dell’animale. Provveda, pertanto, ad inviare formale comunicazione di diffida, salvo agire in giudizio per il risarcimento del danno. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo Torino - Milano
Egregio Sig. Pino, si, può agire legalmente. Pertanto La invito a contattarmi ai recapiti presenti sul mio profilo e/o richiedere una consulenza. Cordiali Saluti Prof. Avv. Domenico Lamanna Di Salvo MILANO - BARI
Gentile utente, è possibile. Se ha bisogno di assistenza può contattarmi privatamente. Cordiali saluti.

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