Esenzione IVA UE: chiarimenti

Salve, vi scrivo per richiedervi un aiuto nell'interpretazione dell'Articolo 7-septies del dPR n.633 del 1972. Sto per aprire una società che fornirà servizi di wedding planner esclusivamente a coppie Extra Ue, nello specifico provenienti da Norvegia, USA, Regno Unito e Australia, e vorrei capire se io sia esentato dall'applicare l'IVA ai soggetti "NON passivi" provenienti da questi paesi. Ho letto che l'articolo 7-septies include "le prestazioni di consulenza e assistenza tecnica..." e nella risoluzione n 153 del 23.05.2002, è specificato che "...le prestazioni di consulenza attengono invece ad attività professionali che si estrinsecano in giudizi, precisazioni, chiarimenti o pareri ed in cui assume preminente rilevanza la valutazione soggettiva del consulente". Vorrei capire se il mio lavoro possa rientrare in questo caso. Per quanto riguarda l'organizzazione degli eventi, noi non rivendiamo servizi di terzi (collegati all'evento) ai nostri clienti. Infatti il nostro lavoro, è quello di consigliare e suggerire dando "valutazioni soggettive" ai nostri clienti, riguardo lo stile, le location, i fornitori più adeguati (che pagheranno direttamente), i colori, i fiori, fornendo loro un documento riepilogativo che si adatta maggiormente alle loro esigenze. E poi naturalmente, forniamo la parte relativa alla pianificazione e supporto per la prenotazione dei vari servizi da altri fornitori. Il tutto viene svolto naturalmente via email. Vorrei capire se il nostro lavoro possa essere inquadrato (in tutto o in parte) come consulenza (che viene riassunta in un documento dettagliato che prepariamo per loro) e se essendo clienti privati extra UE, siano prestazioni esenti iva. Vi ringrazio per la vostra attenzione. Cordiali Saluti