Richiesta aspettativa per motivi familiari non accettata: è possibile?
Buongiorno ho richiesto l'aspettativa al mio datore di lavoro per il periodo estivo in quanto non ho altra alternativa , in quanto ho i bambini piccoli e non ho nessuno a cui lasciarli. Il datore non ha accettato la mia richiesta e vorrei una consulenza legale per sapere se può non accettare o deve accettarla. Grazie
Buongiorno a lei. E' molto triste quello che scrive. In genere la normativa sull'aspettativa concede ampi margini di manovra al lavoratore, ai quali corrispondono anche delle discrezionalità da parte del datore di lavoro. In ogni caso è necessario ed indefettibile esaminare la documentazione. Se vuole la mia consulenza sono a disposizione. Cordialissimi saluti. Prof. Avv. Antonio Leggiero
La legge e la contrattazione collettiva prevedono che il/la lavoratore/trice, sia del settore pubblico che privato, possa richiedere di fruire di un periodo di aspettativa, ossia di un'astensione dal lavoro ma solo per specifiche ragioni. Puo' essere richiesta senza retribuzione (ma con conservazione del proprio posto di lavoro) cd aspettativa non retribuita o continuando a percepirla (nei casi di aspettativa cd. retribuita). Tra le ipotesi tipiche di aspettativa retribuita figurano: (l'assistenza ai familiari disabili; il dottorato senza borsa; il volontariato; la malattia; le cariche elettive; i motivi personali o familiari, il matrimonio). Tale periodo è accordato in alcune ipotesi specificamente determinate, tra le quali rilevano: la formazione di base o professionale (in genere i contratti collettivi riconoscono come minimo dalle 150 alle 250 ore), i gravi motivi familiari, il dottorato con borsa, l'aspettativa per tossicodipendenza, il ricongiungimento familiare, l'avvio di attività, ecc. Sebbene sia un diritto, la domanda va effettuata allegando la prova della sussistenza delle ragioni che la giustificano altrimenti potrà non essere accolta. Il datore di lavoro, infatti, può anche rifiutare di concedere il periodo di aspettativa purché il diniego sia motivato. Ovviamente laddove ritenuto illecito, sarà possibile agire contro il diniego. E' importante, pero', conoscere il proprio contratto collettivo cd CCNL che potrebbe prevedere, al suo interno, una disciplina specifica per le richieste di aspettativa.
Buongiorno, per fornirle adeguato parere è necessario esaminare la documentazione in suo possesso relativa al rapporto di lavoro. Sono a disposizione per darle una consulenza formale in merito (previo preventivo), mi occupo di diritto del lavoro. Può contattarmi ai recapiti che trova sul mio profilo. Cordiali saluti Avv. Valeria Pietra - Pavia
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