Riscaldamento Condominiale: devo pagare pur non avendone usufruito?

Buongiorno, avrei necessità di un Vostro consiglio in merito ad una situazione che si sta verificando con l'Amministratore del mio condominio. Premetto che: dal giorno 30 di Aprile 2020 ho lasciato l'appartamento in questione a seguito alla scadenza del contratto di locazione e ho traslocato in un una nuova abitazione. La situazione che si è creata è la seguente: a partire da Gennaio 2020, il riscaldamento (che è condominiale) nella mia abitazione non ha mai funzionato e, a seguito di svariate chiamate all'Amministratore ho ricevuto per ben 3 volte la visita di un idraulico che, però non ha mai risolto il problema (persistente fino al 30 Aprile 2020). Pur sapendo che il riscaldamento non funzionava nel mio appartamento, l'Amministratore (la settimana scorsa) ha provveduto ad inviarmi una raccomandata con la chiusura delle spese di condominio dal 1 Gennaio 2020 al 30 Aprile 2020, includendo le spese di riscaldamento. Ovviamente, ho contattato l'Amministratore chiedendo spiegazioni e se cortesemente potesse rivedere i conti escludendo il riscaldamento (di cui non ho potuto usufruito) ma, per tutta risposta mi ha detto che lui riceve le bollette e non può far altro che ripartire le spese. A tal proposito, Vi chiedo, non posso fare nulla a riguardo? devo per forza pagare un servizio del quale non ho usufruito? Grazie e Saluti, M.
Utente 3558

L’Avvocato risponde:

Buongiorno, certo Le confermo che può contestare l'illegittimo addebito. E' costante l'orientamento per il quale è previsto che in caso di mancata fruizione del riscaldamento l'addebito debba essere stornato a favore del conduttore. Le consiglio in ogni caso di farsi assistere da un avvocato, che dovrà immediatamente inviare una lettera di contestazione e diffida a non adempiere al fine di trovare quanto prima un accordo con il condominio. Infatti, Le ricordo che in caso di mancato saldo delle debenze l'Amministratore è autorizzato entro 6 mesi dall'insoluto a depositare un ricorso per decreto ingiuntivo immediatamente esecutivo per il recupero di quanto dovuto. Per ulteriori necessità, sarò lieta di fornirLe un preventivo gratuito di spesa. Mi contatti pure al 345/2146424 oppure al vv.vianello()gmail.com Cordiali saluti Avv. Vanessa Vianello
Immagine di profilo avvocato
Domenico Russo
Avvocato Amministrativista

Risposta in data 11/05/2020

Le spese condominiali di spettanza del conduttore, pur bonariamente pagate da questo direttamente all'amministratore, possono essere formalmente richieste al solo locatore, il quale, a sua volta, le chiederà all'inquilino. Fatta questa premessa, se il riscaldamento non ha funzionato per un determinato periodo, occorrerà accertare se la causa di tale deficienza sia dipesa dall'impianto condominiale o da quello interno all'appartamento, la cui spesa di riparazione spetterebbe di norma al proprietario. Pertanto se non ha utilizzato il servizio di riscaldamento per mancato intervento riparativo del locatore sull'impianto interno, il condominio avrà diritto al pagamento dal locatore, e Lei potrà rifiutare al proprietario il pagamento della quota (benché potrà rischiare un decreto ingiuntivo o una citazione dinanzi al giudice, davanti al quale sarà possibile accertare l'assenza di diritto al pagamento da parte del locatore, ed eventuamente il Suo risarcimento del danno subito). Se è, invece, un problema dell'impianto condominiale, dovrà comunicarlo al locatore affinché questo faccia le dovute rimostranze all'amministratore, non avendo lei utilizzato il servizio (poi sarà scelta del locatore pagare, pro bono pacis, il condominio, o rifiutare tale pagamento).
Buongiorno Sig. Fugazzi, il caso da Lei descritto è stato ripreso da una recente sentenza della Cassazione, n. 23134/18. Ormai è un orientamento consolidato. Secondo la Cassazione, il condomino rimasto al freddo a causa del malfunzionamento dell' impianto centralizzato può chiedere ed ottenere il risarcimento al condominio stesso. Risarcimento che comprende le spese addebitate per i consumi di cui non si è potuto usufruire oltre agli eventuali risarcimenti per le spese che si sono dovuti affrontare per riscaldare l'appartamento (es. stufe o altri strumenti). In più sono risarcibili anche i danni morali in caso di influenze certificate dal proprio medico ed i relativi medicinali acquistati. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo (Cell. 3280999150)
Gentile sig. Fugazzi, a fronte della situazione descritta occorre per prima cosa inviare comunicazione formale a mezzo legale all'amministratore con cui contestare il pagamento richiesto a fronte della mancata fruizione. Sono a sua disposizione per fornirle assistenza legale in merito, mi può contattare tramite piattaforma o tramite il sito www.avvocatopietravaleria.it. Cordiali saluti
Buongiorno, Può contestare tale addebito formalmente, meglio se tramite un avvocato. Se ha bisogno, mi contatti o tramite piattaforma (consulenza diretta) o via mail all'indirizzo avv.daronzoantonio()gmail.com Cordialmente

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