Buongiorno nel 2009 abbiamo fatto dei lavori nella facciata del condominio di 7 famiglie abbiamo dovuto mettere un perito che è costato carissimo Euro 14,000 il suo compenso abbiamo tutti pagato. Dopo 6 anni veniamo a conoscenza che l'amministratrice non lo aveva pagato e li abbiamo incominciato il nostro calvario xché sono incominciate le cause il decreto ingiuntivo tra l altro lo abbiamo vinto però è stato sbagliato xché. L'avvocato non ha fatto anche con pignoramento ai terzi cioè ai condominii anche xché l amministratrice lavorava e lavora tutt' ora. percio' non risultato niente a suo carico xché ha intestato ad altri i suoi beni Allora poi ci siamo messi d' accordo x fare un rientro del pagamenti a saldo la signora abbiamo fatto unao scritto che dava al mese euro al mese 1,000 euro al mese niente ,nel 2017 abbiamo chieste con apposito precetto la somma di euro 6046,77 quello che si poteva chiedere al momento purtroppo nei conti non c era niente allor ché abbiamo fatto un altro piano di rientro nel 2019 scritto che dava 300 euro al mese anche li senza puntualità da i soldi quando la strigliamo allora versa le 300 euro sono rimaste da dare 6,500 euro. Ora in questo bailama sta signora non paga una lira di interesse e noi paghiamo interessi cause perse impostate male parcelle dell' avvocato nostro e avvocato controparte più spese del tribunale siamo arrivati a pagare 27,000 euro ora la mia domanda ma l 'amministratrice non dovrebbe pagare lei tutte queste spese legali poiché ha rubato questi soldi e queste cause sono state fatte dal momento che ha rubato a 7 famiglie facendo un 'appropriazione indebita e la legge legalizza a rubare xche non gli fanno niente. Noi abbiamo diritto di richiedere gli interessi di legge e poi a richiedere tutte le spese legali affrontati x questa appropriazione indebita almeno di non essere presi in giro dalla legge ma sentirci tutelati. La ringrazio anticipatamente attendo vostre notizie in merito grazie

Buongiorno. La questione da Lei posta merita di essere approfondita, oltre naturalmente alla visione della documentazione in Suo possesso. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo

Buongiorno. Ad agosto 2019 ci è stato regalato un buono vacanza di € 400 da nostri amici in occasione di una festa. Questo buono è stato fatto presso un'agenzia viaggi in zona con validità di un anno. A febbraio 2020, mi sono recata in agenzia esprimendo le nostre paure sul corona virus chiedendo piuttosto il denaro in cambio del buono (ho detto all'agenzia piuttosto di tenersi una percentuale), ma visto che in Italia non c'era ancora molta chiarezza sul virus, ci hanno prolungato la scadenza al 31/12/2020. Quando poi è scoppiata la pandemia ci hanno ulteriormente spostato la scadenza al 31/12/2021. Anche se la situazione potrebbe migliorare nei prossimi mesi, noi abbiamo paura a viaggiare a causa del virus, quindi chiediamo se fosse possibile avere il denaro piuttosto del buono vacanza. Grazie

Buonasera. Per poter rispondere al Suo quesito sarebbe necessario visionario il contratto di acquisto del buono vacanze ove sarà sicuramente prevista tale circostanza. A parere dello scrivente, tuttavia, appare molto improbabile che sia previsto il rimborso in contanti del buono. Saluti. Avv. Salvatore Infantino

L'amministratore del mio condominio mi chiede di sostenere delle spese extra a seguito di lavori del tetto deliberati precedentemente il mio acquisto. Col precedente inquilino avevamo firmato un accordo in cui lui si faceva carico delle spese straordinarie precedentemente deliberate. Non so se rientrano anche queste e deve pagarle quindi lui, o se devo farmene carico io. Secondo l'amministratore spettano a me. Grazie

Buongiorno. Per poterLe rispondere adeguatamente bisognerebbe visionare l'accordo che avete sottoscritto. Se ha necessità, anche solo per una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo

Buongiorno, io non lavoro e mi è stato fatto un finanziamento, chi me lo ha fatto ha mentito dicendo che io avevo un negozio di parrucchiere cosa non vera, lì per lì mi è sembrato strano avessero accettato ma visto che avevo bisogno del finanziamento per avere il depuratore d’acqua ho iniziato a pagare senza dire nulla riuscendo a racimolare i soldi grazie al mio compagno. Il problema è che adesso non riesco più a pagare le rate non avendo ovvio un lavoro e non riuscendo più con i soldi del mio compagno. C’è possibilità di dimostrare che non posso pagare interrompendo senza essere cattivo pagatore io finanziamento? Ovviamente il depuratore lo darei indietro. Grazie dell’aiuto

Buonasera. Si tratta di una questione delicata. Bisogna leggere la documentazione contrattuale, comprendere cosa abbia firmato e che ruolo abbia effettivamente avuto questo "intermediario" del finanziamento. Cordiali saluti. Avv. Giorgio Rocca

Buongiorno, credo che la categoria non sia appropriata comunque Le spiego. Ho acquistato e ritirata il 30 novembre c.a. un'auto usata AUDI A3 CDT 110 cv ambition del 2016, nella proposta di vendita mi veniva presentata un'auto con determinati optional, durante la visione notavo che il gancio traino indicato non era veritiero, mentre gli altri optional non erano visibili. Dopo aver firmato e completato l'acquisto, nella fase di visione e spiegazione degli strumenti di bordo eseguito con il venditore notavo che alcuni optional previsti non c'erano, allora a mia contestazione mi veniva riferito che c'era stato un errore da parte dell'ufficio vendite e quindi tanti optional non c'erano. Ho ritirato l'auto contestando verbalmente il tutto. Ora Chiedo se ci sono le condizioni legali per poter rinegoziare o recuperare parte di quello che mi è stato sottotaciuto dalla concessionaria. Grazie per un eventuale risposta

Buongiorno. Si potrebbe provare ad inviare formale diffida al venditore per ottenere la restituzione della differenza. Se ha necessità, anche solo per una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo

Sono in fase di separazione, ho costruito una casa su terreno in comproprieta' con ex moglie, ma la casa e' stata costruita solo con i miei soldi, con fatture intestate a me e pagamenti dal mio conto piu mutuo intestato solo a me perche' lei non lavorava e l'accordo era che avrebbe trovato lavoro e restituiva la sua meta'. La casa ovviamente essendo costruita su suolo di entrambi e' di proprieta' di entrambi. Mi hanno detto di intentare una causa per ricevere il 50% delle somme spese per la costruzione. La situazione e' questa: la casa e' stata assegnata a lei perche' c'e' una minore, io pago tutto il mutuo, lei avrebbe 180.000 euro di debiti nei miei confronti, e' possibile fare un pignoramento sulla sua meta' casa per ottenere il 100% di proprieta' dell'immobile visto che lei non lavora e non ha altri ingressi oltre al mio mantenimento? Lei dovra' restare dentro casa per forza oppure una volta pignorata posso prenderne il possesso visto che non ha trascritto il provvedimnto (presidenziale) di assegnazione?

Gentile Utente, il quesito è molto complesso ed è difficile rispondere con i pochi caratteri imposti dalla consulenza free, prevista in questa sezione del sito. Brevemente: 1) la costruzione eseguita dal comproprietario su suolo comune diventa comune per "accessione" (art. 934 c.c.) ed il comproprietario del suolo è tenuto a rimborsare al comproprietario che ha costruito l'immobile, le spese per l'edificazione dell'opera; 2) se siete in regime di comunione dei beni ovviamente la questione è diversa; 3) l'assegnazione della casa alla moglie con il minore resta in ogni caso, anche dopo l'eventuale pignoramento, finchè non interviene un provvedimento di revisione delle condizioni di separazione/divorzio. 4) il diritto ad abitare la casa coniugale è un diritto personale di godimento e Le è opponibile, anche se non trascritto, anche all'esito del Suo pignoramento (più complesso è, invece, la questione se il pignoramento venga effettuato e trascritto da un terzo, ma non è questo il caso). 5) Ovviamente già saprà che per arrivare a pignorare avrà bisogno prima di un titolo esecutivo (es: una sentenza che accerti il Suo credito). Cordiali saluti. Avv. Antonino Ercolano - antoninoercolano()hotmail.it

Buongiorno, nel 2018 ho acquistato un appartamento parzialmente mansardato. Il precedente proprietario aveva reso abitabile la parte mansardata aprendo 3 lucernai con regolare DIA (Dichiarazione Inizio Lavori) nel 2005 (15 anni fa). Faccio presente che poco prima (intendo sempre nel 2005)l'appartamento simmetrico al mio aveva fatto la stessa cosa (creando quindi un precedente). Ora il condomino di mezzo tra questi 2 appartamenti dice che ha delle infiltrazioni e sostiene che siano dovute ai lavori fatti 15 anni fa per questi lucernai e aggiunge che l'apertura di questi è illegittima perché non è stata chiesta autorizzazione all'assemblea e il regolamento di condominio dice che bisogna chiederla per (cito) "opere che potrebbero alterare la struttura o l'estetica". Dal punto di vista strutturale nessuna trave è stata toccata, mentre per l'estetica solo 2 dei 3 lucernai sono visibili e solamente da una via vicina al condominio. Cosa rischio in questo caso? Io ho comprato una casa con 3 locali, mi potrebbero far chiudere i lucernai?

Buongiorno. Premesso che bisognerebbe visionare il regolamento di condominio ed avere almeno le foto dei lucernai, non credo, a mio modesto avviso, che dei lucernai possano alterare l'estetica dell'intero immobile. Comunque, se necessita di un parere, può contattarmi ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo

Consulenze legali di Diritto Civile - Pag.242

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