Grazie a chi vorrà rispondermi. Mio zio di 92 anni ha fatto testamento lasciando la casa di cui è proprietario con me per i 2/9 interamente a me. Per ragioni di lavoro sono stata costretta a venderla in anticipo e mio zio mi ha firmato con testimoni la procura a vendere. Per lui era chiaro che i soldi derivanti dalla vendita andassero interamente a me che gia possiedo i 7/9. Ma essendo lui non piu lucido, gli eredi si sono fatti avanti chiedendo la loro parte. Mi chiedo se le sue volontà abbiano ancora valore o se sono costretta a cedere la loro parte. E se esiste qualche via per raggiungere il mio obiettivo. Grazie

Buonasera. Per poterLe dare un parere più approfondito occorrerebbe dare una lettura al Testamento ed all'atto di vendita. Non è chiaro se Suo zio sia ancora in vita o meno, in quanto ha esordito che ha fatto testamento, mentre poi scrive che non è più lucido. . Se Suo zio è deceduto, il testamento produce i suoi effetti ed occorre verificare soltanto se è stata violata la quota legittima di qualcuno (dovrebbe specificare chi sono gli altri eredi). . Se Suo zio è ancora in vita non hanno alcun senso le pretese degli altri (futuri) eredi (la qualità di erede si acquista dopo la morte e soltanto dopo la morte dello zio potranno far valere eventuali ipotetiche pretese). Se lo desidera può inviare una richiesta di consulenza diretta tramite il mio profilo e/o ai recapiti ivi indicati, magari inviando copia anche della documentazione in Suo possesso, così ad poter ricevere un parere più approfondito e dettagliato sull'argomento. Cordiali saluti. Avv. Antonino Ercolano - antoninoercolano()hotmail.it

Buongiorno, espongo il mio quesito. I provvedimenti urgenti e temporali assunti prima del la pronuncia di divorzio (passata in giudicato in quanto non impugnata) continuano ad essere rispettati anche se la sentenza definitiva del primo grado ha negato l’assegno divorzile confermato poi dalla corte di appello? Ora sono in attesa della sentenza della Corte di Cassazione. I provvedimenti continuano a regolare i rapporti fino a che la sentenza non è più impugnabile?. Ringrazio e saluto

Buongiorno. Ci sono diversi aspetti da valutare senza i quali non è possibile fornirle un parere. Per una consulenza legale approfondita può contattarmi ai recapiti presenti sul mio profilo. La consulenza va concordata ed è a pagamento. Cordiali Saluti. Prof. Avv. Domenico Lamanna Di Salvo. MATRIMONIALISTA - DIVORZISTA. MILANO - BARI

Buongiorno, vorrei richiedere una consulenza per la presentazione dell'ISEE al fine di richiedere una borsa di studio per una scuola di specializzazione in psicoterapia. Ho 25 anni (26 a maggio 2022) e vivo con mia madre, i miei genitori sono separati legalmente da un anno e stanno portando avanti le pratiche per il divorzio consensuale. Ho necessità di stilare l'ISEE per poter accedere alla borsa di studio e ho letto sul vostro sito che dai 26 anni il figlio è considerato fuori dal nucleo familiare indipendentemente dal suo reddito o residenza. Come funziona? Come posso richiedere l'ISEE rientrando nell'età nonostante manchino due mesi al mio 26esimo compleanno? Grazie

Buonasera. Dalle informazioni disponibili, lei forma ancora nucleo familiare con il genitore convivente e per questa ragione l'ISEE dovrebbe essere unico. Piuttosto il problema è capire se il valore complessivo dell'ISEE le consentirà o meno di accedere alla borsa di studio. Qualora lo ritenesse, mi può contattare ai recapiti che trova sul mio profilo. Resto a disposizione e la saluto cordialmente. Avv. Umberto Depaoli

Buongiorno Avvocato, cercherò sintetizzare al massimo. In data 13 Aprile 2018 mia sorella è stata nominata, dal Giudice Tutelare, Amministratrice di Sostegno di nostra nonna (102 anni e deceduta 2/3/2022) dove si trovava ospitata si trovava presso una RSA distante dal luogo di nostra residenza. La nomina è stata espressamente richiesta da nostra sorella e noi siamo 4 nipoti, in quanto nostra madre, l'unica figlia di nostra nonna ma è deceduta nel 2018. Inoltre la nomina è stata da noi partecipata con la nostra presenza durante il rito davanti al Giudice Tutelare ed è stato dato parere favorevole perché nostra sorella si è data disponibile per questo incarico. Nel pomeriggio del 02 Marzo 2022 mio fratello che vive in Sardegna mi ho appreso da mio fratello che vive in Sardegna che inaspettatamente dei vicini di casa gli hanno dato le condoglianze per la morte di nostra nonna e che i funerali sarebbero stati il giorno seguente. Al funerale svoltosi il giorno 03.03.2022 solo io sono riuscito a organizzarmi e poter arrivare in Sardegna per i funerali mentre i miei figli, mia moglie e i figli di mio fratello non hanno potuto partecipare in quanto vivendo a Torino e all’estero non si è avuto il tempo di organizzarsi con il lavoro e per poter prenotare un aereo. Durante la breve permanenze abbiamo saputo. nostra nonna nell’RSA si trovava supportata con l’ossigeno e aveva il COVID. non ci ha comunicato la morte di nonna e che aveva contratto il COVID. l’Amministratrice di Sostegno risulta sospesa dal lavoro dall’entrata in vigore della legge sul vaccino COVID dal 2021 in quanto non vaccinata ma non risulta dimessa dall’incarico di Amministratrice di sostegno e logicamente non poteva accedere presso l’RSA, il Tribunale, Uffici Pubblici ecc. e in tutti gli altri luoghi vietati per i non vaccinati. Dalla nomina di Amministratrice di Sostegno (13.04.2018) sino alla data del decesso di nonna (02 Marzo 2022), dall’Amministratrice di Sostegno non abbiamo mai avuto nessuna notizia sullo stato di salute di nostra nonna. Inoltre portando dei fiori sulla tomba di nostro nonno abbiamo visto che la tomba è stata modificata nonostante a suo tempo nonna con nonno l’avevano fatta fare a loro piacere e questo è certamente fatto coi soldi che nonna aveva nel libretto e che secondo noi esulano dai compiti dell’Amministratrice di Sostegno in quanto non necessari. Nonostante richiesto piu’ volte non ci ha mai fornito l’atto di nomina e per i compiti attribuiteli da Giudice immagino che vista la nostra completa disponibilità gli ha dato i poteri previsti. Secondo Lei possiamo citare per danni nostra sorella per le inadempienze sopradescritti?. Grazie Avvocato

La vicenda è complessa e va esaminata approfonditamente. Mi pare tuttavia che ci siano evidenti responsabilità dell'amministratore di sostegno. Sono a disposizione per offrirLe una consulenza più accurata, anche via mail. Mi contatti pure. Avv. Michele Brundu con studio in Cagliari

Buongiorno, mio marito ed io siamo sposati con la separazione dei beni. Attualmente stiamo ristrutturando la casa dove viviamo con 2 figli e che è intestata a mio marito. Abbiamo fatto un unico conto bancario cointestato per pagare il mutuo che dovremmo fare per sostenere le spese di ristrutturazione. Su questo conto bancario entreranno gli stipendi di entrambi e i nostri risparmi presenti nei precedenti conti correnti che avevamo. Posso chiedere a mio marito di fare una scrittura privata dove riporta che io ho destinato X soldi alla ristrutturazione della sua casa e che mi impegno a pagare il 50 % del mutuo?. Una scrittura privata di questo tipo, può essere usata in caso di divorzio per riscuotere i soldi pagati da me per la casa? I risparmi versati inizialmente e la quota del mutuo pagata? Grazie

Buonasera. In caso di eventuale separazione/divorzio potrà richiedere il rimborso di quanto speso per la ristrutturazione della casa, purchè tali spese siano dimostrabili in un eventuale giudizio. Difatti, se le fatture delle ditte e le rate del mutuo vengono pagate con soldi presi dal conto corrente comune, ciò potrà essere facilmente dimostrabile con un estratto conto. In caso contrario, è possibile sottoscrivere una scrittura privata con la quale regolate le modalità di contribuzione alle spese della casa, magari rappresentando che Lei presta i soldi a Suo marito. Resto a disposizione nel caso abbia necessità di avere una consulenza più approfondita e/o assistenza per la redazione della scrittura privata. Cordiali saluti. Avv. Antonino Ercolano - antoninoercolano()hotmail.it

Buonasera. Sono una ragazza di 14 anni e vorrei cambiare tutore legale. Non mi trovo bene a casa con i miei genitori e vorrei che mia cugina di 21 anni diventi la mia tutrice legale e si prenda cura di me. E' da anni che ho problemi a casa e ormai litigo tutti i giorni con i miei e loro non mi danno la libertà di poter conseguire le mie passioni. Vorrei sapere se ho qualche opzione sul cosa fare oppure se devo aspettare ancora qualche anno?. Grazie mille, aspetto la vostra risposta

Occorre procedere giudizialmente ma bisogno approfondire la conoscenza delle problematiche. Cordialmente. Avv.Patrizia Chippari

Ho contattato a Maggio 2021 una dittta di Roma per realizzare un piccolo dehors su strada davanti al mio locale. La pedana ad oggi presenta alcuni problemi strutturali, in quanto le doghe in legno che formano il pavimento si stanno staccando una dopo l'altra creando non pochi problemi tra cui la possibilità di inciampo e caduta da parte dei clienti. Ho provato a contattare la societa spiegando il problema, ma nessuno da seguito alle mie lamentele. Volevo sapere se ci sono i presupposti per ottenere la sistemazione del paviemnto visto che sono passati solo 9 mesi dall'esecuzione dei lavori

Buongiorno, innanzi tutto, tengo a precisare che il nostro studio si trova a Roma e che, al momento attuale, è quello con più recenzioni positive su Google. Ciò premesso, mi sembra un classico esempio di inadempimento contrattuale in quanto l'obbligazione pattuita non è stata eseguita a opera d'arte. Non so se sia addirittura possibile contestare la presenza di una sorta di vizio occulto. Magari è un po' eccessivo sostenerlo però aspetterei fosse la controparte a contestarlo. In ogni caso, denuncia del vizio entro 8 giorni dalla scoperta in ogni caso valevole quale contestazione in ordine alla cattiva esecuzione. Se non si raggiunge un accordo stragiudiziale, accertamento tecnico preventivo con richiesta al Giudice di chiedere al CTU consulente tecnico di parte, di tentare una conciliazione tra le parti. A disposizione e i migliori saluti. Avv. Vittorio A. Marinelli

Buongiorno Nel contratto allegato per la vendita dei miei mobili usati, sono stipulate 36 rate di non meno di € 500,00. L'acquirente non ha mai superato questo importo, per cui alla fine del contratto (31.3.22) dovrà essere pagato un saldo di € 10'000,00. Ora l'acquirente propone di pagare questo importo in contanti. Secondo lui, questo è possibile per i mobili usati, nonostante le nuove regole riguardanti il denaro. Accetterei la sua proposta se quest'ultima affermazione fosse vera. Ma in questo caso, sicuramente anche un bonifico bancario dovrebbe essere possibile senza conseguenze. O mi sbaglio?. Cordiali saluti

Gentile Utente. Non è possibile il pagamento in contanti della somma da Lei indicata. Le suggerisco di farsi fare un bonifico. Se ha bisogno resto a sua disposizione per ogni necessità. Distinti saluti. Benedetta Vivarelli

BUongiorno, sono Italiano, sposato con moglie Italiana. Viviamo separati da un anno e mezzo ma stiamo iniziando ora le pratiche di separazione. È possibile celebrare un matrimonio all'estero PRIMA che sia completato l'iter di divorzio in Italia e trascriverlo solo una volta completato il tutto?. E nel caso sia possibile, cosa succederebbe nel momento della trascrizione, essendo il secondo matrimonio avvenuto in data antecedente al divorzio italiano?. Grazie, saluti

Buonasera. La questione andrebbe approfondita in quanto bisognerebbe capire se intende o meno mantenere la residenza in Italia. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Consulenze legali su deQuo - Consulta l’archivio risposte - Pag.333

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