Ho alle spalle 22 anni di vita insieme ed ho una figlia di 18 anni. 18 anni fa di comune accorto con mio marito ho lasciato il lavoro per fare la madre e la moglie a tempo pieno. Fino a 15 giorni fa tutto sembrava normale ma vedevo mio marito leggermente diverso e proprio per questo abbiamo discusso. Alla fine di questa discussione lui è uscito di casa dicendo che sarebbe andato a dormire in albergo, io non credendo a questa versione ho incominciato ad indagare fino ad imbattermi sul pc di casa la sua localizzazione scoprendo che era da qualche settimana che si recava spesso in un luogo, ovvero dall'amante. In pratica è andato via di casa una settimana fa e fino a lunedì è stato a casa di questa donna, da ieri è andato a vivere da sua madre. Ora la domanda è io e lui siamo in comunione dei beni e io e mia figlia siamo carico suo. Come mi devo muovere?

Buongiorno. Per fornirle adeguato parere su come muoversi è necessario avere ulteriori informazioni sulla vostra situazione familiare. Sono a sua disposizione per fornirle una formale consulenza in merito (previo preventivo), mi occupo di diritto di famiglia. Può contattarmi ai recapiti che trova sul mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Valeria Pietra - Pavia

L'acquisto di un immobile con atto notarile in cui la parte venditrice esplicitamente "garantisce l'assenza di abusi edilizi nell'immobile" è impugnabile se poi invece successivamente emerge la presenza di abusi edilizi taciuti?. Come acquirente in che modo sono tutelato? Posso far annullare l'atto? Chi paga l'eventuale sanatoria dell'abuso edilizio? Posso chiedere risarcimento danni non potendo usufruire del superbonus 110%?

Buongiorno. Premesso che la questione andrebbe approfondita, se per gli abusi edilizi più gravi l'atto di vendita è nullo e non produce effetti, per quelli meno gravi invece spetta all'acquirente decidere se agire o meno contro il venditore per la riduzione del prezzo (pari ai costi da sopportare per ottenere la sanatoria) oppure per la risoluzione del contratto. L'azione è imprescrittibile per gli abusi edilizi gravi, invece per quelli minori l'azione si prescrive entro 1 anno dalla consegna dell'immobile. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buongiorno, mio padre è vedovo con casa intestata che era in comunione dei beni, sono figlio unico ma la successione non abbiamo ancora avuto tempo di farla. Attualmente mio padre sta instaurando un relazione con un'altra persona. Cosa devo fare perchè anche dovesse risposarsi, a quest'ultima non potrebbe aver intestato niente ?. Grazie per la collaborazione

Buonasera. Un immobile acquistato in comunione dei beni appartiene ad entrambi i coniugi in parti uguali, anche se intestato ad uno solo dei due. Pertanto, deve depositare la dichiarazione di successione, intestandosi così la quota della proprietà della casa ereditata da Sua madre. Non può impedire a suo padre di disporre della quota di sua proprietà, ma può esercitare il diritto di prelazione come coerede. Per una consulenza più accurata, anche in videochiamata (Zoom, Skype o WhatsApp), può contattarmi, per un preventivo, alla email: avvdecrescenzochiocciolaliberopuntoit. Cordiali saluti. Avv. Vincenzo de Crescenzo

In regime di separazione dei beni,durante il matrimonio ,il marito paga la maggior parte della somma per acquisto casa coniugale .tale abitazione viene intestata alla moglie con rogito in cui la ditta costruttrice rilascia quietanza di pagamento poiche' l'immobile pagato tutto prima e fuori dell'atto .dopo 10 anni i coniugi si reparano consensualmente ,la casa resta alla moglie.dopo 5 anni il marito con una raccomandata da parte di un avvocato rivendica la proprieta' dell'immobile perche' pagato da lui. a tale raccomandata la moglie non risponde ,non ne segue altro .in sede di divorzio ,dopo altri 5 anni , il marito al giudice rivendica la proprieta'dell'immobile in oggetto.il giudice decreta il divorzio e dice all' ex marito che se vuole dovra' agire in altra sede perche' per lei l'immobile rimane alla moglie unica intestataria non essendoci niente che provi il contrario.puo' il marito agire per rivendicare tale possesso ??grazie si precisa che durante il matrimonio, erano stati acuistati altri immobili intestati unicamente al marito, pagati con i proventi di un'impresa familiare di cui era collaboratrice anche la moglie .tali immobili l'ex marito dopo la sepaeazione li ha venduti

Buongiorno. Occorre approfondire e visionare gli atti in Suo possesso. Con la separazione dei beni ciascun coniuge resta esclusivo proprietario dei propri beni. Per una consulenza approfondita puà contattarmi ai recapiti presenti sul mio wbsite. La consulenza va concordata ed è a pagamento. Cordiali Saluti. Prof. Avv. Domenico Lamanna Di Salvo. MATRIMONIALISTA - DIVORZISTA. MILANO - BARI

Buongiorno, in data 22/10/2021 ho firmato una proposta di acquisto irrevocabile di un camper Volkswagen usato presso una concessionaria. Il bonifico a saldo l'ho eseguito in data 29/10/2021. Ad oggi, a causa di vari problemi quali numero di telaio errato nei documenti esteri del mezzo (proviene dalla Spagna) ed ora per complicanze con la motorizzazione di Trento, il mezzo non mi è stato ancora consegnato. Nella proposta di acquisto è stata indicata come data indicativa di consegna il 19/11 con una tolleranza di 60 gg, vedi art. 5 sul retro. Il titolare mi ha comunicato ieri al telefono che devono. Richiedere altri documenti a Volkswagen in Germania per poter omologare il mezzo come camper. Ci vorranno altri giorni e si parla di collaudo presso motorizzazione intorno il 10/02 per cui la consegna slitterebbe verso il 20/02. Vorrei sapere se posso chiedere la risoluzione del contratto ed avere indietro tutto il denaro che ho versato. E' una situazione davvero intollerabile. Ho versato 25.000 euro il 29/10 e a tutt' oggi non ho ancora ricevuto il veicolo. Attendo un Vs. cortese riscontro. Grazie/cordiali saluti

Buongiorno. Premesso che bisognerebbe visionare il contratto sottoscritto per risponderLe adeguatamente, nel caso da Lei descritto può chiedere la risoluzione del contratto se il ritardo è divenuto intollerabile. In pratica, più che una risoluzione vera e propria si tratta di un'azione di inadempimento nei confronti del venditore che non ha rispettato i tempi di consegna pattuiti. Con diritto non solo ad ottenere la restituzione di quanto anticipato, ma anche di chiedere gli eventuali danni. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Salve,ho comprato casa nel 2011 senva aver mai dichiarata all ufficio TARI la mia posizione.qualche giorno fa mi sono arrivati 2 avvisi di accertamento esecutivo x omessa denuncia relativi agli anni 2016/2018,inoltre andando sulla mia posizione tributaria sul sito comunale ho constatato la mia posizione debitoria riguardo sempre la TARI per l anno 2020.ho letto di un certo cumulo giuridico........cosa potrei fare in merito?come meglio comportarmi?grazie

Purtroppo o si paga o si presenta ricorso. Intanto le consiglio di presentare la denuncia. Se ha bisogno di assistenza specifica può contattarmi privatamente. Sono un tributarista

Buongiorno.Durante una conversazione privata su whattsup con un'altra persona, vi è stata una accesa discussione. Questi, ha inoltrato il file audio all'interno di un gruppo whattsup, contenente la mia voce ed il messaggio ad esso indirizzato senza alcun consenso, ed al fine di screditarmi. Posso perseguire l'individuo?. Grazie, in attesa di riscontro porgo cordiali saluti

Buongiorno. Ci sono i presupposti per ottenere il risarcimento danni causa diffamazione. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Mio padre e`deceduto nel 2002, mia madre e mia sorella senza dirmi nulla sono andate alla banca qualche giorno prima della morte di mio padre mia madre ha al direttore della banca affermato di avere una sola figlia e mia sorella ha affermato di essere figlia unica, il direttore della banca non ha chiesto il certificato di famiglia e mia madre ha i soldi del conto bancario di mio padre su un conto bancario a suo nome ed ha anche preso la cassetta di sicurezza che si trovava in quella banca.Pochi giiorni dopo la figlia di mia sorella con il permesso di mia madre ha preso tutti i soldi. Sono passati 20 anni, dal fattaccio, vorrei sapere se io abbia ancora la possibilita` di denunciare mia sorella e farmi restituire la corretta parte dell'eredità che giustamente mi aspettava. Io sono olandese di nazionalità ed in quel periodo vivevo in Olanda.mia madre nel frattempo e`deceduta

Buonasera. La situazione merita un accurato approfondimento, al 90% entrerebbe in gioco la prescrizione ( sono passati 20 anni). Se desidera ricevere una consulenza approfondita può contattarmi ai recapiti presenti sul mio profilo. La consulenza va concordata ed è a pagamento. Cordiali Saluti. Prof. Avv. Domenico Lamanna Di Salvo. MILANO - BARI

Consulenze legali su deQuo - Consulta l’archivio risposte - Pag.386

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