Buongiorno, sono separata e ho una bimba di 5 anni. Io la bambina ed il mio compagno viviamo a Torino, mentre il mio ex marito la compagna ed i figli di lei vivono in provincia di Asti a circa 70 km. Il papà come da accordi in fase di separazione vede la bambina un weekend si e uno no, e nella settimana in cui non la vede il weekend la tiene a dormire il mercoledì. Il papà e la compagna hanno una vettura sola (come noi peraltro), e i due bambini di 5 e 7 anni, entrano a scuola vicino casa alle ore 8 ed alle ore 8,15. L’orario di ingresso alla materna di mia figlia invece è dalle 8 alle 9. Da quando è cominciata la scuola, il papà porta o prende nei giorni di competenza la bimba a scuola sistematicamente in ritardo, e diverse volte per evitarsi la strada non la porta. Ha inviato una mail offensiva la dirigenza scolastica chiedendo più elasticità rispetto all’orario. Ora chiedo, come è possibile fargli capire che è necessaria la costanza la frequenza e il rispetto delle regole?. Come risolvere il problema in virtù del fatto che il prossimo anno comincerà la scuola dell’obbligo?. Ringrazio anticipatamente

Buongiorno. Premesso che la questione andrebbe approfondita in quanto ci sono diversi aspetti da chiarire e valutare, il genitore che per trascuratezza si disinteressa dei figli commette un illecito. Da ciò ne deriva l'obbligo del risarcimento dei danni, sia materiali che morali, arrecati ai figli. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo

Buongiorno. In passato sono stata oggetto di una situazione che é diventata perseguibile d'ufficio. Riguardo a questa situazione soffro ancora di disturbo post traumatico da stress in quando fu una situazione che era al di fuori del mio controllo. Siccome sono ignorante in materia vorrei avere una spiegazione su come funziona il procedimento dal punto di vista giuridico

Buongiorno. Per una consulenza può contattarmi ai recapiti presenti sul mio profilo. La consulenza va concordata ed è a pagamento. CORDIALI SALUTI. PROF. AVV. DOMENICO LAMANNA DI SALVO. MATRIMONIALISTA - DIVORZISTA - CURATORE SPECIALE DEL MINORE. MILANO - BARI

Buona sera io scrivo perché io è da tre anni che nn vedo mia figlia mia figlia vive con il padre e la sua compagna perché so tramite social. Io ho avuto abusi dal padre e sono in terapia da tre anni da uno spicologo soffro di attacchi di panico. Io rivoglio mia figlia aiutatemi perfavore . Io voglio potere abbracciarla e dire che io nn sono andata via perche nn ce la facevo più a avere abusi da suo padre .io prego in ginocchio una risposta è un aiuto davvero perché sono distrutta ho 25 anni e mi sto rovinando la vita

Gentile sig.ra. Mi contatti telefonicamente se ritiene. Cordiali saluti. Avv. L. Losito

Buongiorno, chiedo un parere in quanto vorrei chiedere l'affidamento esclusivo di mio figlio. Mi sono sposato da pochi mesi e io insieme a mia moglie vorremmo chiedere l'affidamento. La mia ex compagna mi ha chiamato in tribunale in quanto vuole che io paghi un mantenimento di 600 euro, quando io percepisco a mala pena 1000 euro di stipendio, tra calugne e falsità dove ha riportato in una lettera scritta dal suo avvocato, che non ho mi sono mai fatto carico e interessato di mio figlio sin da piccolo. Inoltre si è fatta ridurre lo stipendio e dice che ora non riesce a sostenere le spese per mantenere lo stesso tanto che abita con la madre che contribuisce lei alle spese. Diffamazione per aver detto che io conducevo il bimbo in ambienti non consoni e che quando toccava a me tenerlo nel weekend, lo stesso veniva lasciato dalla nonna, quando in realtà non è stato così. Dopo di che le visite si sono interrotte in quanto la mia ex compagna ha minacciato che se mi fossi avvicinato, mi avrebbe denunciato e fatto del male. Ora sono stato ricontattato dal suo avvocato e convocato in tribunale dove dovrò presentarmi e difendermi da questa persona. Come posso risolvere la questione senza che io paghi una somma così alta da non finire per strada. Grazie

Buongiorno. La vicenda merita un accurato approfondimento. Resto a disposizione per una consulenza approfondita. La consulenza va concordata ed è a pagamento. Cordiali Saluti. Prof. Avv. Domenico Lamanna Di Salvo. Matrimonialista - Divorzista - Curatore Speciale del Minore. MILANO - BARI

Salve ho 30 anni. L'anno scorso a giugno 2021 scopro di essere incinta, il mio allora fidanzato dice che vuole che io tolga il bambino ma io non ci riesco, ad agosto 2021 sparisce e si rifà vivo il giorno dopo il parto, il 27 dicembre 2021. Decide di voler esserci per il bambino, lo dichiara, e proviamo a formare una famiglia, ma le cose non vanno e dopo l'ennesima discussione chiudiamo la relazione a giugno 2022. Ci sentiamo solo telefonicamente, più che sentirci sono discussioni continue e lui nelle ultime discussioni dice che non sarà presente finché non farà il test del dna del bambino, cosa questo ad agosto e da allora nessuna notizia. Ora, io ho bisogno di riprendere a lavorare e ho bisogno di mettere il bambino al nido , ma qualsiasi cosa, anche per le terapie di psicomotricità ho bisogno anche della sua firma ed è una discussione continua e ne va della mia salure mentale e fisica. Lui e inesistente, non collabora nemmeno economicamente, vedo tutto io. Come posso fare per togliere il cognome cosa che lui e disposto a fare o per far bastare solo la mia di firma?

Buongiorno. La vicenda merita un accurato approfondimento. Per una consulenza approfondita può contattarmi ai recapiti presenti sul mio profilo. La consulenza va concordata ed è a pagamento. CORDIALI SALUTI. PROF. AVV. DOMENICO LAMANNA DI SALVO. MATRIMONIALISTA - DIVORZISTA- CURATORE SPECIALE DEL MINORE. MILANO - BARI

Buonasera. Sono una ragazza di 16 anni con due sorelle di 13 e 8 anni . Da qualche tempo ormai ho iniziato a raccogliere prove della violenza psicologica di nostra madre . In realtà non so che fare e non so neanche a chi chiedere . Vi scrivo per avere una vostra opinione , non vorrei che questo facesse scattare qualche inchiesta o non so . Purtroppo è da qualche anno che è così , ho pensato più volte se fosse il caso di denunciare ma sinceramente sono spaventata dalle conseguenze . Grazie per la vostra attenzione

Gentile signorina, mi può contattare privatamente (anche whatsapp) per informazioni

Salve nostra figlia ha 10 anni e frequenta la 5 classe primaria . A nostra figlia è stato diagnosticato un disturbo dell'apprendimento e fin dalla prima classe primaria ha avuto il sostegno a scuola. Purtroppo in 5 anni ha cambiato 4 maestri diversi di sostegno e non ha mai avuto la giusta continuità . Oltre a questo i 2 insegnanti della classe ( uno di matematica e una d'italiano ) secondo noi si sono sempre disinteressati di nostra figlia che nonostante le sue problematiche se seguita bene le cose le impara. Ora ci ritroviamo che l'anno prossimo nostra figlia deve fare la prima media ( scuola secondaria ) che a malapena sa scrivere con un livello da prima elementare e non sa fare neanche 2 + 2 a mente . Noi sosteniamo che si poteva fare molto di più in 5 anni specialmente in logica e matematica e invece è stato fatto davvero poco lasciando abbandonata nostra figlia al suo destino solo perchè ha più difficoltà ad apprendere rispetto agli altri. Abbiamo l'impressione che nostra figlia sia solo un peso per i maestri e che non vedono l'ora di liberarsi della palla al piede e dare il problema ai maestri delle medie. Volevamo sapere se secondo voi ci sono i presupposti per un azione legale contro la scuola e per avere un risarcimento danni per quello che non hanno fatto in questi 5 anni e che si poteva fare

Gent.le Utente. La situazione è molto complessa e, purtroppo, non può essere risolta con una semplice breve risposta su questa piattaforma. La situazione andrebbe studiata analiticamente verificando, ai fini dell'ipotesi risarcitoria, se sia possibile o meno provare l'effettivo inadempimento dell'istituto scolastico cui si riferisce. Ritengo, pertanto, che la questione andrebbe approfondita in altra sede. Cordiali saluti. Avv. Gian Piero Bottalico

Buona sera,sono 15 giorni che mi sono separata con il padre di mia figlia. Non si riesce trovare un accordo e lui non vuole passarmi un centesimo. Lui ha un lavoro a tempo indeterminato e guadagna 1800/1700€ netti al mese,non paga affitto perché attualmente si é trasferito a vivere con sua nonna. E volevo anche capire come suddividere la spesa del asilo della bimba circa 600€. Io ho un lavoro a tempo indeterminato,ho un mutuo da pagare circa 300€ e due finanziamenti di circa 7000€. Per concludere vorrei sapere se potevo recuperare le spese mediche e visite , abbigliamento eseguite tutte a carico mio con scontrini Messi da parte perché durante il primo anno di vita di mia figlia era poco presente. Grazie

Buongiorno. Se vuole mi contatti telefonicamente. Avv. Beatrice Lizzio

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