Buongiorno, io e il mio compagno siamo conviventi di fatto e abbiamo un figlio di sei mesi. Viviamo nell'appartamento del nonno del mio compagno messo a disposizione in comodato d'uso gratuito. Il mio compagno è libero professionista (architetto) ed io sono insegnante di inglese per una scuola provata. Vogliamo separarci e vorrei sapere come getsire la cosa e quali sarebbero le opzioni. Grazie

Buona sera. Il suo caso è complesso e delicato, e necessita di assistenza qualificata. Le opzioni sono diverse e dipendono sopratutto dalla situazione reddituale di ciascun genitore. In linea di massima, l'opzione per le i preferibile sarebbe quella di chiedere il collocamento prevalente di suo figlio e l'assegnazione della casa familiare e un equo mantenimento mensile per suo figlio a carico del padre. Il nonno del suo compango può opporsi all'assegnazione della casa, trattandosi di comodato che sopravvive alla disgregazione familiare. Se ha necessità di una consulenza più approfondita può contattarmi ai recapiti email o telefonici indicati nel mio prrofilo. Resto a disposizione e la saluto cordialmente. Avv Filippo Bellinzoni

Buongiorno, ho lasciato i miei documenti nel luogo di residenza la cui casa non è la mia. A causa di problemi personali potrei avere difficoltà nel recuperare questi documenti. Mi chiedevo se ci fossero vie legali per le quali passare per poter entrare in possesso di questi documenti. Nel caso non riuscissi ad entrare in possesso di questi documenti con la persona interessata. Quali sarebbero le procedure da mettere in atto???. Cordiali saluti

Buongiorno, può inviare una formale richiesta, in caso di diniego, a seconda dei casi, è possibile procedere con una denuncia di smarrimento o di appropriazione indebita. Sono a disposizione se Le serve assistenza. Un cordiale saluto

Buongiorno, sono separata con sentenza di dicembre 2020 e il mio ex marito paga un assegno di € 340 per il mantenimento del figlio. l'adeguamento istat lo posso chiedere da dicembre 2021 giusto? cioe' inserendo nel foglio di calcolo le date di riferimento dicembre 2020-dicembre 2021 ? e per l'anno 2021 spettano comunque gli arretrati mensili essendo il primo adeguamento? perche' mi risulta che l'istat andrebbe valutato mensilmente....oppure da dicembre 2021 paga la cifra nuova risultante dal calcolo e basta? grazie mille

Buongiorno. Si può farlo. Per assistenza legale può contattarmi ai recapiti presenti sul mio profilo. La consulenza va concordata ed è a pagamento. Cordiali Saluti. PROF. AVV. DOMENICO LAMANNA DI SALVO. MATRIMONIALISTA - DIVORZISTA - CURATORE SPECIALE DEL MINORE. MILANO - BARI

Buongiorno mi chiamo matteo e vi scrivo perche sono padre di una bambina di 7 anni con cittadinanza Italia. Purtroppo la madre e partira con la bambina da circa 1 anno e sono molto preoccupato .io vivo estero ed o cercato atraverso ambasciata italiani del luogo, ma mi anno consigliato du cercare un avvocato.vi ho scritte giusto molto velocemente il problema .spero possiate indirizarmi o assistermi in questa cosa.grazie

Buongiorno. Mi dispiace per quanto accaduto. Se ritiene, può contattarmi ai recapiti presenti sul mio profilo per discutere nel dettaglio la vicenda e valutare tutto il da farsi. Resto a disposizione. Cordialmente. Avv. Francesco Genovino (Penalista)

Salve il e mia madre siamo di nazionalità moldave e abbiamo comprato la casa qui mia madre viveva con una persona da circa 14 anni però non avevano nulla di dichiarato in maniera legale. Questo suo “compagno” ha il domicilio a casa nostra e non abbiamo alcun rapporto economico con questa persona vive con noi però adesso che non andiamo più d’accordo con lei viste le diverse minacce fatte vorremmo che se ne andasse e gli abbiamo chiesto la cortesia di trovarsi un’altro alloggio. È possibile che questa persona possa richiedere e avere una parte della nostra casa (intestata a mia madre soltanto)e avere delle pretese nei nostri confronti

Buongiorno. La persona che ospitate non può avanzare alcuna pretesa sull'immobile. Provvedete, però, ad inviargli formale comunicazione di lasciare l'immobile. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a disposizione e saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buongiorno sono mamma di tre figli minori,divorziata.Ho fatto domanda di assegno unico al 100% e mi è stato accettato con un importo in base al mio isee di 700 euro.Adesso ad aprile aspettavo la seconda rata e mi sono arrivati ma la metà 350 euro,perchè il padre ha fatto richiesta che gli venga dato la metà a lui.Volevo precisare che il padre vive a 1500 km di distanza ed è completamente assente nella vita dei bambini .non trovo giusto che si tenga soldi che spettano ai bambini che vivono con me.Posso fare qualcosa?'grazie

Buonasera. L’assegno unico, in caso di separazione o divorzio con affido condiviso dei minori, spetta ad entrambi i genitori in parti uguali, salvo diversi accordi tra le parti. Qualora i minori vengano affidati in via esclusiva ad un solo genitore l’assegno unico spetta, naturalmente, solo al genitore affidatario. Pertanto, per ottenere l’intero importo dell’assegno unico, potrebbe chiedere l’affido esclusivo dei suoi figli, qualora il padre si disinteressi effettivamente di loro, previo tentativo di risoluzione consensuale della vertenza. Per una consulenza più accurata può contattarmi ai recapiti indicati nella mia piattaforma. Cordiali saluti

Mio marito ed io abbiamo costruito una casa su un terreno agricolo di appartenenza , per eredità, a lui una sorella ed un fratello. Il terreno è indiviso , un fratello ha ceduto la cubatura, la sorella e mio marito hanno realizzato un progetto intestato ad entrambi. La casa è unica ma divisa per 2 abitazioni ,anche se non è stata accatastata e divisa ufficialmente. La porzione di casa di mio marito è finita e ci abitiamo da 2 anni, la sorella invece l'ha lasciata da ultimare. Io sono in disaccordo con mio marito il quale non si preoccupa di procedere a divisione regolare, ci ho messo 20 anni di sacrifici e soldi e, ad oggi, nel disaccordo mi dice che casa è di tutti loro fratelli, non mia ne di sua figlia. La domanda è: cosa resterà a mia figlia di tutto ciò, se lui non vuole regolarizzare ?

Buonasera. In caso di coeredi, se la comunione ereditaria resta indivisa, ogni coerede è proprietario di una quota dei beni ereditati, a cui i fratelli hanno diritto in parti uguali. Pertanto, in seguito al decesso di uno dei comproprietari, i suoi eredi (nel caso in esame, il coniuge superstite ed i figlia) erediteranno anche la sua quota di quell’eredità indivisa. Per una consulenza più accurata, previo compenso, anche in videochiamata (Zoom, Skype o WhatsApp), può contattarmi alla email: avvdecrescenzochiocciolaliberopuntoit. Cordiali saluti. Avv. Vincenzo de Crescenzo

Buonasera, spero qualcuno possa chiarirmi un po' le idee dato che mi trovo in una situazione di sconforto. Ho sposato un cittadino americano esattamente 1 anno fa e ho con lui una bimba di 7 mesi. Ci siamo conosciuti e sposati in Italia perche' lui faceva servizio militare a Napoli, dopo pochi mesi dalla nascita della bimba ci siamo trasferiti in Texas, ma tutto quello che mi aveva detto e i nostri progetti erano tutte bugie. Mi trovo da mesi a convivere con i suoi genitori che hanno delle forti convinzioni religiose e vivono come una setta. Mio marito non vuole che io lavori, viviamo nelle campagne in mezzo al nulla e non avendo una macchina resto chiusa in casa la maggior parte dei giorni. Sono molto depressa e quando ne parlo con lui mi risponde che quello che io voglio non conta, che lui e' il capo della famiglia e decide lui tutto. Non voglio piu' stare con lui, ma se parlo di divorzio mi dice che non permettera' mai che gli porti via la figlia. Sono disperata, cosa devo fare? Quali sono le giuste mosse per divorziare e tenere mia figlia con me?

Gentile utente, la complessità della questione richiede un approfondimento. Se vuole può contattarmi privatamente via email o whatsapp

Gentilissimi, sono divorziata da diversi anni e a suo tempo avevo ottenuto un assegno divorzile in quanto avevo perso il lavoro. Attualmente ho trovato un lavoro stabile e d'accordo con l'ex marito abbiamo sospeso l'assegno ma senza modificare nulla presso il Tribunale. Chiedo se è obbligatorio apporre la modifica oppure se possiamo lasciare tutto invariato. Grazie. Cordiali saluti

Gentile. Sarebbe preferibile procedere alla modifica congiunta e consensuale delle condizioni di divorzio o attraverso un ricorso da depositare in Tribunale oppure attraverso la convenzione a mezzo negoziazione assistita. Mi rendo disponibile per un confronto telefonico. Mi contatti pure ai recapiti indicati al profilo anche per un preventivo di massima. Cordiali saluti. Avv. Gloria Biundo

Diritto di famiglia: Consulenze legali su - Pag.50

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