Buonasera, Mi trovo nella spiacevole condizione di dover valutare se intentare una causa al vicino molesto; in particolare si tratta di numerosi episodi di inquinamento acustico causati da voce alta - tanto da poter seguire senza alcun problema ' i discorsi' tenuti - musica e televisore alta/o oltre a serrande e finestre sbattute rumorosamente e fastidiosi fischi. Premetto che a causa di tali rumori sono spesso costretto a dover cambiare stanza (anche per dormire) e talvolta anche ad utilizzare cuffie o tappi per le orecchie. Sto altresi'valutando l'ipotesi di richiedere perizia fonometrica preventiva per quantificare l'impatto acustico sulle diverse stanze della casa e quindi valutare se viene superata la soglia della normale tollerabilita'. Preciso inoltre che l'attivita' molesta e' per lo piu' causata dai toni eccessivamente alti di telefonate o discussioni con altri. Abbiamo provato a rendere nota la situazione al diretto interessato ma senza soluzione; la risposta a tale rimostranze e' stata quella di citare il regolamento di condominio il quale richiedeva il silenzio (obbligatorio) unicamente nelle fasce orarie di riposo ( prima delle 08.00 / dopo le 22.00) e che dunque egli - per converso - poteva continuare a fare tranquillamente cio' che piu' gli pareva e piaceva presso la propria abitazione senza alcun riguardo alcuno e in tutte le altre differenti fasce orarie della giornata. E' consigliabile dunque intentare una causa civile ex art 844 c.c. in tale situazione?

Buongiorno. A mio parere è possibile ma le suggerisco di ricorrere, in via preventiva, a modalità di composizione bonaria della lite. Saluti

A seguito di una multa ho stupidamente fatto ricorso al prefetto che ha naturalmente rigettato il ricorso e ha raddoppiato la multa. A tal punto ho fatto ricorso al giudice di pace che ha si fissato l'udienza ma ha anche rigettato la mia richiesta di sospensione dell'ordinanza di pagamento del prefetto. Come devo comportarmi adesso, rischio che da oggi al 26 novembre, giorno dell'udienza, mi arrivi un pignoramento o una intimazione da parte della prefettura al pagamento della somma? Oltretutto ad oggi sono scaduti i famosi 30 gg per il pagamento dell'ingiunzione del prefetto

Buongiorno. Perché si attivi l'eventuale pignoramento deve concludersi il procedimento innanzi al gdp. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. (Cell. 3280999150)

È possibile che un Hotel possa far causa alla propria compagnia assicurativa per danni da lock-down dovuti all´interruzione dell´attività di esercizio se nella polizza non c´è scritto nulla a proposito? Eventualmente su quali basi?. In Francia per esempio una compagnia assicurativa ha dovuto risarcire per tali motivi un Hotel. Mi chiedo su quale base giuridica ciò sia possibile, se eventualmente sia possibile in Italia. Quali sono le argomentazioni giuridiche che gli Hotel sollevano per ottenere un eventuale risarcimento danni dalla compagnia assicurativa?

Buonasera. Sarebbe opportuno visionare il contratto di assicurazione in modo da verificare quale tipo di assicurazione è stato sottoscritto e le clausole inserite nello stesso. Si potrebbe tentare di appellarsi alla ipotesi di " impossibilità sopravvenuta della prestazione " per cercare di ottenere un risarcimento. Avv. Chiara Labrozzi

Buongiorno, la presente per richiedere consulenza o parere riguardo ad un fatto capitatomi il giorno prima della partenza, ovvero ieri 19/08/20. Un viaggio prenotato su un’agenzia online per 2 persone ad inizio febbraio con destinazione Stoccolma di 5 giorni e 4 notti, prezzo 848€ totali, scopro essere stato annullato causa cancellazione volo di andata il 26/05/20. Peccato che, per scoprirlo, ho dovuto attendere le 24 precedenti il volo in cui si deve effettuare il check-in online, per notare che il numero di prenotazione fornitomi dall’agenzia non era più valido. Chiamando quindi direttamente la compagnia aerea ho scoperto che il volo era stato cancellato ed era stato comunicato all’agenzia il 26/05/20 che a sua volta avrebbe dovuto avvisare noi. Ad oggi mi trovo che, dopo aver contattato l’agenzia, ammettono l’errore dicendomi semplicemente che si scusano per il disguido e che mi verrà effettuato un rimborso totale nell’arco di 14gg. Il fatto è che i danni da me e dalla mia compagna subiti non riguardano solamente la spesa del viaggio ma anche i costi extra (prenotazione parcheggio aeroporto) o il fatto che nel mese di agosto ci troviamo tutto d’un tratto a non poter usufruire delle ferie, chieste con largo anticipo, per colpa di una mancata comunicazione. Volevo sapere se poteva essere questo un caso per richiedere un “danno da vacanza rovinata”

Buonasera. Sicuramente alla agenzia online va inoltrata una diffida di richiesta non solo del rimborso totale del biglietto aereo , ma anche dell'ulteriore danno subito. Avv. Chiara Labrozzi

Il giorno 13 agosto al ritorno dal lavoro mi trovavo sul 701 autobus che dalla pelucca a sesto rondò fa linea ,ad una curva brusca del guidatore, da seduta vengo sobbalzata su un tornello di ferro all'interno del suddetto pensavo di nn essermi fatta niente anche se la botta è stata davvero forte, nn ho ascoltato gli altri passeggeri che volevano far fermare il bus soprattto perchè la macchina obliatrice nn funzionava e che quindi eravamo privi di biglietto...dopo cica mezz'ora mi accorgo di nn poter respirare bene e sentivo rumori strani all'interno delle costole,mi reco in pronto soccorso l'esito è frattura dell 11 costa come devo comportarmi??? GRAZIE

Buonasera. Provveda ad inviare alla società di trasporti richiesta di risarcimento danni corredata dalla documentazione del pronto soccorso, previo esame medico legale, al fine di poter quantificare a livello economico il danno subito. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. (Cell. 3280999150)

Ho stipulato una assicurazione di viaggio con copertura cancellazione con la compagnia Columbus. Il giorno precedente alla mia partenza, 29 febbraio 2020, sono stato messo in quarantena dell'ufficio igiene, in quanto venuto a contatto con un positivo a covid19. Avviata la richiesta di risarcimento alla compagnia assicurativa, la quale come motivo di annullamento prevede anche "quarantena", mi è stata richiesta tutta la documentazione necessaria. Certificato di malattia per quarantena firmato e timbrato dal medico. Prenotazione di voli, eventi, hotel e auto. Lettera della compagnia aerea che attesta che non sono salito sui voli. Estratti conto e dimostrazione del pagamento del volo e di tutte le attività. Prodotti i documenti richiesti, l'assicurazione continua a chiedermi ogni volta ulteriore documentazione, ad esempio. Lettera dell'hotel che dimostri che non ho soggiornato. Lettera che dimostri che non ho partecipato agli eventi prenotati. Specifico che il volo era in USA e gli eventi erano partire NBA, per le quali non trovo modo di richiedere le prove che richiedono. Neppure gli hotel rispondono con tale documentazione. A questo punto non capisco a che gioco stia giocando l'assicurazione, ho anche richiesto di farmi visionare dove nel contratto che abbiamo stipulato fosse richiesta tale documentazione, ma non ho ricevuto risposta. Ritengo comunque che come prova sia sufficiente la prenotazione, la lettera di non volo della compagnia e soprattutto la documentazione di quarantena

Buonasera. Se nel contratto di assicurazione non sono richiesti altri documenti da presentare in caso di cancellazione, provveda ad inviare formale diffida al fine di ottenere la restituzione della somma versata. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. (Cell. 3280999150)

Nel 1991 il medico aziendale mi dava idoneo per il lavoro sui computer. Ma avevo problemi di vista e mi sono rivolto all'ospedale di casale monferrato. La visita medica all'ottico era per aprile. Rimandato per colpa del covid ad agosto del 2020. Mi è stata diagnosticata una cataratta all'occhio destro da operare. Ma non c'è posto fino al 2022. Ora andrò a vercelli a pagamento perchè non c'è posto da nessuna parte. Probabilmente non mi rinnoveranno la patente. Però in azienda vogliono che con lo smart working io continui regolarmente il mio lavoro. Perchè risulto idoneo. Mo che faccio?

Buongiorno. Bisognerebbe visionare il CCNL di riferimento per capire se ci sono clausole alle quali fare riferimento. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. (Cell. 3280999150)

Consulenze legali su Responsabilità civile, professionale e assicurazioni - Pag.65

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