Gentili avvocati, la contatto per avere una consulenza legale in merito ad un contratto di lavoro. Premetto che ho un contratto di lavoro intermittente a tempo indeterminato, mi sono ammalata di Covid- 19 nel periodo di luglio- agosto. Non avendo potuto usufruire di nessuna indennità in quanto nel mio contratto non erano previste, ho chiesto al mio datore di lavoro ( che nel frattempo mi ha ricontattata per rientrare) di licenziarmi per cercare di ottenere la disoccupazione. Trovandosi lui in difficoltà lavorative con altri dipendenti, mi ha risposto negativamente dicendo che se volevo essere licenziata dovevo continuare di lavorare fino a fine settembre. Ora io mi rivolgo a voi per sapere se ho qualsiasi tipo di tutela o via d'uscita poiché ho perso tutta la stagione e non sono pronta psicologicamente per rientrare in quell'ambiente distruttivo. Grazie per l'attenzione. In attesa di un vostro gentile riscontro

Buonasera. Per fornirle adeguato parere è necessario avere ulteriori informazioni sulla situazione lavorativa ed esaminare la documentazione contrattuale in suo possesso. Sono a disposizione per fornirle parere formale in merito,mi può contattare ai recapiti che trova sul mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Valeria Pietra

Buona sera avvocati, mi trovo in grosse difficoltà. In famiglia abbiamo perso ingiustamente una causa civile in corte di appello e siamo condannati a pagare una cifra di 80000 euro. Avendo la banca rifiutato di concedermi un prestito, c’è un modo per poter rateizzare il pagamento onde evitare il pignoramento della casa? Chiedo un consiglio per accelerare i tempi poiché il mio avvocato non è reperibile al momento. Grazie

Buonasera. Se la controparte è d'accordo, è possibile redarre un'apposita scrittura privata che Le permetta di rateizzare detto importo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Circa un anno e mezzo fa, ho chiamato una ditta per la realizzazione di una rampa in cemento industriale per l'accesso al garage della mia futura abitazione (nuova costruzione). Il lavoro è stato fatto e ho subito saldato la fattura, ma dopo dieci giorni, al momento della prova, si è rivelato un difetto: è stata realizzata male la pendenza e l'auto si incastrava senza poter scendere. Riconosciuto l'errore, il costruttore ha cercato di riparare modificando la parte superiore, ma la rampa gli è uscita storta rendendo impossibile il montaggio di un qualsiasi portone. Ha tentato di rifarla una terza volta e di nuovo l'auto si incastrava. Così mi ha detto di rivolgermi ad un'altra ditta perché lui non era capace e che avrebbe pagato lui il lavoro. Ho chiamato un'altra ditta che ha realizzato lo scivolo perfettamente e il lavoro mi è costato 1400 € più 200€ per lo smaltimento dei detriti della demolizione della rampa precedente. Ho saldato la fattura alla seconda ditta e poi ne ho girato una copia al primo costruttore per avere i soldi come mi aveva detto. Mi ha chiesto di poter pagare in rate mensili e facendo mille storie e fingendo di dimenticarsi varie volte, ad oggi mi ha restituito in piccole rate 720€, ma solo dopo mille solleciti! Adesso è dal 28 maggio che non versa più nulla e ha risposto via whatsapp ad un mio messaggio solo il 22 luglio dicendo che "settimana prossima" avrebbe provveduto al nuovo versamento (mai avvenuto). Da allora ho provato a ricontattarlo più volte, ma non risponde e, ovviamente, non ha versato nulla. Cosa posso fare? Grazie

Buonasera. Capisco perfettamente il Suo problema e Le consiglio preliminarmente di conservare accuratamente ogni messaggio e/o mail con cui ha denunciato i vizi, sollecitato la ditta. Per una consulenza il più possibile esaustiva, avrei bisogno di maggiori informazioni (quali ad esempio la tempistica dell'eventuale denuncia dei vizi, se la stessa è stata orale o scritta ecc.). Rimango a Sua completa disposizione e, qualora Voglia una consulenza, può contattarmi ai recapiti che trova sul mio profilo. Le auguro una buona giornata e porgo i più cordiali saluti. Avv. Antonella Belvedere

Ho acquistato auto 8/2/2021 e sulla data di consegna cè scritto ORIENTATIVAMENTE entro fine giugno la consegna ad oggi ho ricevuto due telefonate per consegna 15 giugno e fine giugno e una e.mail per consegna fine agosto gentili avvocato questo ORIENTATIVAMENTE che valore ha anche di mesi o anni o posso revocare il contratto per inadempienza del concessionario trascorsi i 60 gg di tolleranza che si prendono dopo la data di consegna grazie gentili avvocati solo questo ORIENTATIVAMENTE mi lascia il dubbio grazie

Buonasera. Bisogna inviare una missiva con cui chiede la risoluzione del contratto. Lei ha già pagato il prezzo?. Rimango a disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti, i recapiti li trova sul mio profilo. Le auguro una buona giornata. Avv. Antonella Belvedere

Buongiorno sono una dipendente OSA Como sono affetta da schizzo affettivo da 31 anni e osteopatia severa Algodistrofia da tre ho circa 38 anni di servizio conteggiato. Chiedo a questo punto visto che le patologie non sono guaribile e sono allo sfinimento , cosa è come mi consigliate per procedere al prerazionemento per agravamento. Aspetto una vista risposta di visione.Ringrazio anticipatamente

Buonasera signora. Avrei bisogno di maggiori informazioni per poterLe dare una disposta. Mi contatti senza impegno ai miei recapiti. Avv. Antonella Belvedere

Buonasera, Mio marito ha il permesso di soggiorno in Italia essendo sposato con una italiana. Non ha mai chiesto la residenza in Italia perché non è mai rimasto stabilmente qui per motivi lavorativi. Sono passati quasi tre anni dal matrimonio. Può fare richiesta di cittadinanza anche se io sono residente in Italia o dovrei risultare anche io residente all’estero e iscritta all’AIRE?. Cordiali saluti

Buonasera signora. In risposta al suo quesito, posso dirLe che, per richiedere (e ottenere) la Cittadinanza Italiana, gli stranieri coniugati civilmente con cittadini italiani e legalmente devono essere residenti in Italia per almeno 2 anni successivi al matrimonio oppure possono ugualmente farne richiesta dopo 3 anni dalla data del matrimonio, se si tratta di soggetti residente all'estero. Se vi è la presente di figli (nati o adottati) i termini di dimezzano. Ma vi è di più. Al momento della domanda, e fino all'adozione del decreto, non dovranno verificarsi le seguenti condizioni ostative: scioglimento, annullamento, cessazione degli effetti civili del matrimonio, separazione personale. Nel caso della separazione, questa può essere anche di fatto, in considerazione del fatto che la semplice celebrazione di un matrimonio non comporta sempre instaurazione in fatto di un reale e stabile rapporto di coniugio e, quindi, in ragione di ciò il dato della diversa residenza tra Lei e suo marito potrebbe essere un problema. Rimango a disposizione se avesse bisogno di ulteriori chiarimenti, può tranquillamente contattarmi. Avv. Antonella Belvedere

Dispongo di un titolo esecutivo prodotto da ispettorato del lavoro a seguito di conciliazione monocratica dal 09/2020 secondo cui il mio ex datore di lavoro deve rispettare il pagamento di due rate relative alla prestazione lavorativa da me scolta dlnel 2019 entro e non oltre il 10/2020. Alla data odierna (23/08/2021)manca il saldo di una su due rate. Come posso far valere l'esecutività del documento in mio possesso senza che ciò mi venga a costare più della somma da recuperare ?

Buonasera. è necessario avviare apposita procedura con cui si dà esecuzione al titolo in suo possesso e quindi, preliminarmente, notificare apposito atto di precetto. I costi finali della procedura sono a carico del datore di lavoro, in questo caso, li dovrà solo anticipare. Spero di esserLe stata utile, rimango a disposizione e mi contatti pure per avere maggiori informazioni. I recapiti li trova sul mio profilo

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