Buongiorno, ho firmato e pagato un contratto con una palestra in data 10/06/2021 per 2 anni. Alla luce dei nuovi sviluppi che riguardano l'accesso ai servizi solo se si possiede il Green pass, vorrei sapere se ho diritto, visto che non voglio sottopormi alla vaccinazione, al rimborso della somma pagata. Nel contratto c'è scritto: "L'impianto sportivo ha facoltà di modificare e/o introdurre nuove norme regolatrici dell'impianto sportivo relative all'organizzazione, alla gestione dell'impianto sportivo che il tesserato dichiara sin d'ora di accettare e che saranno rese note mediante affissione....". Vi ringrazio anticipatamente per la vostra gentile risposta

Buongiorno. È possibile, a mio avviso, chiedere la risoluzione contrattuale per eccessiva onerosità sopravvenuta ex art. 1467 c.c., almeno per il periodo in cui rimarrà in vigore l'obbligo del green pass, in quanto può ritenersi una circostanza straordinaria che, quando è stato rinnovato l'abbonamento, non era prevista né era prevedibile, inoltre vaccinarsi non è obbligatorio e la spesa mensile per i tamponi non è certo trascurabile. Per un esame più approfondito può contattarmi ai recapiti qui in basso ed allegare la documentazione di riferimento. Cordiali saluti. Avv. Vincenzo de Crescenzo. Per contatti: avvdecrescenzochiocciolapuntoit

Buongiorno, sono in fase di separazione consensuale, con la moglie abbiamo in comunione di beni la casa. Abbiamo deciso che la stessa rimanga a lei, visto che c'è un minore e che l'altra figlia non ha l'indipendenza economica. Dopo questa piccola prefazione, sono a chiedere se e come posso liberarmi della mia parte di proprietà e se mia moglie è costretta a comprarla o se devo aspettare l'indipendenza economica dei figli. Grazie

Buonasera. Sua moglie non è obbligata ad acquistare, ma potreste comunque trovare un accordo al riguardo. Detto ciò, sarebbe opportuno avere maggiori informazioni perché su argomenti delicati come questo è meglio avere il quadro dei fatti il più possibile completo. Mi contatti, senza impegno, ai recapiti che trova sul profilo. Le auguro una buona giornata. Avv. Antonella Belvedere

Buongiorno, ho una domanda. Abito nella provincia di Varese e ho sottoscritto un contratto con una palestra pagando in anticipo per un servizio fino a novembre 2022. Ora con il green pass non posso usufruirne perché non voglio fare questo specifico vaccino e perché non è sostenibile fare un tampone ogni 48 ore. La mia domanda è: in forza del fatto che al momento della sottoscrizione del contratto non dovevo far vedere il green pass e quindi le circostanze erano diverse, posso richiedere un rimborso? sia perché in questo modo ci sarebbe una grande disparità tra le parti e io ho pagato in anticipo per un servizio di cui non posso usufruire. You sent. Se andassi io in palestra a dire questa cosa non mi considererebbero neanche quindi , ammesso e concesso che ci sia per me possibilità di chiedere il rimborso, posso far inviare una PEC ? quanto mi costerebbe la prestazione? grazie mille

Buonasera. È possibile, a mio avviso, chiedere la risoluzione contrattuale per eccessiva onerosità sopravvenuta ex art. 1467 c.c., in quanto l'obbligo del green pass può ritenersi una circostanza straordinaria che, quando è stato rinnovato l'abbonamento, non era prevista né era prevedibile, inoltre vaccinarsi non è obbligatorio e la spesa mensile per i tamponi non è certo trascurabile. Per un esame più accurato può contattarmi alla email: avvocatodecrescenzochiocciolapuntoit. Cordiali saluti. Avv. Vincenzo de Crescenzo

Salve, ho acquistato cinque anni fa un appartamento in edilizia convenzionata, soggetto quindi ad un prezzo massimo di cessione. Al momento dell'acquisto, per aggirare il vincolo, il costruttore ci ha fatto pagare con un atto privato a parte una quota ulteriore (10% circa del prezzo massimo di cessione) giustificata da ipotetiche "migliorie" che il costruttore stesso avrebbe effettuato rispetto all'appalto iniziale. E' possibile fare causa al costruttore, oppure, essendo un atto privato a cui ho sottostato, non c'è modo di recuperare nemmeno una parte di quei soldi?

Buonasera. Avrei bisogno di visionare la documentazione per fornirLe una risposta completa. Può contattarmi ai recapiti che trova sul profilo. Le auguro una buona giornata. Avv. Antonella Belvedere

Salve. Nel luglio 2016 ho ricevuto una multa da un autovelox di 131 euro per eccesso di velocità (autovelox 105 SE). Ho fatto ricorso e non ho segnalato, come suggerito dall'avvocato, il mio nome per la decurtazione dei punti. Si trattava di una causa di gruppo che l'avvocato aveva preso in carico gratuitamente, senza documenti ufficiali. A gennaio 2017 mi arriva un verbale di 286€ per violazione del codice della strada che mi multa per "mancata comunicazione degli estremi del trasgressore per violazioni con punti non contestata immediatamente" (d.l.vo 285/92 Art. 126 bis/2). Io non ho comunicato nulla perché era in atto un ricorso, depositato prima della data del 6 dicembre alla quale scadeva il termine per comunicare il trasgressore. A novembre 2017 mi arriva un verbale da 599,55€ di cui circa 527 di sanzione sempre perché non ho comunicato i miei estremi. Infine, a maggio 2021 ricevo una ingiunzione di pagamento della SORIT da 624€. L'avvocato a questo punto mi "svela" che il ricorso era stato rigettato, sia per la multa autovelox che per la mancata comunicazione dei dati. Oggi sono andata a controllare la posizione debitoria pensando di pagare le 600€ della mancata comunicazione dei dati. Trovo però nella mia posizione debitoria anche una ingiunzione di pagamento di circa 200€ relativa alla multa autovelox con scadenza...proprio oggi 24/08/21. Per quella multa, a parte il primo verbale del 2016, non ho mai più ricevuto nessuna comunicazione. Ho quindi chiamato la SORIT (in data 24/08/2021) e mi hanno confermato che non hanno mai inviato la notifica (sebbene l'emissione dell'ingiunzione sia del 10/20) causa Covid. Dicono che me la invieranno. Vorrei sapere come comportarmi, ed in particolare. Ci sono vizi di forma nell'ingiunzione di pagamento per la mancata comunicazione dati che ho ricevuto?. Non avendo mai ricevuto nulla dopo il verbale relativamente alla multa autovelox, cosa devo fare con la Sorit?. Grazie, cordiali saluti

Buongiorno. Intanto Le posso dire che è la comunicazione dati conducente andava fatta dal Suo legale. Mi dispiace non poterLe dare subito una risposta celere ed esaustiva, ma ho bisogno di vedere tutta la documentazione. Mi contatti senza impegno, i recapiti li trova sul mio profilo. Le auguro una buona giornata. Avv. Antonella Belvedere

Buongiorno sono un inquilino in affitto in un immobile da circa 3 anni e mezzo. La locazione ha avuto inizio il 15-01-2018. Oggi il mio conduttore mi dice avermi mandato una raccomandata che io non ho ricevuto per una casella di posta in cui il mio nome si legge male, non so quindi in che data precisa è stata spedita. Mi anticipa che siccome si sta separando, vuole che io gli liberi la casa al termine dei primi 4 anni. Se la lettera è dopo il 15-07-2021, credo non vi siano dubbi che il contratto si rinnova automaticamente per altri 4 anni. Ma se fosse stata inviata nei tempi, a prescindere che io nn l'abbia ancora ricevuta, il fatto che lui si separi, anche se non so cosa ha scitto nella raccomandata è un valido e grave motivo per interrompere la locazione ? a me non pare che una separazione possa avere diritto a fare cio? . Grazie

Buongiorno. Certo, è come dice Lei ma per poterLe rispondere adeguatamente sarebbe necessario visionare il relativo contratto di locazione. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buongiorno, mi rivolgo a Lei per avere una consultazione su il diritto di prelazione di una casa. Vivo in una casa disposta su due piani più un sotto tetto composta da tre appartamenti e con ingresso e scale in comune. Vivo in un appartamento con la mia famiglia, mentre gli altri due appartamenti sono stati sempre utilizzati come casa vacanza dai proprietari. Da un anno circa i due appartamenti adiacenti al nostro sono in vendita tramite agenzia per una cifra abbastanza favorevole per poterla acquistare e farne un appartamento per i nostri figli. Inizialmente, anche se il prezzo era abbordabile, era comunque alto per tutti i lavori da eseguire in seguito e la mancanza di riscaldamento, cucina e tetto da rifare e provammo ad abbassare il prezzo ma l'agenzia ci ha risposto fin da subito che anche se la volessimo pagare il doppio di quello che chiedono i proprietari, comunque a noi non ce la venderebbero perchè a noi non non la vogliono vendere per nulla al mondo e che l'avrebbero venduta a qualche straniero. Tre settimane fa si è presentato l'uomo dell'agenzia con una famiglia per mostrare uno dei due appartamenti e prendemmo l'opportunità per parlarci nuovamente ma nulla di fatto. A noi no. Purtroppo abbiamo appreso la notizia della disponibilità di questa famiglia a comprare uno dei due appartamenti mentre eravamo in vacanza. Vorrei sapere se ciò che è accaduto è stato legalmente possibile visto che noi eravamo disposti ad acquistare entrambi gli appartamenti e ci sono sempre stati negati sia dal venditore del piano terreno che dall'agenzia che ci ha sempre detto che non abbiamo nessun diritto di prelazione perchè il fatto di vivere nello stesso stabile non comporta nessun vantaggio, pur essendo una casetta di montagna anche pagandola al prezzo stabilito di vendita dai proprietari. La ringrazio per la Sua attenzione dedicatami

Buongiorno. La richiesta merita un accurato approfondimento. Per una consulenza può contattarmi ai recapiti presenti sul mio website. Cordiali Saluti. PROF. AVV. DOMENICO LAMANNA DI SALVO. MATRIMONIALISTA - DIVORZISTA. MILANO - BARI

Consulenze legali su deQuo - Consulta l’archivio risposte - Pag.569

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