Buongiorno, ho una figlia adolescente che sta attraversando un periodo di forte disagio psicologico per una "non accettazione" di sè stessa, è seguita da uno psicologo, ma purtroppo si confida con un suo coetaneo (che frequente la stessa classe), che ha già un trascorso di stati depressivi, atti di autolesionismo ecc. Da alcuni msg o mail tra loro (li abbiamo letti per timore che la ragazza si relazionasse con qualche adulto), abbiamo visto che purtroppo questo ragazzo la istiga contro la sua famiglia, le continua a ripetere che se va via di casa lui la accoglierà, le ha chiesto anche foto o video di lei nuda (ma almeno in questo mia figlia non ha ancora ceduto)... Insomma siamo molto preoccupati perchè mia figlia in questo momento è particolarmente vulnerabile e influenzabile, si sta isolando sempre più dagli altri ritenendo questo compagno l'unico amico che la capisce. La mia richiesta è quella di capire se si può fare qualcosa per diffidare questo minore (sono entrambi diciassettenni, ma per pochi mesi) dall'avere relazioni con mia figlia o qualsiasi altra azione che possa servire per tutelare la ragazza. Tra i vari disagi di mia figlia c'è anche una sua incertezza sulla propria identità di genere e questo ragazzo la istiga a fare un percorso di "transizione" , quindi capite la gravità dell'influenza su una persona psicologicamente debole e disorientata, di sicuro questo interferisce con il percorso terapeutico che sta facendo con lo psicologo. Ringrazio anticipatamente per eventuali suggerimenti. Cordiali Saluti

Gentile signora. La raccolta di prove a sostegno di quanto riferisce è fondamentale. A tutela di sua figlia raccolga ogni elemento utile diretto intanto a dimostrare che l'evento non è isolato ma reiterato. All'esito, tramite legale di fiducia, può certamente inviare una missiva ma non direttamente al minore ma ai propri genitori. La responsabilità dei genitori per i danni e fatti illeciti commessi del figlio con essi convivente, infatti, resta inalterata sino a quando diventa maggiorenne. Cordiali saluti

Buongiorno il mio ex titolare dopo avermi licenziato perché volendo lavorare in sicurezza rispettando le varie norme in vigore è un minimo di dignità poi darò tutte le info del caso. A distanza di quasi 2 mesi non ha ancora effettuato il pagamento del mio tfr e anche dopo il sollecito verbale fa finta di nulla. Vorrei sapere come comportarmi in merito alla faccenda. Grazie in anticipo

Buongiorno. Invii magari a mezzo di legale un sollecito scritto al fine di farlo adempiere. se non dovesse pagarla potrà ottenere il pagamento agendo legalmente. Per ulteriori informazioni non esiti a contattarmi

Buongiorno ho una causa in corso come mandante A praticamente qualche anno fa lavoravo con una societa di torino che facevo responsabile per gli autisti sparsi per tutto il nord d'italia tante volte loro avevanno una societa di nolleggio che speso chi affittava da torino lasciavano le macchine a genova nel aeroporto io quando risalivo da genova a torino mi veniva chiesto di riportare le macchine lasciate dai clienti una volta avevo preso le chiavi di una porsche che puoi non ho trovato sull posto pensando che fosse rubata sono andato alla polizia perche la persona che mi aveva chiesto di riportare quella macchina non mi rispondeva al telefono cosi andai alla polizia cosi scopri che la macchina era di un cugino della persona con quale lavoravo io ma per diverse cose che la segretaria non mi diceva in quell momento il proprietario della macchina era stato arestato alla fine mi ha chiesto cortessiamente di fare io la dennuncia e lo fatto ma parlando con la segretaria dentro l'ufficio della polizia anche perche mi servivano i documenti della macchina e l'assicurazione che lei mi ha puoi mandato sulla mia mail di fronte a un call center alla polizia e gli ho consegnati fino qui tutto bene 2 anni dopo scopro che sono stato denunciato come mandante perche in realta quella macchina non essistiva e che ha avuto un incidente in germania ma in italia risulta che la macchina ha le targhe italiane ,pare che questa persona ha fatto immatricolare in italia questo porsche solo con documenti perche la macchina era completamente distrutta in quell incidente io mi sono presentato al tribunale al inizio ma non mi hanno ascoltato puoi e aparsa la pandemia e andato avanti e il mio avvocato che hanno messo d'ufficio aveva una campagna come sindaco in reggio emilia perccio mai trovato personalmente ho sempre mandato la mail per chiedere spiegazioni ogni volta e un silenzio anzi lo sentito e dalle sue parole io sono colpevole perche ho fatto la dennuncia nonostante io continuo a dire che tutto e stato fatto alle mie spalle io mi guadagno da vivere guidando camion e autobus non ho mai fatto incidenti non ho mai chiesto nella mia vita rimborsi alle assicurazioni ne per furto ne per incidenti e di sicuro non avrei mai sognato di diventare complice di uno che nella vita loro fanno solo questo actualmente questa persona e in galera per 10 anni con la causa dei traffico di claNDESTINI DI CAPO PIZZUTO ,sono abbattuto con notti in bianco visto che il mio attuale avvocato ha la minima scarsa volonta di informarmi e diffendermi vorrei capire come posso fare oltre che ho intenzioni ha presentarmi d'avanti al giudice e reclamare l'inganno per quale oggi mi trovo in quella causa non posso essere il complice di qualcuno che non hai amicizia non sai chi e sono in italia dal dicembre 1989 e mai avuto condanne oppure problemi con la polizia spero che riuscite ha darmi un consiglio che posso seguire prima della prossima idienza al giugno grazzie mille

Buongiorno, bisogna scrivere una memoria molto particolareggiata e chiedere di poter andare a parlare con il PM. Ovviamente, Per prima cosa, bisogna cambiare avvocato. In ogni caso il nostro studio formato da 8 elementi e con 144 recensioni a 5 stelle su Google Maps, è in grado di assisterla per il meglio nel caso in cui avesse necessità di assistenza giudiziale per un approfondimento. I migliori saluti. Per info: 3481317487

Guidavo un auto non mia il proprietario dell' auto anziché dirmi svolta a sinistra mi ha improvvisamente girato lo sterzo causando un incidente a circa 40km orari. Dopo un anno senza intervento o rilievi incidente mi sono ritrovata con una richiesta del danno di 16.000 euro . L auto è stata rottamata. Nessuna perizia eseguita..nessuna denuncia fatta. Solo. Un preventivo della concessionaria ( più alto del prezzo dell' auto nuova ) e delle foto che io non ho visto e non so che data riportino. Tenete conto che nel preventivo è come se avessi distrutto un auto ma paradossalmente non ci sono da cambiare gli airbag. Tenga presente che l auto esternamente non aveva nulla

Buonasera. La richiesta del risarcimento ricevuta deve essere coadiuvata da una prova certa che possa ricondurre a Lei il danno. Se ha necessità può contattarmi ai recapiti presenti sul portale. Cordiali saluti Avv. Alessandra Mirarchi

Buongiorno, il marito di mia madre è morto il 22/02/202, mentre mia madre è deceduta il 23/07/2020. Il regime patrimoniale era la comunione dei beni. Mio patrigno ha due figli che rivendicano i 2/3 dei beni del padre defunto, lasciando 1/3 a mia madre, e di conseguenza a me, ora che anche lei è defunta. Potrei cortesemente avere una delucidazione in merito? Quale quota ereditaria dovrebbe essere stata quella di mia madre? Grazie. Cordiali saluti

Gentilissima Utente, in assenza di Testamento, alla morte del marito di Sua mamma, i figli di lui (se almeno 2) hanno diritto ai 2/3 dell'asse ereditario del padre, mentre a Sua madre spetta 1/3. Ovviamente i 2/3 si calcolano, per quanto riguarda i beni caduti in comunione, sul 50%. (Es: Sua mamma e il marito hanno acquistato, durante il matrimonio, un immobile dal valore di 100, caduto quindi nella comunione dei beni. Tale bene si presume essere di proprietà di 50 per ciascun coniuge. Alla morte del patrigno, i figli hanno diritto ai 2/3 su 50.). Poi taluni beni (c.d. BENI PERSONALI) non cadono in comunione (ad esempio un immobile ricevuto in eredità dal patrigno): su questi, i figli avranno diritto ai 2/3 sul valore totale. Essendo deceduta Sua madre Lei, unica figlia, subentra per rappresentazione nel diritto di Sua mamma ad accettare l'eredità del marito defunto nei limiti anzidetti. Qualora abbia bisogno di approfondire l'argomento, può certamente contattarmi - se vuole - e richiedere una consulenza diretta tramite il mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Antonino Ercolano

Buongiorno. Sto vendendo un immobile. il compratore ha accettato la mia proposta di prezzo e mi chiede di firmare il preliminare. Mi chiede di fornire la certificazione dell impianto elettrico ed idrico. che ho regolarmente fornito. Non mi ha chiesto nulla in merito al tetto e io Ho taciuto il fatto che in caso di forti piogge, si verificano saltuariamente delle infiltrazioni dal tetto. A cosa andro' incontro se un giorno, il nuovo proprietario dovesse trovarsi la casa con delle perdite dal soffitto ?

Gentile Utente, difetti dell'immobile quali la presenza di infiltrazioni, rappresentano "vizi occulti", ossia difetti dell'immobili che erano ignoti al compratore al momento del rogito. Tali vizi devono essere denunciati al venditore entro 8 giorni dalla scoperta, e comunque non oltre un anno dalla consegna dell'immobile. Una volta che il compratore ha denunciato il vizio al venditore potrà agire in giudizio e richiedere: a) la risoluzione del contratto, qualora il vizio sia grave (ciò significa: restituzione dell'immobile al venditore, rimborso delle spese sostenute e risarcimento del danno); b) in alternativa potrà anche chiedere la riduzione del prezzo di vendita. Consiglio, in ogni caso, di farsi assistere da un Legale di Sua fiducia per la sottoscrizione e la redazione del preliminare. Qualora non ne avesse uno resto a Sua disposizione per consulenza e assistenza. Potrà contattarmi tramite il mio profilo richiedendo una "Consulenza diretta" o all'e-mail che trova indicata nella descrizione nel mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Antonino Ercolano

Mio padre è proprietario di un solo bene immobile, una casa. I suoi unici eredi siamo io e mia sorella. Mio padre ha già fatto testamento indicando me come sua unica erede universale. Quando mio padre morirà, mia sorella impugnerà certamente il testamento. Per ottenere la sua quota legittima di eredità. La domanda è: dopo aver completato la successione, posso vendere la casa. Anche se l'iter dell'impugnazione da parte di mia sorella è ancora in corso? Grazie

Buonasera. Accettata l’eredità, può procedere alla vendita dell’immobile, anche in caso di impugnazione del testamento da parte di sua sorella. Tuttavia, deve tener conto che sua sorella provvederà, probabilmente, a trascrivere, presso i registri immobiliari, la domanda giudiziale (complicando già così la vendita dell’immobile, se non ancora avvenuta, poiché gravato dalla trascrizione), con l’effetto che, se verrà accolta, potrà opporre la sentenza ai terzi dalla data della trascrizione della domanda stessa, travolgendo, così, l’acquisto dell’immobile. qualora sia avvenuto, però, dopo la trascrizione. Inoltre, sua sorella potrebbe, anche, chiedere in giudizio il sequestro del bene, in attesa della sentenza, per impedirne la vendita. Cordialmente. Avv. Vincenzo de Crescenzo. Per contatti: avvdecrescenzochiocciolalibero.it

Consulenze legali su deQuo - Consulta l’archivio risposte - Pag.681

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