Buongiorno, Vi scrivo per avere consulenza in merito alla seguente situazione: a gennaio ho acquistato 2 biglietti aerei della compagnia Thai Airways International del valore totale € 2.478 ,79 tramite il sito lol.travel.it. La compagnia, a seguito dell’entrata in vigore del decreto che imponeva il blocco dei voli in entrata e in uscita dall’Italia a causa del Covid, ha modificato le tratte della nostra prenotazione. Mi sono rivolta direttamente a loro per la cancellazione e relativo rimborso della prenotazione, che mi avevano confermato ma a seguito di un controllo mi avevano riferito che avrei dovuto rivolgermi direttamente all'agenzia viaggi. Quest'ultima, contattata a marzo, ci ha comunicato che non avrebbe provveduto al rimborso in quanto aveva deciso di adottare il regime del voucher sulla base dell'art 28 del Decreto Legge 9/202 al quale però. l'agenzia avrebbe deciso di addebitarci 55,00 € di "costi di gestione". Ad oggi, nonostante i ripetuti solleciti, non ho ancora ricevuto nessun voucher e nessun riscontro dall'agenzia che non risponde tramite nessun canale (telefono/mail/pec). Sono quindi a chiedere cortesemente una Vostra consulenza in merito in quanto vorrei sapere se è fattibile o meno procedere tramite via legale. Attendo un vostro cortese riscontro. Ringrazio in anticipo e porgo cordiali saluti

Sono sempre io l'Avv. Antonio Cesarini. Almeno il voucher devono darglielo . Secondo me è tra l'altro alternativo al rimborso, anche se la materia è tutt'altro che chiara. Da Investire oggi: L’Antitrust ha bocciato l’articolo 88 Bis della scorsa Legge numero 27 del 2020 ovvero quella che ha convertito in legge il Decreto Cura Italia. Ricordiamo che essa proponeva il voucher come unico strumento di rimborso di tutti i voli cancellati per l’emergenza Coronavirus. Nel dettaglio le compagnie aeree avevano la possibilità di emettere un voucher ovvero un buono del medesimo importo del biglietto che poteva essere utilizzato entro 1 anno e che il cliente doveva accettare. Legge Italiana in contrasto con la normativa europea. La normativa europea prevede che vi sia per il consumatore la possibilità di scegliere tra rimborso del biglietto aereo e il voucher. La Commissione Europea infatti per rafforzare tale tesi giorni fa ha anche inviato ai vari Governi Ue delle raccomandazioni affinché non si imponessero i voucher. L’Autorità ha quindi ribadito quanto comunicato dall’esecutivo europeo: il cliente deve scegliere autonomamente se accettare i voucher o chiedere il rimborso. Il commento del presidente di Konsummer e dell’Unione Nazionale Consumatori. Sulla questione del voucher al posto del rimborso è intervenuto anche Fabrizio Premuti, il presidente dell’Associazione Konsumer Italia, che ha dichiarato che era impensabile far perdere del denaro a tanti consumatori per un’emergenza sanitaria della quale loro non avevano nessuna colpa. Quindi per l’Associazione chi non si è recato in vacanza o non ha preso l’aereo a causa del Decreto del 3 marzo ha diritto al rimborso subito e, qualora esso venga rifiutato, il consumatore potrà rivolgersi ad un giudice. Il consumatore dovrà quindi ricevere il rimborso in denaro e non un voucher a scadenza o la proposta del cambio di data come molte compagnie aeree stanno proponendo. In molti casi i viaggi prenotati sono di migliaia di euro

Ho letto l'articolo TFR in caso di separazione e divorzi (grazie per averlo reso disponibile!) ma non essendo un'addetta ai lavori vorrei essere sicura di aver interpretato nel modo giusto in quanto il mio pensiero differisce da quello dell'avvocato che mi rappresenta. Ottenuta la separazione giudiziale, il mio ex ha prelevato la percentuale max del suo TFR. Siamo in regime di separazione di beni ed ora vorrei capire se chiedendo il divorzio ora avrei diritto ad una percentuale della quota residuale già maturata, o una parte della quota maturata dopo la separazione o ..nulla. Il mio avvocato insiste affinché io chieda il divorzio subito per affermare e fissare questo diritto. E' così?. Grazie mille!

Buona sera. Faccia riferimento al legale che l'assiste per la questione che ha esposto. Saluti

Salve, io e la mia compagna stiamo per firmare i documenti per diventare coppia di fatto, (per ora vorrei procedere così) non abbiamo figli, ho letto i vari diritti e doveri di entrambi, tutto chiaro. La mia domanda è in caso di mia morte cosa andrebbe ai famigliari in eredità? Ho letto ma non capisco cosa vada di diritto. Ho una casa intestata a me, dove appunto abitiamo, la quale ha una sorta di assicurazione che "protegge" la mia compagna. Il conto eventualmente lo devo cointestore a lei? Ho scritto pure un testamento seguendo le linee guida di come si esegue, nel quale "istituisco erede la mia compagna xxxx". C'è l'ho a casa dove solo lei sa. Lo devo far firmare a qualcuno?. Grazie

Egregio Signore. Sarebbe necessario capire se abbiate formato un contratto di convivenza e quali regole vi siano eventualmente scritte. Questo al fine di capire se abbiate la comunione dei beni, aspetto che condiziona anche la quantità di beni che può cadere in successione. In assenza di testamento e/o regolamentazione nel contratto di convivenza, i diritti successori del convivente sono estremamente limitati. In caso di morte del proprietario della casa di comune. Residenza il convivente di fatto superstite ha comunque diritto di continuare ad abitare nella stessa per un determinato numero di anni. Se cointesta il conto, metà delle somme sono di diritto della compagna. Il testamento da Lei redatto è olografo. Se vuole può depositarlo presso un Notaio o redigere un testamento per atto pubblico. A disposizione, cordiali saluti. Avv. Giorgio Rocca

Lavoro per una cooperativa come educatrice ho un contratto di lavoro indeterminato parte time a 24 ore settimanali, (mercoledì, giovedí e sabato 11/19). Precisando che raramente ho avuto il rispetto di tale contratto e che spesso l orario mi viene variato di settimana in settimana. Allorché ho chiesto al datore di lavoro di rispettare l orario e i giorni pattuiti nel contratto, mi è stata inviata una lettera in cui mi viene modificato la orario di lavoro, orario che per motivi personali non posso accettare. Sono costretta a firmare questo foglio? Rischio il licenziamento? Preciso che con la firma del contratto non ho firmato nessuna clausola elastica relativa all' orario di lavoro e non ho intenzione di farlo adesso. In attesa di una vostra risposta

Buona sera. Per rispondere adeguatamente alla sua domanda, dovrei valutare i documenti collegati alla sua posizione lavorativa. Saluti

Buongiorno Avvocato a febbraio giorno 22 ore 03.00 circa ho fatto una fuga da un inseguimento dei carabinieri per circa 10 km poi mi sono trovato un posto di "blocco " con un carabiniere lateralmente a 45gradi circa e mi sparsi con una miltralietta primo colpo sul cofano ma fortunatamente è scesa in basso la pallottola nel filtro d'aria secondo colpo mi ha preso la portiera lato guidatore e mi entrata dentro e mi ha preso sul gluteo sx dell'anca (gluteo sx)terza palla e quarta a capo della vettura rischiato di entrambi a capo . Da quel giorno fino al 2 luglio sono stato in carcere e poi uscito con braccialetto elettronico fino ad oggi è il 29settembre ho il processo il pubblico ministero dice che é un tanta omicidio più resistenza e guida senza patente con alcool e stupefacente io ora vorrei che decade il tentato ,ho visto altri 20 esempi peggio del mio dove la maggior parte hanno rischiato 8mesi e multa da 3,700 euro. Non capisco xché ho sta sfiga che io debba pagare un tentato omicidio x uno che mi ha sparato nel mentre ero un Po lanciato ma in frenata e freno a motore ,solo che dalla quinta ho buttato la terza e si è spaventato da come ha raccontato lui stesso a me ...ma una volta in Ospedale ha detto che si è fatto male alla caviglia e che era davanti a me È ho rischiato di cagionare la morte.a me sembra un contrario ,ma secondo me essendo di origine araba probabilmente hanno fatto una menzonie per coprirsi lui e io rischierei un sacco di anni. Ora ho paura. Operazione andata bene stampelle x due mesi e passa ,rimasto dentro un piccolo frammento che tuttora mi da fastidio ...ma non ho fatto causa x paura . Non so più cosa fare. Riesame sfavorevole xché l'avvocato di officcio non credo che abbia depositato la mia pratica e I MIEI atti bene e poi erano ancora aperti gli indagini ora non più. Il 29 lo sto aspettando con Ansia esco solo al venerdì per andare al sert per parlare con psicologo. Ora non so dove sbattere la testa un consiglio per favore io ho qui più di 200 pagine tra fascicoli del tecmnico/atti.di questo procedimento è un altro che è ancora preliminare a piede libero

Gentile utente. Deve richiedere una consulenza specifica. Può nominare un avvocato di fiducia. Se ha bisogno, mi contatti privatamente

Salve. Mi chiamo Marchetto Demis, piacere di conoscerla. Spero mi possa essere d'aiuto a riguardo di un problema con i genitori della mia ragazza. Lei ha 37 anni, è disabile affetta da sma, atrofia spinale con solo disabilità motoria ma non celebrale. Io abito Vicenza lei a Campestrin, Val di Fassa, stiamo organizzando perché lei venga a vivere con me e ora i suoi genitori si vogliono opporre. Loro, dopo i 18 anni di lei, non hanno più fatto richiesta al tribunale di essere suoi tutori o amministratori, quindi lei in teoria è libera di decidere di andarsene, questo mi è stato detto ieri mattina da una persona competente in materia. Chiedo conferma a lei di questo. In più sua madre a volte le da sberle in testa e offese pesanti, e martedì le aveva tolto il telefono, cosa che non può fare, ma credo lo farà ancora, in questo caso posso mandar fuori i carabinieri? Grazie del suo tempo. Cordiali saluti

LEI HA CAPACITà DI INETDNERE E VOLERE?. PUò DECIDERE CHI DOVRà FARE IL SUO TUORE. QUINDI POTRà NOMINARE TE

I miei genitori hanno entrambi 76 anni. Questo, dopo 12 anni di separazione è l'anno della separazione. Al tempo, l'uso della casa coniugale, di proprietà comune, trovandosi mio padre, in Brasile, fu data a mia mamma, ma lei dopo un anno l'abbandono' per andare a vivere con una amica. Con consenso di entrambi i miei genitori e di mia sorella che vive oramai stabile a Londra, è stato a me concesso, due anni fa, di abitarci. Ho investito circa 8 mila euro per risistemarla e ho persino dovuto ammobiliarla perché mia mamma ha regalato tutto, lasciandola in condizioni indescrivibili. Da poco più di un anno lei, mandata via dalla casa dell'amica si è piazzata a casa sua, insieme a me, mio marito e i nostri due figli minorenni Un incubo. Non ha mai avuto un gran carattere, ma credo che invecchiando sia di molto peggiorata. Ha litigato con i bambini, mio marito, e non riuscendo a distruggere la mia famiglia, mi ha denunciata ai servizi sociali, inventando maltrattamenti psicologici nei suoi confronti. È ovvio che vorrei andarmene, anche perché anche io possiedo una casa tutta mia, ma mio padre, arrabbiatissimo vuole che resti poiché la casa è anche sua. La sentenza di divorzio provvisorio, tra l'altro, fatta prima della emergenza covid, da un uso domenicale ai coniugi, per cui lei ne ha l'usufrutto solo per metà. I servizi sociali mi impongono di andarmene, perché la casa è sua. Ma che devo fare? La sentenza definitiva, dovrebbe essere il 30 novembre ma io non resisto. Come posso poi riavere i miei soldi? E i mobili? Li sto ancora pagando. Che posso fare per mandarla via? Grazie

Buona sera. Senza vedere i documenti del caso, non posso fornirle una consulenza adeguata. Saluti

Consulenze legali su deQuo - Consulta l’archivio risposte - Pag.846

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Salve. Da qualche anno è deceduto mio padre che insieme ad altri 5 tra fratelli e sorelle aveva ricevuto in eredità una palazzina di proprietà dei genitori. Io avrei diritto ad una parte di quell'ered … Leggi tutto

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Buonasera, vorrei sapere se una conducente neopatentata alla guida di un'auto coperta da assicurazione GUIDA ESPERTA, avendo causato un leggero tamponamento incorra in guai legali nel momento si voles … Leggi tutto

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Consulenza su persona disabile

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Divorzio e casa coniugale: cosa fare prima della sentenza

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