Buonasera, Ho concluso un contratto preliminare per l'acquisto di un appartamento oggetto di ristrutturazione da parte di un impresa. I lavori sono in corso e mi sono accorto visitando il cantiere che é stata messa una soglia di 10cm in corrispondenza di una porta finestra di nuova costruzione in quanto é stato aperto il vecchio muro perimetrale per avere un nuovo accesso sul terrazzo. L'altezza di questa soglia fa sì che ci sia un "gradino" di circa 10cm sia per andare in terrazzo così come dal terrazzo per entrare in casa. Non ci sono motivi progettuali ma probabilmente la ragione risiede nell'aver sbagliato le dimensioni degli infissi della portafinestra quindi hanno ovviato alzando la soglia. Il costruttore non vuole riparare il danno in quanto dice che non é un difetto sostanziale. Oltre che di estetica (le altre porte finestre hanno un'altezza diversa e correttamente a filo con il pavimento), credo che il difetto sia anche di sicurezza in quanto é molto facile si possa inciampare. Come posso fare in modo che il costruttore sia obbligato a sistemare questo difetto di costruzione? Devo chiedere una valutazione di un esperto?. Posso agire nei confronti del costruttore anche successivamente al rogito?. Vi ringrazio anticipatamente per la vostra consulenza. Distinti saluti

CI VUOLE PERIZIA FIRMATA DI UN ESPERTO E POI CHIEDERE DANNI,PRIMA FARE MEDIAIOZNE E POI NEL CAS DI ESITO NEGATIVO PORTARLO IN TRIBUNLAE.PUò CONTATTARMI 3332592374

Vorrei sapere se in caso di infortunio avvenuto in seguito ad una partita di campionato di pallavolo, si può contestare o rivalere la franchigia che l'assicurazione si tiene, perché ho saputo che essa su l'indennizzo di invalidità loro riconoscono l'8% ma il 6% è franchigia, quindi in pratica ti pagano solo il 2 %. Pertanto Vi chiedo se ciò è contestabile dato che la cifra irrisoria che risarciscono non solo non coprono le spese mediche riabilitative che ho speso, senza contare il danno morale. Attendo un suo riscontro. Cordiali saluti

BISOGNA LEGGERE IL CONTRATTO CHE HA SOTTOSCRITTO. SE HAI SOTTOSCRITTO IL CONTRATTO HAI ACCETTATO QUELLE CONDIOZNI .MANDAMI IL CONTRATTO3332592374

Sono un dirigente medico assunto a tempo indeterminato. Ho vinto un concorso presso un altra azienda. Sono già stato messo al corrente che la mia richiesta di aspettativa per periodo di prova verrà negata. Avendo necessità di trasferirmi in breve tempo, l'unica strada saranno le dimissioni. Chiederò l'esonero totale o di buona parte del periodo di preavviso. Qualora anche questa richiesta venga negata dovrò anche corrispondere l'indennità sostitutiva. So già di essere in svantaggio causa normativa che in questo caso tutela maggiormente l'azienda a discapito del lavoratore. Trovo però abbastanza assurdo dover rinunciare all'aspettiva, essere di fatto costretto alle dimissioni e dover magari essere anche penalizzato economicamente. Sembra che vincere un concorso sia diventato una "colpa". Chiedo un consiglio su cosa fare in caso di mancato accordo sul periodo di preavviso: esiste una strategia legale per difendersi dalle trattenute economiche o bisogna solo rassegnarsi a subire?

Buonasera. Il rispetto del periodo di preavviso, in caso di recesso contrattuale, è espressamente previsto dall'art. 2118 c.c.. Lo stesso articolo addebita al recedente l'onere di corrispondere all'altra parte un'indennità equivalente alla retribuzione che sarebbe spettata per il periodo di preavviso. Quindi secondo il tenore letterale della norma di legge, il datore di lavoro è legittimato ad operare delle trattenute sulla busta paga del dipendente dimissionario. In assenza dei documenti e di specifiche informazioni di merito, è l'unica consulenza che sono in grado di prestarle

Buongiorno, il 22.9.2020,ho la causa di sfratto. La mia domanda è la seguente. Al momento della firma del contratto, il locatario miha imposto una assicurazione che copriva tre mesi di affitto non pagato più 4000 euro per danni eventuali(cauzione). Inoltre mi ha richiesto tre mesi di cauzione. Ora io mi domando se poteva farlo. Di conseguenza cosa possa fare io,per fare in modo che questi tre mesi di cauzione mi aiutino con gli affitti arretrati. Grazie

LA CAZIONE è DOVUTA. BISOGNEREBBE LEGGERE IL CONTRATTO DI ASSICURAZIONE. PUò INVIARLO 3332592374

Buongiorno volevo un chiarimento per quanto riguarda una distanza tra confine sono proprietario in comune di un rudere, avevamo anche il terreno intorno alla casa adesso è successo che il terreno è andato all'asta ed è stato acquistato da una terza persona, siccome questa persona sostiene che ha diritto dai quattro metri in poi dalla abitazione e siccome io ho dei garage e non riesco a fare manovra per entrare con un mezzo agricolo o di altro genere,gli ho chiesto se mi lasciava un po di spazio per le manovre. lui mi dice che non è possibile. Mi chiedevo essendo passo carrabile privato quanto dovrebbe essere la distanza oltre ai quattro metri che il tribunale gli ha scritto? attendo risposta grazie

Buongiorno. Occorre visionare sia il vostro atto di acquisto del garage sia l'atto di acquisto precedente all'acquisto all'asta della persona che ora ha acquistato il terreno. In seguito, dovremmo effettuare una verifica sul luogo. Sono a disposizione per chiarimenti ai miei recapiti. Telefono 5851910. Mail avvocatofedericoamato gmail.com.com. Mi contatti e La seguiró con professionalità e rapidità. Distinti saluti. Avv. Federico Amato

Buongiorno, ho ricevuto una chiusura indagini per un 483 cpp. Dopo.una carcerazione di due anni e undici mesi, la prima, con reati non ostativi, avevo la necessità e la volontà di reinserirmi nel mondo del lavoro. Essendo Infermiere con più di 25 anni di esperienza mi sono recato presso il mio Ordine professionale per verificare la mia iscrizione. Mi dissero che non avendo pagato tre anni di quota annuale ero stato cancellato dall' Ordine. Quindi ho preparato tutta la documentazione per la reiscrizione, ho pagato il dovuto ( circa seicento euro ) e quando il consiglio direttivo si è riunito la mia iscrizione è stata accettata. Successivamente immagino che l'ordine abbia chiesto chiesto la documentazione al casellario. Una volta appurati i precedenti mi hanno inviato una raccomandata asserendo che io avevo dichiarato di non avere precedenti e quindi la mia iscrizione era annullata. Io non me sono sicuro ma mi pare che in sede di compilazione dell' autocertificazione la domanda in realtà fosse se io avevo carichi pendenti. Io risposi di no, non ne avevo più visto il fine pena già intervenuto. Ora mi ritrovo con questo capo di accusa. Al di là di quello che io abbia firmato, la mia colpa è stata una probabile leggerezza ma con lo scopo di reinserirmi nella società, con lo scopo di sopravvivere, visto che sono stato scarcerato senza nessun supporto sociale o lavorativo. Mi chiedo come si faccia a perseguirmi per questo. Vi chiedo quindi ho gentilmente un consiglio sul da farsi. Fare il processo, chiedere la messa in prova? Sono confuso e demotivato. Grazie di cuore

Salve. In merito alla Sua domanda, vi sono una serie di profili da attenzionare. Anzitutto, per capire se il modulo da Lei sottoscritto facesse riferimento ai soli carichi pendenti o se, come in effetti è assai probabile, comprendesse anche precedenti condanne, è necessario analizzare il capo di imputazione che si trova nell'avviso di conclusione delle indagini preliminare, dove dovrebbe essere descritto con sufficiente chiarezza la contestazione che Le si muove. In secondo luogo, la scelta tra processo penale o rito alternativo - quale potrebbe anche essere la messa alla prova - richiede un'analisi di tutti gli atti che, proprio a seguito della notifica della conclusione delle indagini preliminari, è possibile richiedere. Naturalmente - per rispondere alla Sua domanda -è normale che una messa alla prova avrebbe i suoi vantaggi perché, ove positivamente esperita la prova, il reato si estinguerebbe; tuttavia, bisogna analizzare sempre bene sia la contestazione sia gli atti perché potrebbero comunque esserci altre soluzioni. Quindi, per riepilogare la mia risposta. La messa alla prova potrebbe essere una soluzione. Bisogna analizzare bene gli atti (specie il modulo da Lei sottoscritto) al fine di scegliere la strategia processuale migliore per le Sue esigenze, specie lavorative. Infine, mi permetto di consigliarLe di procedere - ove ne ricorrano i presupposti - ad una riabilitazione in relazione ai fatti per cui ha riportato condanna; la riabilitazione estinguerebbe gli effetti penali della condanna e questo, specie nel mondo del lavoro, è un elemento positivo. Un cordiale saluto e buona fortuna. Avv. Sandro Del Popolo

Scrivo per avere delle delucidazioni su una futura questione ereditaria. Che potrebbe avere delle non gradite conseguenze e nella speranza possa. Sciogliere i dubbi prima. La futura eredità è di mio padre, mio padre ha. Avuto un primo matrimonio, rimasto vedovo, dal quale ha avuto due figli. E un secondo matrimonio avvenuto sette anni dopo la vedovanza dal quale. Non ha avuto figli. Cercando di spiegare nel modo migliore possibile. Mio padre ha una mentalità antica ed pur essendo oggi abbastanza grande. Non ha ancora preso una decisione sull'eventuale divisione o un. Testamento. Purtroppo però, dal secondo matrimonio sono passati 25 anni. E il percorso familiare non è stato ottimo, anzi, mio fratello non ha. Quasi più rapporti con la famiglia. Inoltre vorrei anche far notare che. La seconda moglie non ha avuto figli ma ha una famiglia numerosa. Fratelli e sorelle. L eredità di mio padre è interessante, risponde di. Beni immobiliari a taormina oltre che terreni. Mi chiedo è possibile. Fare degli accordi familiari in accordo con mio padre e gli altri. Componenti che abbiano un valore legale in modo che al momento del. Trapasso si evitano problemi; delle dichiarazioni di volontà da. Rispettare, che abbiano un valore legale; o comunque si può riuscire a. Trovare una soluzione davanti al problema. In attesa Cordiali saluti. In attesa di un vostro riscontro. Cordiali saluti

I FIGLI HANNO DIRITTO ALLA QUOTA LEGGITTIMA NON PUò ESSERE LESA.NEL CASO DOVESSE SUCCEDERE POTETE IMPUGANRE TESTAMENTO O DONANZION O VENDITE SIMULATE. PUò CONTTARMI 3332592374

Buonasera. Abbiamo un terreno agricolo in cui si trova una casa altrui per cui i proprietari per accedervi passano nella nostra strada. Accanto alla nostra strada sono soliti mettere dei tavolini di fronte alla loro casa e nel nostro terreno e parcheggiano anche la macchina. Io vorrei sapere cosa devo fare per non rischiare che per usucapione si approprino di questi spazi. Grazie mille

Buonasera. A mio parere dovrebbe formalizzare la servitù di passaggio con un contratto o per mezzo di una sentenza costitutiva

Salve, mia sorella ha ricevuto una casa in comodato da nostra madre, la quale però non ha specificato per quanto tempo, quindi credo che la durata sia "a tempo indeterminato". Mia sorella ha la residenza in questa casa. Ora è successo che nostra madre purtroppo è morta, e la casa è stata ereditata da mia sorella, da me e da nostro padre. Io mi sento in parte proprietaria di quella casa, e infatti lo sono per 1/3, e voglio quella casa, perchè anni fa ci ho vissuto anche io e ci sono affezionata. Mia sorella non vuole andarsene e non vuole cedermi la casa, nemmeno se gliela pago. Cosa posso fare per mandarlo via? Grazie

SE HA UN CONTRATTO DI COMODATO NON SI PUò FARE NIENTE

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