Buongiorno, ho lavorato presso una sartoria fornendo i miei servizi, con partita iva, ed emettendo la fattura relativa al mese di lavoro contestualmente al pagamento. Adesso è dal mese di aprile 2022 che il titolare dell'azienda non paga nonstante la continuità del mio lavoro. A settembre ha deciso di chiudere ma devo ricevere circa 6000 euro e il titolare temporeggia accampando scuse inverosimili. Come faccio a recuperare questo credito considerando che non ho emesso alcuna fattura da aprile 2022? Mancanza dovuta ad un accordo preso verbalmente in cui mi veniva chiesto di emettere fattuta a pagamento avvenuto. Grazie in anticipo. Cordiali saluti

Buongiorno. Premesso che per recuperare il credito Le basta dimostrare di aver lavorato presso la sartoria, provveda ad inviare al titolare dell'azienda formale comunicazione di diffida e contestuale messa in mora. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Vicino di sotto viene al mio piano per le tre di notte per ben tre volte accusandomi di rumori di cigolio letto e altri quando io dormo in altra stanza non sottostante.Il palazzo ha pareti sottili e io sento quello di sopra ma mi sono adeguato.Basta il rumore del cigolio letto per non rispettare le norme di 3 decibel?Ho tappeti ovunque e gommini alle sedie.Il vicino è insistente aveva da ridire anche del rumore che facevo stando attaccato allo spioncino della porta alle 3 di notte.Nel dubbio ho chiamato le forze dell'ordine non volevo mi svegliasse una quarta volta.Ho provato a chiamare l'amministratore ma nada.C'è modo per tutelarmi in qualche modo perchè temo che si ripeterà la situazione visto che ogni cosa che dicevo lui mi diceva lei mente.Ed è una situazione per la quale credo che il vecchio inquilino abbia venduto.Nel caso mi perseguitasse con continue richieste di eliminare rumori il fratello aveva iniziato a bersagliarmi ma poi si è trasferito.Ringrazio anticipatamente per il parere

Buongiorno. Deve provvedere ad inviare formale comunicazione di diffida. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Salve,avrei necessità di un contratto stile prestazione d'opera,non un freelancer con piva. Non iscritto ad un albo e sviluppo software,in questo caso ho necessità di un contratto che. Mi tuteli a 360° ,si tratta di una richiesta di modifiche su un software esistente.Voglio che. Il cliente accetta la formula visto. E collaudato dopodiche' avviene il pagamento senza nulla piu' a pretendere..Spero di esser stato chiaro. Grazie anticipatamente..attendo sue

Buongiorno. Se ha necessità, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Salve, nel 2021 ho subito un pignoramento presso terzi (datore di lavoro) sullo stipendio di un quinto per un debito di un prestito finanziario che non sono riuscito a ripagare adesso ho una udienza di assegnazione di un nuovo pignoramento presso terzi ( sempre stesso datore di lavoro) sullo stesso stipendio per un debito relativo ad un contratto di forniture digitali...la domanda e' : possono pignorarmi un altro quinto insieme al precedente oppure solo allo scadere del precedente pignoramento?

Qualora sussistano precedenti pignoramenti, se essi hanno la stessa causa, si verifica il cosidetto. “accodo”: in buona sostanza, il nuovo. Pignoramento troverà applicazione automaticamente (senza necessità di ulteriori. Atti di esecuzione forzata) non appena sarà pagato il primo. Se, invece si tratta di cause diverse ( debiti. Tributari, debiti alimentari all’ex coniuge e debiti per fornitori e altri privati come la banca, il professionista., ecc.), in tal caso i pignoramenti possono coesistere ma non possono mai superare il 50% della retribuzione del dipendente. Nel suo caso, se ho compreso bene, deve applicarsi l'accodo. Se necessita di un parere può contattarmi ai recapiti che troverà su questa stessa piattaforma e cliccando sul mio profilo. Le consulenze possono essere gestite in presenza, telefonicamente, on-line e via mail. Sono quindi a disposizione per ogni chiarimento. Con i migliori saluti. Avv. Francesco Genna (Foro di Treviso). 31044 Montebelluna (TV)

Buongiorno Avvocato, le scrivo perché siamo arrivati ad un punto di non ritorno, il mio compagno, legalmente separato dalla ex moglie nel 2009 (separazione consensuale) ha ripetutamente manifestato la volontà di divorziare da Lei, la quale si rifiuta di acconsentire però. Cosa dobbiamo fare? Premessa, hanno due figli ampiamente maggiorenni, anche al momento della separazione erano maggiorenni ed economicamente autosufficienti, l'unico bene che hanno in comune è la casa dova lei vive, Lui non ha intenzione di portargliela via, lui ha altre due case ereditate dai suoi genitori ed altre proprietà ma intestate solo a Lui. Nella separazione dichiarano di essere economicamente autonomi e di rinunciare entrambi a qual si voglia mantenimento, il giudice aveva autorizzato lui a vivere altrove, obbligandoli a comunicarsi tempestivamente ogni cambio residenza/domicilio, al reciproco rispetto, ad acconsentire all'espatrio. Al momento della sentenza hanno inoltre dichiarato che già avevano diviso soldi e beni. Ora come prima Le chiedevo, come possiamo fare in quanto lei non vuole concedere il divorzio a lui? La ringrazio infinitamente per il tempo che mi dedicherà. Buona giornata a presto

Buongiorno. Il divorzio non è una "concessione" che un coniuge fa all'altro. I coniugi separati possono divorziare consensualmente (c.d. "divorzio consensuale"), oppure giudizialmente ("divorzio giudiziale"). Quindi il primo passo che Suo marito deve compiere è quello di inviare - per il tramite di un Legale di sua fiducia - una lettera alla moglie, con la quale manifesta la volontà di divorziare, invitandola a trovare un accordo per procedere ad un divorzio consensuale ed avvertendola pertanto che, in caso di mancato riscontro, si depositerà ricorso in tribunale, con aggravio di spese di giustizia. Dopo di che se la moglie si disinteressa - o frappone ostacoli - si dovrà necessariamente chiedere l'intervento del Tribunale. Per ciò che concerne le case non ha specificato se i coniugi si sono sposati in regime di comunione o separazione dei beni. Se si sono sposati in regime di separazione dei beni ognuno è proprietario di ciò che acquista. Se si sono sposati in regime di comunione dei beni, tutto ciò che è stato acquistato durante il matrimonio appartiene normalmente ad entrambi. Tuttavia, a prescindere dal regime patrimoniale, in ogni caso le case ereditate dal Suo compagno sono di sua esclusiva proprietà (i beni ereditati o donati, non entrano nella comunione dei beni, così come anche i beni acquistati prima e dopo la separazione. La legge li considera BENI PERSONALI ex art. 179 c.c.). Ma ovviamente queste questioni saranno state già affrontate con la separazione. Infine una precisazione: finchè non avviene il divorzio la moglie è considerata erede. Infatti la separazione non fa venire meno i diritti ereditari del coniuge (che vengono meno - appunto - soltanto con il divorzio). Se necessita di una consulenza più approfondita sull'argomento può contattarmi tramite il mio profilo. . Cordiali saluti. Avv. Antonino Ercolano

Buongiorno ho fatto domanda per discoll che è stata respinta con motivazione aliquota inferiore. Avevo contratto co co co da sito inps risulta aliquita versata 24%. Ho cercato sul sito inps e ci sono diverse aliquote tra cui anche 24%. Non riesco a capire dove sia l'errore della mia aliquota. Al caf non sono sicuri che sia sbagliata l'aliquota versata. Quando mi sono recata all'inps per spiegazioni hanno vacillato prima di confermarmi che era inferiore a quella dovuta. Sono iscritta alla gestione separata inps. Grazie per l'aiuto, non riesco a capire. Grazie

Buongiorno. L'aliquota non è sempre fissa al 24%, bisogna valutare l'eventuale iscrizione a forme di previdenza obbligatoria, bisogna valutare la sua posizione, resto a sua disposizione per consulenza o assistenza, trova l'accesso diretto sul mio profilo tramite la piattaforma o i recapiti dello studio sempre sul profilo. Cordiali saluti. Avv. Elena Armenio

Buona sera sarò molto breve 2anni fa praticamente con l'arrivo del COVID sono caduto in una trappola visto ke ero disoccupato e disperato un signore se così si può dire mi chiese di entrare in affari con lui in una cosa illegale cioè mi diede 150grammi di hascisc ma forse il destino ha voluto che quella maledetta sera passò una volante e lo lanciai una volta tornato sul posto nn l'ho trovato più ora questo individuo mi perseguita e mi minaccia siccome ho moglie e tre bambini come posso fare? Da me lui vuole 1000€ma ovviamente non li ho vi prego di rispondermi grazie

Buonasera. L’unico mezzo che ha a disposizione per far cessare le condotte di questa persona (e pur tutelare lei e la sua famiglia) è denunciare. Avv. Francesco Genovino (Penalista)

Buonasera, in data 2 Giugno mio fratello e’ stato ucciso da un auto della Polizia Locale a Palma di Mallorca. Prima dell’avvio del procedimento volevo sapere se, ed eventualmente con quali modalita’, e’ possibile richiedere che l’assassino venga processato in Italia. I legali spagnoli sostengono che la competenza possa essere solo quella del tribunale spagnolo. grazie

Gentile utente, condoglianze per suo fratello. Tuttavia, occorre esaminare il fascicolo e approfondire il fatto per poter eventualmente far sì che le responsabilità dell’accaduto vengano accertate in Italia. La questione è infatti di particolare complessità. Se ritiene può contattarmi privatamente per assistenza

Buongiono, 4 anni fa l'ex marito della mia ex inquilina ha riposto nel garage dei mobili della nonna. Il 15 maggio di quest'anno il contratto di affitto è cessato e io ora sono proprietario dell' immobile e attualmente abito e ho qui la residenza. Dopo vari solleciti telefonici e svariati messaggi whatsapp l'ex marito non è ancora venuto a riprenderli. Come posso fare per sbarazzarmi dei mobili senza incorrere in eventuali ripercussioni? aggiungo che non conosco un indirizzo del proprietario dei mobili per poter inviare raccomandate.. e che entro la fine di quest'anno dovrò lasciare l'appartamento perchè l'ho venduto. grazie

Buonasera. Premesso che la questione andrebbe approfondita in quanto ci sono diversi aspetti da chiarire e valutare, se il soggetto non ha mai risposto ai Suoi messaggi che lo invitavano a recuperare i suoi beni, questo atteggiamento dimostra un disinteresse nei confronti dei beni stessi. Pertanto, i predetti beni vengono considerati alla stregua di oggetti abbandonati che diventano di proprietà di colui che ne ha l'effettivo possesso. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buongiorno, volevo un'informazione. Io ho una cessione del quinto in busta paga, tral'altro sono anche in cassa integrazione.. Mi è arrivata una notifica di pignoramento, dove dovrò presentarmi in tribunale a dicembre... La mia domanda è :visto che ho una cessione del quinto, possono lo stesso pignorarmi in busta, oppure devono mettersi in coda? Grazie mille in anticipo

Buonasera. È possibile, senza mettersi in coda, purché il pignoramento sommato alla cessione del quinto non superi la metà dello stipendio. Se ha bisogno di assistenza o una consulenza più accurata, anche in videochiamata, previo modico compenso, può contattarmi alla email: avvdecrescenzochiocciolaliberopuntoit. Cordialmente. . Avv. Vincenzo de Crescenzo

Consulenze legali su deQuo - Consulta l’archivio risposte - Pag.89

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