Buongiorno. Mio marito ha deciso di cambiare il suo progetto di vita dopo 30 anni di matrimonio e residenza in questa città. Vuole testardamente trasferirsi nel suo paese di origine dove posside una casa esclusivamente di sua proprietà. Io per ovvi motivi(essendomi ormai inserita in questo contesto sociale) non intendo spostarmi. Sono casalinga. I figli si trovano fuori per lavoro e sono indipendenti. Attualmente abitiamo in un alloggio di servizio. Come tutelarmi?

Buongiorno. La questione andrebbe approfondita in quanto ci sono diversi aspetti da chiarire e valutare. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buongiorno, sono un padre e un marito, penso di essere vittima di violenze coniugali da parte di mia moglie da 12 anni abbiamo un figlio di 11 anni e una bambina di 9 mesi. Il mio matrimonio è sempre stato caratterizzato da episodi in cui mia moglie mi intimidiva con atti di isteria, minacce, violenze. Per lei, la famiglia e il bambino, sono sempre riuscito a ritrovare la normalità, alle violenze ho sempre ceduto e indebitato per comprarle un appartamento in Tunisia e anche un piccolo appartamento in Italia. Pago tutte le tasse, mi occupo della casa, mi prendo cura dei bambini, li porto a scuola e all'asilo. Durante i sei mesi in cui lei non ha lavorato dopo la gravidanza mi ha lasciato sola con i bambini più volte per diversi giorni. Cerco di gestire tutto questo per amore e per il bene della mia famiglia. Purtroppo adesso mi chiede qualcosa che non riesco più a gestire, mi chiede di uscire di casa, di affittarmi un appartamento. Per una settimana tutte le sere butta cose per terra, mi minaccia, mi schiaffeggia, butta i miei vestiti per terra, mette in pericolo la bambina (una volta é caduta dalla sedia dove l'aveva messa). Non ho soldi per affittare un appartamento per me stesso (sono indebitato), quindi non voglio lasciare i miei figli, devo proteggerli, non credo che lei possa gestirli. La amo e penso che abbia un problema mentale, anche suo padre e suo fratello hanno problemi di depressione. Voglio chiedere, cosa devo fare quando la sera vuole portarmi fuori di casa, quando urla, butta via tutto, mi minaccia e mi attacca con pugni e schiaffi?. Non voglio stare lontano dai miei figli

Buongiorno. Sono l'Avv. Lizzio, sono disponibile ad ascoltare i suoi problemi e trovare una soluzione. Tel: 3894928564

Salve, sono spostata da 30 anni con due figli. Nei primi anni avevamo un solo conto corrente intestato solamente a mio marito, mentre io avevo la delega (regime di separazione dei beni). Con la delega ho sempre fatto operazioni bancarie (investimenti) e abbiamo comprato una casa intestata solo alla sottoscritta. Adesso ci siamo separati e mio marito ha chiesto indietro i soldi e la casa per appropriazione indebita. E possibile visto che avevo la delega?

Buongiorno. La sua delicata questione va approfondita. Se desidera può contattarmi ai recapiti del mio profilo che trova su questo sito. Cordiali saluti. Avv. Ottavio Perrone. Ravenna

Salve, avevo preso un cane con il mio ex compagno . Lasciandoci il cane è rimasto a me , però il mio ex compagno non mi firma le carte per far il passaggio di proprietà perché non vuole che venga effettuato.. non so più come fare ! Ho conversazione che dimostrano che il cane mi è stato dato poiché lui non voleva prendersene cura ! Ma vorrei essere il padrone a tutte gli effetti, inoltre io mi sono trasferita in ultra regione e dovrei comunicare il cambio di residenza in un altea regione per il cane , ma che ovviamente non posso fare perché risultato (il cane) intestato a lui . Come posso risolvere questa situazione?

Buongiorno. L'unica soluzione è quella di ricorrere giudizialmente, anche in base alle conservazioni avvenute tra di voi. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buongiorno,circa tre anni fa io e la mia compagnia (non siamo sposati, né abbiamo figli) abbiamo acquistato un appartamento nel quale siamo andati poi a convivere. L’immobile è cointestato ed abbiamo diviso equamente tutte le spese, da quelle per la compravendita a quelle notarili, per il restauro fino a quelle per i mobili vari. L’immobile è stato pagato per i due terzi immediatamente (un terzo ciascuno), e per il resto dell’ammontare dell’importo è stato stipulato un mutuo, anche questo pagato mensilmente metà per ciascuno. Ora la mia compagna mi ha lasciato e si pone il problema del “destino” dell’immobile. Qualora nessuno di noi due volesse rinunciare all’immobile (io vorrei acquistare la sua parte ed accollarmi le spese del mutuo, e penso che anche lei voglia lo stesso), vorrei sapere quali scenarii possano configurarsi. Grazie mille

Buongiorno. La strada dell'accordo è preferibile, diversamente occorre procedere con una cosiddetta divisione giudiziale innanzi al Tribunale. Se desidera anche solo per le trattative può contattarmi ai recapiti del mio profilo che trova su questo sito. Cordiali saluti. Avv Ottavio Perrone. Ravenna

Buongiorno, Nel 2019 sentenza di separazione a carico della mia ex moglie che tre anni prima aveva effettuato una sottrazione internazionale dei nostri due figli minorenni. Figli rimpatriati, affidati a me (affido super esclusivo), casa a me e assegno di mantenimento a carico di lei. Ad oggi, c'è in atto il procedimento penale di sottrazione a suo carico; lei è stata già condannata a lavori socialmente utili per violazione di domicilio; non ha mai versato un euro di mantenimento. La domanda è: se volessi richiedere il divorzio, esiste la possibilità con questi elementi, che l'addebito venga ribaltato?

Salve! Mi sembra difficile dopo gli specifici "precedenti" di cui alla Sentenza di separazione. Molto probabilmente, il Tribunale confermerà la Sentenza di separazione

Salve, ho stipulato un contratto di locazione con cedolare secca con durata di 18 mesi, gli intestatari del contratto siamo in due :io e il mio compagno. La nostra relazione è finita e io vorrei restare nell'appartamento d'atto che tutti i mobili e le spese per il trasloco l'ho pagato io ma lui non se ne vuole andare. Cosa posso fare per farlo andare via e tenermi l'immobile per me e i miei figli? (non suoi)

Buonasera. Dal momento che il contratto di locazione è intestato ad entrambi, non puó mandare via di casa il proprio compagno ma dovrà rivolgersi al Tribunale. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Diritto di famiglia: Consulenze legali su - Pag.11

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