Buongiorno, Io sono un ragazzo e ho da poco compiuto 18 anni. I miei, dopo un lungo percorso in tribunale hanno divorziato almeno una decina di anni fa. Il giudice ha stabilito che ci dovesse essere una forma di affidamento condiviso con mio padre che deve versare mensilmente un assegno a mio madre. Io avrei intenzione di vivere sostanzialmente con mia madre, vedendo occasionalmente mio padre, ma quest'ultimo sostiene che così facendo bisognerebbe trovare nuovi accordi per via legale andando a modificare anche l'importo dell'assegno di mantenimento. Da quello che ho capito io, informandoli su internet, l'assegno di mantenimento procede ugualmente a prescindere da dove decido di vivere io. Volevo avere una conferma. Grazie mille

Buonasera. L'assegno di mantenimento al figlio solitamente viene versato dal genitore che non è collocatario del figlio stesso, ovvero dal genitore con cui il figlio tendenzialmente non vive. Mi sembra di capire, nella tua ipotesi, che tuo padre versi il mantenimento per te a tua madre, con la quale tu hai intenzione di continuare a vivere in via prevalente. In tale ipotesi, posto che tua madre già percepisce l'assegno da tuo padre per te, non dovrebbero esserci modifiche sostanziali nell' ammontare del mantenimento. Tieni, tuttavia, presente che avendo tu raggiunto la maggiore età puoi agire personalmente davanti al giudice per chiedere che il tuo assegno di mantenimento venga versato da tuo padre a te direttamente e non per il tramite di tua madre. Spero di avere dato una risposta sufficientemente esaustiva. Ad ogni modo, lascio il mio contatto di seguito. 3496465010. Avv. Lucia Pozzi

Buongiorno, ho bisogno di avere delucidazioni su quello che sarebbe l affido delle mie bambine di 1 e 7 anni qualora io e il padre ci separassimo, siamo conviventi. Mi interessa sapere se le bimbe in un affido congiunto dove entrambi possiamo avere lo stesso tempo da trascorrere con loro, possono rimanere a vivere con la mamma, nella casa natia, nella situazione seguente, io e il mio convivente viviamo in una casa della cooperativa risanamento, cooperativa di bologna privata , dove il socio risulta essere il mio compagno, ma per cui abbiamo l alloggio in godimento come giovane coppia dello stesso nucleo famigliare. Desidero sapere questo e come funziona il mantenimento.entrambi siamo dipendenti a tempo indeterminato presso struttura pubblica, ASL. Grazie cordialmente

Gentilissima, le bambine hanno certamente diritto a permanere nella casa familiare con la madre. Data la tenera età di entrambe l'affidamento sarà condiviso ma con collocamento prevalente presso la madre. Per ulteriori informazioni e consulenza non esiti a contattarmi. Il mio recapito è lo 051267349. Cordiali saluti avv. Vito Conte

Salve , vorrei sapere info La mia compagna ed io abbiamo una bambina di due anni e mezzo , non andiamo più d'accordo e ci vogliamo separare. In questi due anni lei ha abitato a casa dei miei genitori un piccolo appartamento a Verona . Non ha fatto la residenza a Verona l ha lasciata da sua mamma a Montorio. Lei dice che gli spetta l appartamento di Verona o che gli devo pagare l affitto di un altro appartamento è giusto ?. I miei genitori abitano a Legnago e una casa mutuata intestata a me e a mio fratello , sono una GPG devo aiutare mio padre con il mutuo; di netto prendo al mese 980 quanto devo dare di viveri a mia figlia ?. L appartamento di Verona dei miei genitori si può affittare o vendere per estinguere il mutuo ? O posso rimanere io e la mia compagna va da sua mamma a Montorio ovviamente pagherò i viveri di mia figlia ?

La casa dove la famiglia ha convissuto fino alla separazione dei coniugi, viene assegnata, di solito, al genitore che rimane a convivere con i figli, salvo patto contrario. Riguardo, invece, l’importo dell’assegno di mantenimento per i figli, i genitori devono contribuire proporzionalmente alla propria capacità economica, pertanto, occorre conoscere più elementi per stabilire l’importo dovuto. Per una consulenza più accurata, email avvdecrescenzochiocciolaliberopuntoit. Cordiali saluti. Avv. Vincenzo de Crescenzo

Buongiorno. Io e il mio compagno abbiamo intenzione di sposarci. Abbiamo trovato una casa da comprare ma al momento io sono disoccupata e vorrebbe intestarla solo lui e successivamente sposarci per non apparire moglie a carico. Naturalmente io parteciperò alle quote del mutuo (anche se L anticipo lo da lui). Dopo che saremo sposati avrò diritto sulla casa ?Se no, i soldi che io darò per partecipare al mutuo mi verranno rimborsati per un eventuale divorzio? La famiglia avrà diritto sulla sua casa? Grazie

Buonasera. Acquistando la casa prima del matrimonio, quindi in separazione dei beni, sarà di proprietà esclusiva del suo intestatario, anche dopo il matrimonio. Il coniuge che partecipa al pagamento del mutuo, in caso di separazione, potrebbe ottenere il rimborso di una parte delle somme (in merito la giurusprudenza non è del tutto univoca). Inoltre, sempre in caso di separazione, il coniuge convivente con i figli ha diritto a continuare ad abitare nella casa familiare anche se non è di sua proprietà. Per una consulenza più accurata, email avvdecrescenzochiocciolaliberopuntoit. Cordiali saluti. Avv. Vincenzo de Crescenzo

Buongiorno vorrei sapere se, nel caso mia zia (sorella di mio padre) che è persona senza figli coniuge e ascendenti (quindi no legittimari) mi donasse una cifra NON di modico valore con bonifico bancario, l'altro fratello alla sua morte potrebbe chiederne l'annullamento per mancanza di atto pubblico. Cambia qualcosa se mia zia facesse testamento non lasciando nulla a tale fratello o un bene o un importo ben determinato (ad es 10 mila euro oppure la macchina). Forse in tale ultimo caso non avrebbero interesse a impugnare la donazione

Se la donazione di somme di denaro di non modico valore avviene senza la stipula di atto pubblico dinanzi a Notaio, la donazione è nulla, e può essere impugnata da chiunque senza alcun limite di tempo (quindi dal donante stesso, dagli eredi, dai suoi creditori o da chiunque ne abbia interesse). Con o senza testamento, tale atto sarà impugnabile. La zia può tuttavia disporre in Suo favore con testamento delle somme di denaro presenti su conto corrente, senza che nessuno possa eccepire nulla (salvo che - ovviamente - il testamento non presenti profili di nullità). Se necessita di una consulenza più approfondita sull'argomento, può richiedere una consulenza diretta tramite il mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Antonino Ercolano

Buongiorno, il mio ex marito , improvvisamente ha smesso di pagare il mutuo (cointestato). nella sentenza di separazione il giudiceha stabilito un assegno di mantenimento per i due figli (di cui uno minore) di euro 400.00 e il pagamento del mutuo a suo carico. Adesso lui da due mesi ha smesso di pagare e io vengo bersagliata di chiamate continue dalla banca e dall'istituto di recupero crediti. ho un cotratto part time a tempo indeterminato di poche centinaia di euro e non posso farmi carico di una rata di 480.00 (quasi l'importo totale del mio stipendio). Secondo il mio avvocato non posso denunciarlo, perchè non commette reato.... a me sembra strano, poichè lui viola gli obblighi di assistenza familiare e va contro una sentenza di un giudice. Grazie per la risposta

Buonasera signora, il suo ex marito è tenuto a pagare il mutuo e c'è la sentenza che lo accerta. Sicuramente può ricorrere al Tribunale per far sì che suo marito ottemperi alla sentenza. Mi contatti all'indirizzo alessimaria.77()gmail.com per una consulenza gratuita e per eventuale assistenza legale. Cordialmente. Avv. Maria Alessi, Reggio Calabria - Roma

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