Buongiorno,,cerco di essere breve Mia mamma vive nella sua casa ,con mio fratello e sua moglie .Dopo la morte di mio padre noi fratelli (3)abbiamo deciso di lasciare la nostra quota di successione a quello che ora è in casa. Ora dopo un battibecco con mia madre e la nuora ,l ultima a chiesto la suddivisione delle spese che in parte già facevano. Ora avrei due damande. È possibile che mia madre possa chiedere l affitto ad entrambi?. Le spese vanno divise per 3 corretto?. Ringrazio

BUon giorno. In linea generale escludo la possibilità di chiedere un affitto, in assenza di un contratto scritto, anche perchè suo fratello è comproprietario della casa pro quota ereditaria. Solo Il rapporto di coabitazione tra sua madre e sua nuora è qualificabile come comodato precario gratuito, che in base all'art. 1810 cc può interrompersi in qualsiasi momento a semplice richiesta del comodante (ovvero di sua madre). Sua madre potrebbe quindi chiedere a sua nuora (in forma scritta) la restituzione della casa per cessazione del comodato; se la nuora rifiuta, diventerebbe occupante senza titolo, con conseguente possibilità di sua madre di chiederle una indennità per occupazione senza titolo, quantificabile in 1/3 del valore locativo della casa. Le spese di casa, salvo vosttro diverso accordo, vanno divise tra i 3 occupanti in parti uguali. Se ha necessità di ricevere una consulenza più approfondita, può contattarmi ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a disposizione e la saluto cordialmente. Avv Filippo Bellinzoni

Salve Sono un cittadino Italiano di origini congolesi e lavoro per un negozio abbastanza conosciuto in centro della città di Roma.un cliente ha lasciato una recensione negativa -che va pure bene- però ha precisato che sono nero (sono l’unico nero lì) e ha finito la sua recensione con “assiemate gli Italiani,non questa gentaglia” ,quindi vorrei capire se prima di tutto ho un caso fra le mani? E come si potrebbe gestire?. Grazie

Gentilissimo signore. Buonasera. Sono sinceramente dispiaciuto da questo insulto che le è stato rivolto. Indubbiamente, ci sono gli estremi per procedere legalmente, dal momento che è stato offeso. Se vuole la mia assistenza,sono a disposizione tramite i miei canali. Distinti saluti. Prof. Avv. Antonio Leggiero

Buongiorno, chiedo cortesemente un consiglio sulla mia situazione familiare. Io e la mia compagna (non sposati legalmente) non andiamo più d'accordo da anni, sembra che facciamo finta che vada tutto bene ma ogni qualvolta abbiamo una discussione escono fuori sempre gli stessi vecchi probblemi, lei mi rinfaccia sempre del come lo fatta trattare dai miei genitori in tutti questi anni (purtroppo male), però è pure vero che noi non abbiamo rapporti con i miei famigliari da più di tre anni, li ho allontanati con la speranza che lei possa perdonarmi, ma non è stato cosi. Noi stiamo insieme da 15 anni ed abbiamo due figli minorenni riconosciuti da me come padre, ma noi non abbiamo nessun legame legale (come se siamo fidanzati), io circa 2 anni fa ho aquistato casa solo io ristrutturandola, ovviamente al momento abitata da noi ed i nostri figli, io personalmente mai allontanerei i miei figli da casa mia, però non vorrei lasciare la mia casa alla mia compagna, quindi se io dovessi decidere su una separazione definitiva cosa succede sulla mia casa? Premetto anche che io ho un reddito annuale di circa 50000 euro e lei non lavora, quindi sull'aspetto mantenimento cosa succede? Spero che possiate aiutarmi su queste due domande, grazie a tutti e vi ringrazio anticipatamente. Saluti

In caso di separazione tra conviventi la casa familiare viene assegnata al genitore che dovrà vivere assieme al figlio. Il giudice, infatti, tende a proteggere l’interesse del minore, consentendo a quest’ultimo di potere vivere nel posto che considera essere la sua casa, ovvero dove ha sempre vissuto. E’ possibile chiedere il rilascio dell’immobile soltanto quando si verificano le seguenti ipotesi. Vengono meno le esigenze abitative della famiglia, ad esempio con il raggiungimento dell’autosufficienza economica del figlio. Quando sorge un bisogno urgente e imprevisto di riavere la casa. Per quanto riguarda il mantenimento per i figli, deve essere assicurata a questi ultimi l’assistenza economica, ma anche morale, ovvero devono ricevere istruzione e cura sia dal padre che dalla madre. Ovviamente ciascun genitore è obbligato a partecipare in proporzione alla proprie capacità, indipendentemente che si tratti di coppie sposate o meno, come sottolinea l’art. 316 bis del codice civile. Se non ha un suo legale di fiducia, può contattarmi ai miei recapiti e vedrò se e come posso assisterla

Buonasera, vorrei un consulto riguardo una situazione che riguarda un veicolo cointestato (autovettura) tra due persone le quali in seguito si sono separate e tutt'ora sono in fase di separazione giudiziale oramai da più di 4 anni. La macchina è stata affidata all'ex moglie da decisione dell'ex marito e da sentenza del giudice con conseguente decisione che la donna in questione facesse al più presto il passaggio di proprietà. Purtroppo ad oggi il passaggio non è stato fatto e al signore è arrivata una lettera dell'Agenzia delle Entrate relativa a un bollo auto del 2017 non pagato e da pagare. Chi deve pagare il bollo? Il signore è il primo intestatario ma dalla fine del 2017 il giudice si è espresso a favore dell'utilizzo della macchina da parte dell'ex moglie

Gentile Utente. Fino a che l'automobile risulta cointestata l'Agenzia delle Entrate può pretendere il pagamento da entrambi. Per una consulenza mi contatti all'indirizzo mail che trova nella descrizione del mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Umberto Depaoli. Foro di Torino

Buongiorno Avvocato, abito a Rimini, mi rivolgo a Lei perchè non so districarmi nella selva di risposte assurde che ricevo in merito alla situazione di mia mamma che è ricoverata in RSA. Dunque, io non essendo vaccinata posso solo vederla all'ingresso della RSA e a circa 3 metri di distanza. Fino ad ora questo è il massimo che sono riuscita ad ottenere. Però questa mattina ho contattato la direttrice della struttura informandola che mia figlia è guarita dal covid e che ha il green pass e che quindi avrebbe voluto visitare la nonna; ho anche chiesto se io potevo portarla fuori dalla struttura, visto che io non posso entrare, ma lei non essendo in carcere può uscire! Mi è stato risposto evasivamente, come le ho detto, dicendo: ma....mi devo informare, perchè per entrare ci vuole il buster, e non sò se lei può portarla fuori. Ho bisogno di capire quali azioni legali posso fare, quali sono i miei diritti e quelli di mia madre, ho bisogno di reagire a queste profonde ingiustizie, ho bisogno di aiuto. La ringrazio per la risposta

Gentilissimo. Buonasera. Sono sinceramente dispiaciuto per questa situazione che - immagino - la angusti notevolmente. Tenga conto, preliminarmente, che è una situazione difficile per tutti. Bisogna cercare di mediare fra le contrapposte esigenze. Tuttavia, senza tollerare abusi. Nel caso volesse un mio supporto legale, potrebbe contattarmi tranquillamente mediante i miei contatti. Cordialissimi saluti. Prof.Avv. Antonio Leggiero

Buonasera è stato inviato un esposto all'ordine degli avvocati per un comportamento molto scorretto dall'avvocato di controparte (ha mentito ad un giudice, portando in udienza documentazione falsa, ed ottenendo una sentenza a se favorevole) vorrei avere dall'ordine le memorie difensive di quest'ultimo perchè sono convinto che abbia mentito anche all'ordine e potermi tutelare. Grazie per qualsiasi info possiate darmi a riguardo

BUon giorno. Gli atti e i documenti relativi a un procedimento disciplinare sono consultabili solo dalle parti del procedimento (l'avvocato incolpato e l'autore dell'esposto). Se l'esposto è stato fatto da lei, può accedere al fascicolo e chiedere copia delle memorie difensive (meglio se con l'ausilio di un legale), in caso contrario non le è possibile. Se ha necesità di ulteriore assistenza o di una consuenza più approfondita può contattarmi ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a disposizione e la saluto cordialmente. Avv Filippo Bellinzoni

Buongiorno sono un disabile emiplegico, sono sposato ma da cira 1 anno separato in casa sto chiedendo la separazione causa incompatibilità causa continui sopprusi come violenza psicologica, umiliazini e offese la persona in oggetto usa e vuole usare la legge 104 per accudire disabile per fini personali e altrisi richieste di denaro e mortificazioni come mi devo comportare grazie

Buongiorno. La questione è certamente delicata ed andrebbe approfondita in separata sede e non attraverso tale portale. Se ritiene, può contattarmi ai recapiti presenti sul mio profilo. Potremmo fissare un appuntamento telefonico (anche in videochiamata) per discutere nel dettaglio l’intera vicenda e valutare, in seguito, la redazione di una querela da depositare in Procura. Resto a disposizione. Cordialmente. Avv. Francesco Genovino (Penalista)

Buongiorno, vorrei chiedere un parere per un amico. Il mio amico convive con una persona che gli metteva i suoi psicofarmaci o chissà cosa altro nel cibo e nelle bevande, ora che se ne è accorto (grazie a noi che l'abbiamo obbligato a fare degli esami) e lei che a suo modo ha confessato sentendosi alle strette e facendo passare la cosa come una svista, non sa come mandarla via di casa. Sapreste darmi un consiglio per cortesia?. Grazie. Buona giornata

Buongiorno. Innanzitutto, prima di allontanare la convivente dall'abitazione, occorre inviare una formale comunicazione nel quale si da un preavviso (30 GG) per cercarsi un'altra sistemazione. Se nonostante la comunicazione il soggetto continua a permanere nell'abitazione, bisogna avviare una causa e chiedere il rilascio dell'immobile. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a disposizione e saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Diritto della persona: Consulenze legali su - Pag.26

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