Buongiorno, vi scrivo per chiedervi un parere per quanto segue. Io e la mia coinquilina abbiamo sottoscritto un contratto di locazione della durata di 3 anni che prevede un periodo di preavviso di recesso di 6 mesi. All'atto della sottoscrizione, abbiamo fatto presente che 6 mesi di preavviso era da considerarsi una condizione non realizzazione, visto anche che, ad esempio, nel cambio di lavoro, avremmo avuto al massimo 3 settimane di preavviso. La risposta dei proprietari dell'immobile, in accordo con il referente dell'agenzia immobiliare che ha seguito la pratica, è stata di non preoccuparci perchè comunque si sarebbero resi disponibili a venirci incontro se ce ne fosse stata necessità. Inoltre, in fase di sottoscrizione del contratto stesso, ci sono state richieste le buste paghe e i contratti di assunzione, dai quali, si desume chiaramente, che la mia coinquilina appartiene ad una categoria protetta. Qualche settimana fa mi metto in contatto con loro per parlargli della necessità di recedere anticipatamente dal contratto visto che mi trasferisco per lavoro e se si sarebbero resi disponibili ad accettare un preavviso inferiore a quello stabilito. Inoltre, viste le condizioni particolari della mia coinquilina, gli abbiamo spiegato che avrebbe necessità di rimanere nell'immobile per altri 4/5 mesi, in modo da poter trovare in tutta sicurezza un nuovo appartamento. Per permetterle questo e non dover pagare personalmente 2 affitti o non farle pagare per intero il canone di locazione, gli abbiamo chiesto se si rendevano disponibili ad una riduzione del canone di locazione dato che, vista la condizione pandemica che ci ha viste ferme da lavoro, come è capitato ad altri. I proprietari non si sono resi disponibili in tal senso, anzi, hanno incalzato affermando che. C'è un contratto che regola l'uscita e che avremmo dovuto attenerci a questo. Non sono interessati a prendere le parti o tutelare le condizioni della mia coinquilina perchè è evidente che da sola non si può permettere l'immobile. Le sole strade percorribili per loro sono quelle di accettare un periodo di preavviso inferiore a quello stabilito (non precisando però il minimo da loro richiesto) e che comunque si aspettano l'importo al completo. Questo porterebbe o me a pagare due affitti (nella nuova e vecchia città) o alla mia coinquilina a pagare per intero il canone di locazione. Eventualmente, si ritengono disponibili a recuperare l'eventuale riduzione dalle caparre versate. Per quanto ritenga vero il fatto che il rapporto di affitto è sottoscritto e stipulato mediante un contratto, mi chiedo se effettivamente hanno il diritto di non considerare le condizioni specifiche del caso caso e non venire in contro alle nostre richieste (la pandemia e la condizione fisiologica della mia coinquilina non ci permettono di far subentrare qualcuno nel contratto, nè, tantomeno, la rendono libera di girare e perlustrare appartamenti che possano fare al suo caso)

Gentile Utente. La Sua richiesta merita un accurato approfondimento, pertanto è opportuno redigere un contratto con i proprietari, qualora ci fossero ulteriori problemi valutare azioni legali a riguardo. Per una consulenza può contattarmi ai recapiti presenti sul mio profilo al fine di concordare una conference call e/o richiedere una consulenza a mio nome tramite il portale. Cordiali Saluti. Prof. Avv. Domenico Lamanna Di Salvo

Al PRA di caserta hanno ancora registrato a mio nome 4 auto, ma sono più di 10 anni che non ho più il possesso dei seddetti mezzi. A causa di difficoltà economiche non ho fatto le pratiche per la demolizione. Per questo motivo mi arrivano di anno in anno le tasse da pagare e non sono bastate le mie innumerevoli racc. e pec nel dichiarare che non sono possessore di nessun mezzo. COSA POSSO FARE PER USCIRE FUORI DA QUESTO GUAIO?

Gentilissimo. Al fine di poter rispondere correttamente la Sua richiesta è opportuno approfondire, pertanto è possinbile richiedere un eventuale piano di rateizzazione oltre all'invio di una comunicazione legale dove si evince quanto da Lei asserito. Per ulteriori informazioni La invito a richiedere una consulenza a mio nome tramite il portale e/o contattarmi ai recapiti presenti sul mio profilo per concordare una call. Cordiali Saluti. Prof. Avv. Domenico Lamanna Di Salvo

Buon giorno vorrei sapere se posso ottenere il prepensionamento non mi sa rispondere nessuno ho il diabete da 30anni di conseguenza retinopatia glaucoma fibrillazione atriale con terapia anticoagulante con 37anni di contributi non so quali documenti a chi richiederli e se con quelle patologie ho la possibilità di richiamarla non mi assume nessuno in quanto ho troppe visite specialistiche da fare durante l' anno. Grazie

Buongiorno. Per rispondere al suo quesito è necessario esaminare la documentazione sanitaria in suo possesso ed effettuare il dovuto approfondimento giuridico. Sono a sua disposizione per fornirle la consulenza richiesta,mi occupo di previdenza,mi può contattare ai recapiti che trova sul mio profilo in. Cordiali saluti. Avv. Valeria Pietra

Abbiamo sottoscritto un contratto con oggetto “UNITÀ IMMOBILIARE”. Nessuna esclusione delle pertinenze o quant’altro. Dopo la firma ma prima dell’inizio dell’affitto il locatore ha bloccato il vano scala presente al piano terra con le tavole di legno, ovvero l’unica via per accedere allo scantinato situato all’interno dove abita la mia famiglia. Non potendo più raggiungere più lo scantinato il proprietario ha "segato" la ringhiera nel retro dell’immobile posta a protezione dalla caduta delle persone verso il cortiletto a cielo aperto a circa tre metri sotto terra. Una volta creata questa apertura, ha costruito una scala di legno altamente pericolosa per raggiungere lo scantinato dove ha realizzato contro legge un appartamento. Possiamo asserire che il proprietario ogni volta che varca il cancello esterno viola il domicilio? Oppure è legittimato ad entrare all’interno della proprietà immobiliare solo perchè ha creato contro legge un secondo accesso allo scantinato?. Preciso che se non avesse alterato la struttura dell’immobile “segando” la ringhiera di protezione e costruito la scala di legno non avrebbe potuto accedere allo scantinato se non passando dal vano scala interno situato dove vivo io con la mia famiglia. Grazie in anticipo

Gentile Utente. Al fine di poterle rispondere correttamente è opportuno approfondire la Sua richiesta. Successivamente, dopo un'accurata valutazione della documentazione e conoscenza dei fatti, è possibile inviare una diffida e/o intentare eventuali azioni legali. Per ulteriori informazioni può contattarmi ai recapiti presenti sul mio profilo per fissare una conference call e/o richiedere una consulenza a mio nome tramite il portale. Cordiali Saluti. Prof. Avv. Domenico Lamanna Di Salvo

Buongiorno a tutti, ho il seguente quesito da porvi. Lunedì 1° Marzo 2021 alle ore 10:00 la regione Lombardia ha aperto un bando per rinnovo parco auto stanziando 18 Milioni di € di fondi perduti, per fare ciò serviva la registrazione con lo spid, ma purtroppo non ne ero a conoscenza, per tanto come da protocollo sulle poste.it si poteva richiedere, e da li inizia il mio calvario, producendo diversi errori sconosciuti sulla registrazione facendomi allungare i tempi per parteciparvi al bando, con conclusione di non aver partecipato ed avere perso circa 2500/3000€ di sconto sulla nuova autovettura. Come mi posso comportare è possibile denunciare le poste italiane? Perchè tra call-center generali e ufficio postale ho perso 2 giorni

Gentile Utente. è opportuno visionare la documentazione in Suo possesso e approfondire la Sua richiesta , al fine di valutare una eventuale diffida e azione legale nei confronti della società da Lei citata. Pertanto, La invito a richiedere una consulenza a mio nome tramite il portale e/o contattarmi ai recapiti presenti sul mio profilo. Cordiali Saluti. Prof. Avv. Domenico Lamanna Di Salvo. MILANO - BARI

Salve, cerco di essere riassuntiva. Il mio compagno è in causa con la sua ex fidanzata ( non sposati ne conviventi) riguardo il mantenimento delle figlie minori di 3 e 5 anni. Lei straniera, reddito pari a 0, non ha mai lavorato da quando sono nate le bambine, e non ha cercato lavoro neppure allo stato attuale. Il mio compagno lavora come chef ed ha attualmente una busta paga di 1400 euro, e da quando ha lasciato la casa "coniugale" dove lei e le bambine risiedono, h continuato a pagare affitto di 600 euro e varie utenze. La sua ex chiede un mantenimento pari a 600 euro e il 50 per cento delle utenze. Tutte le varie visite mediche sono state pagate da lui, da quando sono nate ad oggi. A causa covid il mio compagno sta facendo fatica e ritiene che 600 euro di mantenimento siano troppi per due bambine ancora così piccole. Il legale del mio compagno riteniamo che non abbia preso l faccenda seriamente

Gentile Utente. Per il mantenimento delle minori sono previsti circa 250 euro a figlio, per ulteriori informazioni è opportuno approfondire ed eventualmente richiedere istanza per chiederne una modfica. Qualora volesse può contattarmi ai recapiti presenti sul mio profilo e/o richiedere una consulenza a mio nome tramite il portale. Cordiali Saluti. Prof. Avv. Domenico Lamanna Di Salvo. MATRIMONIALISTA - DIVORZISTA

Da novembre non mi funziona la caldaia e mi dice che me lo sistema in estate perché costa e non riesce a prendere L appuntamento con i tecnici perché sono occupati.. perché bisogna proprio sostiturla..e da quando L ho presa in affito che non era in norma ma mi faceva fare la revisione da una che metteva sempre ok..mi ha fatto il contratto transitorio per motivo di vendita di 18 mesi..1 mese prima della scadenza a 1 mese dopo dopo tanto insistenza mi ha detto che ci pensava lui al nuovo contratto e ho sempre pagato..e non la fatto..dopo 3 mesi mi ha fatto il nuovo contratto con la data del terzo mese..e non voleva farla dalla data precedente perché doveva pagare la penalità dicendo che era L ufficio registro che non la fatto registrare in tempo per motivo covid . Dopo insistenza da parte mio in ufficio entrate hanno detto che doveva pagare lui e avrebbe verificato che lo facesse dalle imposte annuale e adesso mi mandano una mail dicendo che se voglio far risultare quei 3 mesi regolari devo pagare quasi 1600 euro..qui deve pagare e come mi devo comportare contro L agenzia e contro il proprietario ?

Buongiorno. Spetta al proprietario la sostituzione della caldaia, in quanto trattasi di manutenzione straordinaria. Se il proprietario dovesse insiste a non intervenire, bisogna provvedere ad inviare formale comunicazione di diffida, salvo agire in giudizio. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Diritto della persona: Consulenze legali su - Pag.72

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Bando Regionale: posso denunciare le PI?

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Assegno di mantenimento: c'è un limite?

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Possono interrompere la fornitura del gas?

Mi hanno chiuso gas ENI gas senza preavviso Mi hanno fatturato bollette esagerate x un appartamento di 50 mq Nonostante io stavo pagando Che fare? Leggi tutto

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Caldaia: cosa fare se il locatore non vuole metterla a norma?

Da novembre non mi funziona la caldaia e mi dice che me lo sistema in estate perché costa e non riesce a prendere L appuntamento con i tecnici perché sono occupati.. perché bisogna proprio sostiturla. … Leggi tutto

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