Salve, ho prestato dei soldi a una persona all’estero che affermava di averne un’estremo bisogno e dopo oltre un mese e molti messaggi e chiamate il soggetto in questione è sparito, non risponde e sicuramente non è intenzionato a restituire la cifra del prestito, stiamo parlando di una cifra di 700€, non troppo ma nemmeno poco…è possibile fare qualcosa?

Gentile sig. Le conviene rivolgersi alle Forze dell'Ordine al fine di sporgere denuncia-querela. Distinti saluti. Avv. Luciana Losito

Buongiorno, quasi un anno fa (il 4/06/2021) è deceduto mio padre che ha lasciato qualche debito. Ai tempi avrei voluto fare la rinuncia all'eredità ma essendo io, mio fratello e anche mia figlia a doverla fare ho preferito aspettare perchè il costo sarebbe stato troppo alto. Io non ho fatto nessun atto che potesse insinuare un'accettazione tacita dell'eredità nè pagato alcun debito. L'unica cosa che ho fatto è chiudere il contatore di luce e gas su richiesta della proprietaria dell'immobile e, per la chiusura, era richiesta un indirizzo a cui mandare l'ultima bolletta ed ho messo il mio. Dopo qualche mese (a Ottobre 2021 per l'esattezza) è arrivata una bolletta strana che prevedeva anche consumi e canone rai per il periodo successivo alla cessazione delle utenze. Avrei voluto contestarla ma ho preferito non fare niente per non innescare nessuna accettazione dell'eredità. Continuano però ad arrivare solleciti di pagamento e mi dicono che se non pagano mi addebitano l'importo sul mio gestore. Io a questo punto non so cosa fare dovrei pagarla oppure no? non vorrei che pagandola accettassi in automatico l'eredità. Attendo un vostro gentile riscontro appena possibile. Grazie

Gentile Utente, buonasera. In linea di massima il pagamento delle utenze se viene effettuato con denaro proprio non comporta accettazione dell'eredità. Se effettuato con denaro dell'asse ereditario comporta accettazione dell'eredità. A mio parere non dovrebbe pagare e dovrebbe contestare formalmente il sollecito di pagamento e/o le bollette indirizzate a Lei (ignorando eventuali richieste inoltrate al defunto), rappresentando di non aver accettato l'eredità e pertanto invitando/diffidando l'ente che Le invia le bollette o i solleciti a non reiterare tali richieste. Poi occorrerebbe procedere a rifiutare l'eredità, presso un Notaio o in Tribunale. Se necessita di una consulenza più approfondita - se vuole - può richiedere una consulenza diretta tramite il mio profilo e se vuole mi può inviare la documentazione in Suo possesso. Cordiali saluti. Avv. Antonino Ercolano

Testo : Circa un anno fa ho preso contatto con **** per unire i miei finanziamenti in una unica rata risparmiando sugli interessi. Ho firmato delle cambiali che da come spiegatomi sarebbero servite a pagare in parte i loro compensi e in parte il mio debito, premesso che mi avevano assicurato di aver chiesto la sospensione delle rate (assolutamente mai fatto). Ad oggi mi ritrovo ad aver recesso il contratto, ma mi obbligano al pagamento delle rimanenti cambiali. Purtroppo in questo momento entro ed esco dall ospedale, ho una invalidità del 75 per cento e necessito di riuscire a trovare una soluzione per smettere di pagare e riprendere almeno in parte quanto versato, in quanto ad oggi sono segnalata al Crif e ho un decreto ingiuntivo da FCA Bank. Grazie se potete aiutarmi

Gentile Utente. Bisognerebbe capire meglio i fatto è leggere la documentazione in suo possesso. Sono a disposizione e può contattarmi all'indirizzo mail che trova nella descrizione del mio profilo. Cordialità. Avv. Umberto Depaoli. Torino - Ivrea

I miei capi non vogliono pagarmi perché secondo loro ho lasciato il lavoro senza Motivo quindi mi hanno licenziato per giusta causa, mentre in realtà è perché sono stato ricoverato in ospedale. Ho portato i fogli dell'ospedale ma alla fine hanno detto che non li ho portati e mi hanno fatto firmare un foglio per affermare che loro non mi devono più niente e viceversa. Mi verseranno una somma minima rispetto a quella che mi dovevano. Cosa posso fare per avere tutti i miei soldi?

Buonasera, Lei ha diritto ad avere quanto le spetta e questa cosa non può essere negata dai suoi capi. Per una risposta è necessario verificare i fatti e i documenti in suo possesso. Mi può contattare per maggiori chiarimenti. Avv. Maria Alessi, Albo Avvocati di Palmi

Buongiorno il ctu del tribunale mi ha redatto la sua relazione, tuttavia leggendola mi sono accorto che non ha valutato come danno biologico 3 certificati medici redatti da asl con specializzazione cardiologia, dai quali si evincono la mia patologia con classe 3a myha e relative cure di cui soffro, ha scritto seppur presenti non e' calcolato come danno biologico in quanto mancano gli esami strumentali ecografie. ( che tuttavia le ho in mio possesso ma era impossibibile digitalizzarle risultavano illegibili)Ora la mia domanda lo puo' fare non avendomi nemmeno visto di persona e visitato? posso avvisare il giudice e avvisarlo di tale mancanza o devo ricorre per forza ad una causa civile ordinaria? grazie saluti

Gentile Utente, dovrebbe anzitutto parlarne con il Suo Avvocato. In secondo luogo, occorre comprendere se il Ctu ha depositato la BOZZA della relazione, sulla quale il Suo consulente (o il Suo Avvocato) possono formulare le osservazioni che ha riportato Lei e quindi contribuire a far modificare quella che sarà la relazione finale. Oppure se ha depositato la RELAZIONE FINALE, alla quale si può replicare sia alla prossima udienza, sia nelle memorie conclusive. Oppure il Suo Avvocato potrà chiedere che il Ctu sia chiamato a fornire chiarimenti. D'altra parte, l'incarico conferito al ctu qual era? calcolare il danno biologico sulla base della sola documentazione? Normalmente dovrebbe essere sottoposta a visita. Per poterLe fornire una consulenza più precisa dovrebbe fornire maggiori dettagli sullo stato del procedimento ed eventualmente inviare la relazione di ctu in Suo possesso. Ne parli con il Suo Avvocato di fiducia, oppure se vuole può richiedere una consulenza diretta tramite il mio profilo per approfondire il quesito (e può inviare eventuale documentazione al mio recapito e-mail). Cordiali saluti. Avv. Antonino Ercolano

Buongiorno nel marzo 2013 il giudice ha depositato la sentenza con la rimodulazione dell'assegno di mantenimento. nel PQM ha scritto che tale riduzione ha decorrenza da ottobre 2012 e che condanna la convenuta al rifondere al ricorrente le spese di lite di euro 1500 . è giusto quindi procedere con il pignoramento (visto la parte soccombente non paga) sia per le le spese di lite sia per l'eccesso di mantenimento versato da ottobre 2012 a marzo 2013?. Grazie

Buongiorno. Il provvedimento costituisce titolo esecutivo per poter procedere con relativo pignoramento. Per una consulenza approfondita può contattarmi ai recapiti presenti sul mio profilo. La consulenza va concordata ed è a pagamento. CORDIALI SALUTI. PROF. AVV. DOMENICO LAMANNA DI SALVO. MATRIMONIALISTA - DIVORZISTA. MILANO - BARI

Buongiorno, qualche mese fa ho acquistato casa in condominio. L'amministratore ha inviato, unitamente all'avviso di convocazione, una copia del rendiconto, ma ho notato alcuni errori che spaziano da i criteri di riparto alla mancata presenza dello stato patrimoniale. Ho provveduto a inviare pec all'amministratore per chiedere la correzione del documento. Nel caso di non correzione dovrò impugnare il rendiconto, ma l'amministratore ha indicato nel documento il mio nominativo (attribuendomi le spese condominiali degli ultimi 8 mesi) e il nominativo del precedente proprietario (4 mesi), quindi la mia domanda è: potrò contestare tutto l'esercizio finanziario (12 mesi) anche se i costi dei primi quattro mesi sono stati sostenuti dal precedente proprietario?. Grazie

Buongiorno. Dovendosi premettere che la vicenda andrebbe approfondita mediante il chiarimento di alcuni elementi di fatto nonché mediante disamina di tutta la documentazione a Sue mani, va osservato che in ragione dell’art. 63 disp. att. c.c. commi 4 e 5 da un lato Lei risulta obbligato solidalmente con il venditore per il pagamento contributi relativi all'anno in corso e a quello precedente con riferimento al momento della compravendita e dall’altro che il venditore resta obbligato solidalmente con Lei per i contributi maturati fino al momento in cui è trasmessa all'amministratore copia autentica del titolo (atto di compravendita nel Suo caso) che determina il trasferimento del diritto. Tale criterio risulta valevole per le spese ordinarie, mentre per quelle straordinarie risponde tendenzialmente il soggetto che le ha deliberate. Pertanto la ripartizione delle mensilità del consuntivo tra Lei ed il venditore effettuata dall’amministratore può trovare ragione solo nella comunicazione effettuata dal venditore all’amministratore. Per quanto attiene alla contestazione del come è redatto il consuntivo, Lei può contestare qualunque elemento – fatte salve le precisazioni di cui sopra – e tale contestazione deve essere effettuata in Assemblea oppure impugnando il verbale relativo alla predetta nei termini di legge ( a seconda della Sua presenza o meno in Assemblea) e non con comunicazioni preventive allo svolgimento della stessa. Se risulta di Suo interesse approfondire la vicenda può contattarmi ai recapiti che trova sul mio profilo e sarà mia cura fornirLe un onesto preventivo di spesa per la disamina della documentazione nonché per l’assistenza legale della quale dovesse necessitare. Un cordiale saluto

Consulenze legali su deQuo - Consulta l’archivio risposte - Pag.256

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