Buonasera, espongo il mio problema: ho acquistato casa il 20 maggio 2019. Oggi, 16 luglio 2021, l'ex proprietario mi chiede 300 euro di conguaglio per spese ordinarie 2019 (riscaldamento+spese ordinarie di condominio). Durante l'atto peró mi aveva chiesto di pagare delle spese condominiali da lui sostenute in quanto l'atto è avvenuto 2 mesi dopo rispetto il periodo che avevamo concordato. In buona fede glieli ho dati (purtoppo non ho ricevuta ad oggi). Quindi cosa devo fare? Sono obbligata a pagare questo importo?

Buonasera. Per poterLe rispondere adeguatamente sarebbe necessario visionare il contratto di compravendita. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo

Nel 2017 ho acquistato auto da una concessionaria , nonostante la mia richiesta di pagare totalmente l'acquisto dell'auto , mi e' stato detto dal venditore che non si poteva fare. Allora ero senza auto perch'e' la vecchia auto si era rotta, bruciata la testata. Successivamente dopo aver dato quasi 5000 euro mi sono accorto che nel contratto era incluso un pacchetto che comprendeva un'assicurazione RC AUTO, 1 ***, che mai mi hanno dato. Mi sono rivolto ALL' ***MA inutilmente, mi hanno chiamato per un piano di rientro, ma quando si e' trattato di acconsentire al piano di rientro mandato per email accettavano solo cambiali , e non bollettini o bonifici ., nonostante questo mi vedo un addebito sul mio conto corrente . Cosa devo fare?

Buonasera. La questione andrebbe approfondita per poterLe dare una risposta adeguata. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Lavoro da 10 anni in un azienda e avevo firmato un contratto indeterminato con 200 euro di patto di non concorrenza. Nel corso degli anni ho preso degli aumenti di livello e sul superminimo anche consistenti, però da 7 anni in busta ho 50 euro di patto non concorrenza invece dei 200. Se dovessi andare via ho diritto a chiedere i 150 euro di ogni mese?. Il contratto è metalmeccanici artigiani. Grazie

Buonasera. Per rispondere al suo quesito è necessario avere ulteriori informazioni sulla situazione ed esaminare la documentazione contrattuale in suo possesso. Sono a disposizione per fornirle formale consulenza in merito,mi occupo di diritto del lavoro,mi può contattare ai recapiti che trova sul mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Valeria Pietra

Buongiorno, Ho chiesto un aumento di 450euro netti, mi è stato concesso a voce, ma senza firmare nulla il mese successivo mi è stato messo in busta sotto la voce patto di stabilità 700 euro lordi, senza indicare la durata. Ho chiesto all'amministrazione se dovevo firmare qualcosa, ma mi ha risposto semplicemente che non devo firmare nulla di non preoccuparmi. Ha qualche validità in caso volessi andare via se non ho firmato? La busta la inviano tramite semplice mail, no Pec. Grazie

Buonasera, non vi è un obbligo di stipulare il patto di stabilità in forma scritta, in assenza della quale esso conserva la propria validità. Consideri, inoltre, che il contenuto dello stesso potrebbe essere provato tramite altri mezzi (v. ad es. prove testimoniali). Per un maggiore approfondimento della vicenda, rimango a Sua disposizione. Cordiali saluti. Avv. Demetrio Pecora

Salve, Sono un uomo di 44 anni, mia moglie mi ha lasciato ma siamo in buoni rapporti. Sono andato fuori casa, vivevamo a casa dei suoi con casa divisa, lei è rimasta li con mia foglia di 6 anni. Io sono un militare e per ora ho richiesto un alloggio militare ad augusta che dista 30 km da siracusa, domicilio della mia ec. Ho trovato un immobile da acquistare e noi siamo in separazione dei beni. Vorrei acquistare l’immobile, intestandolo a me e successivamente tra qualche anno farò la donazione a mia figlia. In tal caso lei rientra o potrebbe in qualche modo avere la possibilità di togliermi la casa? Grazie

Gentile Utente, in regime di separazione dei beni, il coniuge rimane proprietario in modo esclusivo dei beni acquistati (sia prima che dopo il matrimonio). Se Lei acquista una casa con soldi suoi, il bene sarà di Sua esclusiva proprietà, e potrà donarlo eventualmente in futuro a Sua figlia. Nessun diritto potrà vantare Sua moglie sull'immobile. Dal momento che siete separati (e non divorziati) Sua moglie però mantiene inalterati i diritti successori. Soltanto con il divorzio (a differenza della separazione) il vincolo matrimoniale è definitivamente sciolto ed il (ex) coniuge perde i diritti successori. Resto a disposizione nel caso necessiti di una consulenza più approfondita. Cordiali saluti. Avv. Antonino Ercolano - antoninoercolano()hotmail.it

Ho ereditato il piccolo Bar di mio padre., confinante con la tabaccheria di mio zio( il fratello). Negli anni 80, i fratelli , fecero una porta comunicante fra le due proprietà. Alla morte di mio padre, mi hanno chiesto del denaro per ripristinare tutto, ed io ho accettato facendo però firmare un documento . Sono passati 17 anni, e mio zio non ha mai fatto questo lavori. Si è preso i soldi e amen Ora vuole vendere la sua tabaccheria ridisegnando la planimetria e facendo sanatoria. Cosa posso fare?

Buonasera, la vicenda necessita di un maggior approfondimento. In ogni caso, ad un primo, sia pure superficiale esame, pare potersi configurare un'azione nei confronti di Suo zio resosi inadempiente. In tal senso, sarebbe necessario conoscere il contenuto del documento citato, nonchè capire se nel corso dei 17 anni Le ha mai inoltrato diffida formale. RinnovandoLe la mia disponibilità per il prosieguo, porgo cordiali saluti. Avv. Demetrio Pecora. Reggio Calabria

Salve, ho un problema con la sede INPS di *****... in seguito alla legge 76/2016 ho regolamentato la mia convivenza di fatto stipulando un contratto e registrandolo all'ufficio anagrafe del comune di *****, ho poi fatto richiesta all'INPS per ottenere gli assegni familiari per la mia convivente e per suo figlio non riconosciuto dal padre come scritto sulla stessa circolare 84 del 5/5/2017 emanata dall' INPS che recita: Ai fini della misura dell’ANF, per la determinazione del reddito complessivo è assimilabile ai nuclei familiari coniugali la sola situazione dei conviventi di fatto, di cui ai commi 36 e 37 dell’art.1 della legge n.76/2016, che abbiano stipulato il contratto di convivenza di cui al citato comma 50 dell’art.1 della legge n.76/2016, qualora dal suo contenuto emerga con chiarezza l’entità dell’apporto economico di ciascuno alla vita in comune. Dopo quasi un anno di attesa mi respingono la domanda motivandola con : il nucleo non è composto da un coniuge non legalmente ed effettivamente separato ecc. ecc. Faccio ricorso tramite il patronato e mi respingono anche il ricorso motivandolo con tutt'altra cosa, dicendo che il contratto di convivenza è stato stipulato in separazione dei beni e non in comunione dei beni come invece (secondo loro) è scritto nell'articolo 1 comma 53 della regge 76/2016 che invece recita così: Il contratto di cui al comma 50 reca l'indicazione. Dell'indirizzo indicato da ciascuna parte al quale sono effettuate le. Comunicazioni inerenti al contratto medesimo. Il contratto PUO'. Contenere. A) l'indicazione della residenza. B) le modalita' di contribuzione alle necessita' della vita in. Comune, in relazione alle sostanze di ciascuno e alla capacita' di. Lavoro professionale o casalingo. C) il regime patrimoniale della comunione dei beni, di cui alla. Sezione III del capo VI del titolo VI del libro primo del codice. Civile. 54. Il regime patrimoniale scelto nel contratto di convivenza PUO'. Essere modificato in qualunque momento nel corso della convivenza con. Le modalita' di cui al comma 51. Ho parlato con la persona che ha firmato la risposta di rifiuto della domanda in quanto il mio regime patrimoniale è in separazione dei beni e mi ha detto che per lei è giusto così e che respingerà qualunque altro mio ricorso e che posso solo andare per vie giudiziarie o in alternativa cambiare il mio regime patrimoniale e rinunciare a tre anni di arretrati... Vorrei gentilmente un Vostro parere sul caso e se ci sono i presupposti per una denuncia penale per abuso in atti di ufficio nei confronti della dipendente INPS. Anticipatamente ringrazio

Gentile Utente. La Sua richiesta merita un accurato approfondimento. Per una consulenza ( a pagamento) può contattarmi ai recapiti presenti sul mio website. Cordiali Saluti. Prof. Avv. Domenico Lamanna Di Salvo. Matrimonialista - Divorzista. MILANO - BARI

Sono stata truffata da idraulici e hanno danneggiato il mio bagno dicendo che stavano lavorando stavano rinnovando tutto il bagno ma non è vero mi hanno preso €1000 e non vengono più a lavorare hanno lasciato il lavoro a metà adesso mi chiedevo se posso denunciarli e di avere quei soldi sinceramente perché non hanno fatto niente hanno solo danneggiato la mia casa adesso sono in crisi è da 15 giorni che non ho il bagno. Se lo denuncio posso riavere i miei €1000

Buongiorno Signora. Provveda ad inviare formale comunicazione di diffida, salvo agire in giudizio per ottenere il risarcimento del danno. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Salve, io e mio marito ci stiamo separando proprio quando la nostra casa è in costruzione (fra circa 3 mesi dovrebbe essere già finita). Abbiamo un figlio minore e siamo in regime di comunione dei beni. La mia domanda è la seguente: entrambi vorremmo vivere nella nuova casa escludendo l'altro, io penso di avere priorità avendo il figlio, ma se lui non volesse andare? A lui andrebbe bene essere separati in casa (magari per non pagare affitto), a me no. Concludo dicendo che il mutuo è a nome di entrambi e che siamo entrambi economicamente autonomi. Speranzosa di un Suo riscontro, porgo cordiali saluti

Gentilissima. La richiesta merita di essere approfondita al fine di poterLe fornire una corretta risposta. Per una consulenza può contattarmi ai recapiti presenti sul mio website. Cordiali Saluti. Prof. Avv. Domenico Lamanna Di Salvo. MATRIMONIALISTA - DIVORZISTA. MILANO - BARI

Buongiorno, tramite sindacato,ho portato busta paga e documenti,perché volevo dimettermi dal mio posto di lavoro, l'oro inserendo i miei dati,hanno stampato un modulo con scritto il giorno che ho presentato le dimissioni e,il numero di giorni da fare ( 10), così ho fatto, l'azienda dopo un mese,mi ha trattenuto 2200 euro di mancato preavviso, perché c'era un errore,i giorni da fare erano 45. Io vorrei sapere,ho diritto a rivalermi su di un errore commesso dai sindacati? Cosa posso fare. Grazie

Buongiorno. Da quello che scrive sembra pacifico un errore del sindacato e pertanto ha diritto al risarcimento del danno. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

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Diritto Civile

Comodato d'uso gratuito: basta la firma di 1/2 proprietari?

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