Buongiorno il mio amico ed io eravamo ubriachi e ci siamo picchiati in mezzo alla strada. I passanti hanno visto e hanno chiamato i carabinieri dando il nominativo della persona che mi ha picchiato. Mia madre ha insistito e mi ha portato in pronto soccorso (in pronto soccorso non ho dato il nominativo della persona) ma non mi sono fatto male. Ai carabinieri è arrivato il referto e mi hanno convocato. non volevo sporgere denuncia e mi sono spaventato davanti a loro e ho dato un nome falso. Ora non so come comportarmi, se tornare in caserma e dire la verità ma specificare che non voglio sporgere denuncia o no. Non voglio creare casini a lui perché siamo tanto amici ma ho anche paura che la mia sia falsa testimonianza e magari vada io nei casini. Mi potreste consigliare cosa fare per favore?

Gentile Utente, la rissa è un reato plurisoggettivo che prevede la presenza di almeno 3 persone. Due persone che si picchiano risponderanno dei reati meno gravi di "percosse" o più verosimilmente di "lesioni personali". Nel caso di specie occorre verificare la tipologia di lesioni subite. Se ha subito lesioni levissime (meno di 20 giorni di malattia) sarà sufficiente presentarsi dai carabinieri e procedere alla remissione di querela. Se le lesioni personali sono lievi, gravi o gravissime il reato è procedibile d'ufficio: ciò significa che l'Autorità giudiziaria una volta appresa la notizia dovrà procedere con le indagini e con l'apertura di un procedimento penale senza la necessità che la persona sporga querela. Nè la persona offesa potrà rimettere la querela. Nel caso di specie, è verosimile che le lesioni siano state considerate gravi e che pertanto un procedimento penale sarà aperto (indipendentemente dalla Sua querela). E' altresì grave aver indicato un nome falso (o denunciato una persona estranea) ai Carabinieri. Rischia un procedimento per calunnia o per false dichiarazioni a pubblico ufficiale. E' consigliabile approfondire la vicenda con un Avvocato di Sua fiducia per porre rimedio alle sciocchezze fatte. Occorre, in particolare, capire cosa ha realmente dichiarato al pronto soccorso, cosa ha dichiarato ai carabinieri e quale persona ha indicato (persona realmente esistente?). Cordiali saluti. Avv. Antonino Ercolano

A febbraio è deceduta mia moglie lasciando un patrimonio ereditario in comunione con una sorella e dei nipoti. Per due terzi dell'asse ereditario sarei un successore. Ho deciso però di non accettare ma di rinunciare all'eredità per non pagare i debiti che gravano sulla stessa. Succede che mi stanno già arrivando cartelle di pagamento da Equitalia e Agenzia delle entrate, tramite raccomandata, in cui sono qualificato come erede. Ho già prenotato un appuntamento per il mese di ottobre, con la cancelleria del tribunale di volontaria giurisdizione competente, per effettuare la dichiarazione di rinuncia. Mi chiedo che effetto abbiano queste cartelle di pagamento che non intendo pagare in quanto diverrei subito erede per avere posto in essere atti incompatibili con la volontà di rinunciare. Non sono al possesso di alcun bene ereditario, essendo separato da mia moglie da decenni. Chiedo se questi avvisi di pagamento possano avere effetti pregiudizievoli nei miei confronti e come mi dovrei comportare per evitare conseguenze. Grazie e distinti saluti

Gentilissimo. La Sua richiesta merita di essere approfondita oltre alla visione della documentazione in Suo possesso. I chiamati all’eredità possono contestare le cartelle fino a quando non eseguono l’accettazione espressa o tacita dell’eredità. Per una consulenza approfondita ( a pagamento) può contattarmi ai recapiti presenti sul mio website. Cordiali Saluti. PROF. AVV. DOMENICO LAMANNA DI SALVO. MATRIMONIALISTA - DIVORZISTA. MILANO - BARI

Colei che mi sta per denunciare mi ha contattato sui social dicendo che contatterà i suoi avvocati per diffamazione in quanto sui social avendo delle pagine e un canale youtube dedicato alla Fede Cattolica, avrò detto qualcosa contro questa donna che si è messa a dire pubblicamente cose assurde su Gesù e io ho detto che non era cosi, che in questo modo si diventa falsi profeti asserendo che Gesù aveva figli, e aveva messo in scena la sua finta morte. Questa donna allora mi contatta sui social e mi dice che mi farà querela per diffamazione. Allora ho provveduto a togliere tutti i commenti e video all'istante. Sapendo che intraprenderà questa azione cosa devo fare? Si puo diffamare la fede cattolica e non si puo difenderla in nessun modo in un paese cattolico cristiano e se si dive qualcosa contro coloro che cercando di affondarla si rischia anche il carcere o le denunce per diffmazione?

Gentile Utente. La legge punisce il vilipendio alla confessione religiosa, ossia effettuate mediante insulto in luogo pubblico (facebook è parificato ad un luogo pubblico). Ciò che viene punito non è il disprezzo per la religione. Per configurarsi reato il disprezzo deve manifestarsi pubblicamente ed essere tale da offendere il sentimento religioso dei fedeli. Da ciò che descrive, se Lei si è limitato a contestare aspetti religiosi (ossia una disputa se Gesì avesse figli o meno o se avesse messo in scena la sua finta morte) in linea di massima, non si configura alcuna condotta penalmente rilevante. Se Lei invece ha offeso la dignità e la reputazione della signora attraverso l'utilizzo dei social, allora sì, potrebbe rischiare una querela per diffamazione, anche aggravata. Ovviamente occorrerebbe prendere visione o conoscere le parole che ha proferito per poterLe dare un parere più adeguato e sicuro. . Se necessita di una consulenza più approfondita può richiedere una consulenza diretta tramite il mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Antonino Ercolano

Gentilissimi, Ho vissuto a una casa condividendo con due ragazze italiane. Sono uscita da casa alla fine di febbraio e non sono tornata più. Ho cambiato subito la residenza. Allora ho chiesto a loro di cambiare l’intestatario per iren: era il mio nome. Ma non hanno cambiato e mi sono arrivate le bollette. Dopo tanti mesi non pagano e sempre cercano farmi pagare anche per il periodo dopo il mio trasloco. Anche dopo il trasloco l’affitto ho pagato per tre mesi al proprietario perché non ho trovato subito il subentro e ho fatto come c’è scritto il contratto. Ma per le spese non c’è scritto niente sul contratto. Alla fine ieri ho fatto la disalimentazione di luce e gas, perché avevo paura che alla fine devo pagare le spese di tanti mesi solo per loro. Ma ancora rimangono le bollette non pagate e scadute. Vorrei chiedere se ho il diritto di chiedere di pagare le bollette alle coinquiline o se hanno il diritto di farmi pagare le bollette anche dopo il mio trasloco visto che ancora l’intestatario è stato me. Nelle spese c’è anche la Rai, ma visto che ho cambiato la residenza subito, non mi sembra il mio dovere. Poi cercando di risolvere la situazione ho usato troppo tempo. Per caso potrei chiederle l’indennità (quanto potrebbe?)?. Cordiali saluti

Buongiorno, la vicenda per la sua complessità merita un maggior approfondimento. In tal senso, sarebbe opportuno conoscere i termini con cui Lei ha regolato i rapporti con le co-inquiline, così da poter verificare l’eventualità di rivalersi su di esse per ottenere il rimborso di quanto pagato. Quanto al contratto di affitto, occorrerebbe avere maggiori informazioni sul suo contenuto, per comprendere la possibilità di un recesso anticipato da parte Sua. Se ritiene può contattarmi direttamente per meglio approfondire la vicenda in esame. Cordiali saluti. Avv. Demetrio Pecora

Salve, ho fatto una denuncia a dei pakistani tempo fa, che abitano sotto di me, siamo dovuti andare in tribunale perchè ci hanno denunciato e noi anche, perchè fanno rumore a ogni ora e non rispettano gli orari condominiali, volevamo sapere se dobbiamo pagare le spese dell avvocato visto che è d'ufficio, abbiamo fatto l'isee per vedere il nostro reddito ed è 11.055.00, volevamo sapere se dobbiamo pagare l'avvocato d'ufficio, a parte la denuncia reciproca loro continuano a fare rumore a ogni ora in piena notte

Egregio Signore buongiorno. Le rispondo in relazione al suo dubbio per quanto riguarda la tenutezza da parte sua a corrispondere al difensore d'ufficio il proprio compenso professionale che é comunque sempre dovuto salvo possa godere della ammissione al gratuito patrocinio (a fronte del reddito familiare complessivo emergente non soltanto dal modello I.s.e.e.). A quel punto avrà comunque necessità di dare espresso mandato ad un difensore di sua fiducia. Cordiali saluti. Avv. Giampaolo Catricala'

Buonasera espongo in mio quesito. Qualche anno fa avevo deciso di mettere due galline in un mini pollaio nel mio giardino di casa visto che il regolamento comunale edilizio ammetteva strutture per animali da cortile. A seguito di un controllo del comune mi veniva ordinato di togliere gli animali in quanto non ammessi. Dopo molte dimostranze da parte mia, il comune prendeva atto della mancanza di un regolamento sulla detenzione degli animali da cortile e mi permetteva di tenerli fino a nuovo regolamento. Il nuovo regolamento igiene e benessere degli animali è stato deliberato con delibera di giunta e mi vieni intimato di togliere gli animali. Vorrei sapere cosa dice la legge in merito. Il nuovo regolamento è retro attivo o parte dal momento della sua pubblicazione? oppure devo togliere gli animali in mio possesso e regolarmente registrati alla ASL?

Buongiorno, premesso che l’irretroattività è un principio generale del nostro ordinamento giuridico, occorrerebbe leggere il testo del regolamento per verificare la presenza di norme che ne disciplinano la sua efficacia nel tempo. In secondo luogo, verificare la possibilità di impugnarlo, sempre che non siano trascorsi i termini di legge per farlo. Se ritiene può contattarmi direttamente per meglio approfondire la vicenda in esame. Cordiali saluti. Avv. Demetrio Pecora

Chiedo cortesemente come agire per un finanziamento da me sospeso per perdita lavoro e mia madre come garante successivamente deceduta .. e stata fatta comunicazione scritta da parte mia di una apertura assicurativa, dove da contratto stipulato fu pagato una somma aggiuntiva, che in caso di perdita di lavoro o altro, l assicurazione copriva l' intero anno di 12 mesi . quidi , a questa mia richiesta di apertura pratica di disagio economico. chiesi che venisse fatta visione da parte della agenzia agos ducato s.p.a . dopo qualche gg. mi rigettarono la mia richiesta di codesta copertura assicurativa ,dove mi dissero che nn era possibbile accettare la mia richiesta , perche' ne rispondeva il mio garante cioe mia madre che nel 2014 venne a mancare e telefonicamente mi dissero che mi facevano sapere ...dall ' ora dopo 6 anni nn si sono fatti sentire ed io altrettanto. 2 gg. fa mi hanno contattato con un altra agenzia che nn ricordo il nome di recupero credito. anchessi dopo aver detto telefonicamente con registrazione . mi vogliono proporre un accordo economico di € 2.200,00 a 50 € al mese...io ora faccio a voi consulenti avvocati . se ci sono contratti obbligatori di queste ass. che ci fanno pagare incentivi in piu' e nn regolarmente rispettabili . secondo me e truffa...chiedo da voi un consiglio come agire a questa pratica isoluta...grazie per la vostra pazienza e disponibilita'

Buonasera, per dare risposta alla sua domanda è necessario verificare la documentazione in suo possesso. Mi può contattare all'indirizzo alessimaria.77()gmail.com per una consulenza gratuita. Cordialmente. Avv. Maria Alessi

Consulenze legali su deQuo - Consulta l’archivio risposte - Pag.609

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