Buongiorno, La delibera di una nostra assemblea condominiale autoconvocata, con la revoca del vecchio amministratore e la nomina di uno nuovo, è stata impugnata da alcuni condòmini. Senza entrare nel merito dei motivi dell'impugnazione, l'avvocato che sostiene coloro che hanno impugnato la delibera, ha diffidato. L'amministratore revocato, a consegnare qualsivoglia documentazione condominiale riguardante appunto la situazione del condominio, al nuovo amministratore (da quell'avvocato ritenuto illegittimamente nominato), sino a quando le Autorità Giudiziarie (GIUDICE ADITO), non avranno stabilito la verità. La mia domanda è: deve effettivamente rimanere in carica il vecchio amministratore, sino a che non verrà emesso il giudizio sulla validità o meno della delibera, oppure il vecchio amministratore deve consegnare comunque tutta la documentazione al nuovo amministratore e poi, in caso di annullamento della delibera, riprendersi il tutto??? Grazie e cordiali saluti

Sembra un caso conportante il sensibile rischio di paralisi della compagine assembleare Per cui forse il ricorso all' articolo 700 che prevede la possibilità di un provvedimento di urgenza da parte del tribunale e sembrerebbe essere la scelta più opportuna. Forse bene farebbe il vecchio amministratore a consegnare la documentazione o perlomeno a interagire con il nuovo amministratore creando una sorta di consolato come nell'antica Roma. Purtroppo questo non è possibile perché come ha avuto modo di dire Young il primo esempio di mancata collaborazione umana è proprio il condominio. Opportuna pertanto grande diplomazia da parte dell'avvocato. In ogni caso lo Studio Marinelli & Partners è tra gli studi legali con le migliori recensioni positive in Italia su Google Maps -a oggi 159 a 5 stelle - e su altri social, tra cui StarOfService: 83 a 4,9 stelle. Può illustrarci il suo caso chiamandoci direttamente al 3481317487 per una prima consulenza orientativa gratuita. Questo passaggio è utile a entrambi per condividere la problematica e visualizzare le possibili soluzioni. Operiamo in tutta Italia e abbiamo rapporti consolidati con numerosi, primari studi legali italiani con i quali collaboriamo. In particolare, siamo a Roma e operiamo a Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova, Bologna, Bari, Firenze, Savona, Imperia, Genova, Aosta, Cuneo, Alessandria, Novara, Pavia, Bergamo, Brescia, Mantova, Udine, Verona, Padova, Treviso, Vittorio Veneto, Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Rimini, Massa Carrara, Livorno, Arezzo, Perugia, Foligno, Spoleto, Terni, Ancona, Rieti, Viterbo, Pescara, Benevento, Torre Annunziata, Salerno, Agropoli, Foggia, Brindisi, Taranto, Lecce, Cosenza, Reggio Calabria, Catania e Cagliari e altre città

Gent. mo avvocato, sto pagando al mio ex marito le ingenti spese di una causa, dopo averne concordato la rateizzazione. Poichè siamo comproprietari di un immobile disabitato circondato da un terreno e l'erba, ormai molto alta, deve essere sfalciata per evitare il rischio d'incendio, poichè questa operazione è stata anche richiesta verbalmente da un confinante della casa ed il mio ex marito non intende compartecipare alle spese, posso trattenere la sua metà dall'ultima rata che andrò a pagare per saldare le spese della causa?. Spero di essere stata chiara. La ringrazio e La saluto

Gentile Utente, sicuramente è possibile agire giudizialmente per ottenere la parte di spesa che sarebbe a carico di Suo marito. Tuttavia è sconsigliabile trattenerle dal pagamento delle spese di causa che dovrà effettuare. La strada corretta sarebbe quella di agire autonomamente, in via prima stragiudiziale e poi eventualmente giudiziale, per il recupero delle spese relative allo sfalcio d'erba. Ad ogni modo, sarebbe innanzitutto opportuno approfondire la questione anche valutando il contenuto dei Vostri accordi di separazione. Qualora lo ritenesse, potrà contattarmi ai recapiti indicati nel mio profilo per una consulenza più approfondita. Cordiali saluti. Avv. Federica Rossi

Io sono la persona (ex compagna) che da circa 7 anni si occupa di questa persona defunta affetta da una grave malattia al midollo spinale(tipo sclerosi multipla).interpellai una cigina nel 2015, quando questa persona si trovava al reparto psichiatria e la mamma(defunta nel 2018) in una rsa ,la risposta e' stata " non ci chiamare piu, non ne vogliamo sapere niente", ora loro sono gli eredi io lo ho curato x 7 anni seguito e aiutati anche economicamente, volevo sapere se e' possibile denunciarli x abbandono parente disabile, non ha lasciato testamento. grazie

Salve, dopo attenta lettura della questione da Lei sottoposta, ritenuto che le informazioni date non consentono una risposta precisa, dettagliata ed esaustiva. Al fine di approfondire la tematica, la invito a contattarmi ai recapiti indicati sul mio profilo. Nel ringraziarla anticipatamente per la preferenza accordatami, porgo cordiali saluti

Buongiorno, abito in un condomino dove gli appartamenti al piano terra hanno taverna e giardino e quelli al primo piano no. Avendo la bimba piccola abbiamo preso la piscina e il nostro giardino è circondato da siepi alte, l'unico che può vedere all'interno è il vicino di sopra dal suo balcone. Ovviamente è l'unico che rompe perché dice che gli dà fastidio che prendiamo il sole in costume eccetera, premesso che il regolamento condominiale non lo vieta, potrebbe avere ragione in sede legale?. Grazie in anticipo

Salve, dopo attenta lettura della questione da Lei sottoposta, ritenuto che le informazioni date non consentono una risposta precisa, dettagliata ed esaustiva. Al fine di approfondire la tematica, la invito a contattarmi ai recapiti indicati sul mio profilo. Nel ringraziarla anticipatamente per la preferenza accordatami, porgo cordiali saluti

Salve, mio padre (rimasto vedovo circa 2 anni or sono) soffre di alzheimer e oltre a me ha una altra figlia, tra noi figli non corre buon sangue e quindi molto probabilmente verrà nominata una terza persona come assistente di sostegno. Io posseggo dei vecchi buoni fruttiferi in lire cartacei, che andranno in scadenza fra circa 3 anni, questi sono a nome di mio padre, di mia madre, di me e di mia sorella, volevo sapere a chi spetta la custodia, continua ad essere la mia o vanno all'amministratore di sostegno?. E da sottolineare che sia io che mia sorella a suo tempo abbiamo rinunciato all'eredità

Buongiorno. I buoni fruttiferi sono cointestati, quindi può continuare ad averne la custodia anche per conto degli altri. Se e quando verrà nominato l'amministratore di sostegno, occorre leggerne con molta attenzione il relativo decreto. Invero, esso non ha un contenuto integralmente tipizzato in ordine alla limitazione della capacità di agire del beneficiario, dovendo il giudice, in relazione al caso concreto, individuare gli atti che dovranno essere compiuti dall'amministratore di sostegno in nome e per conto del beneficiario e quelli che potranno essere compiuti dal beneficiario con l'assistenza dell'amministratore. Ad ogni modo, per le condizioni di salute che riferisce, sarà verosimile una preliminare ricognizione del patrimonio di suo padre da parte del giudice, nel qual caso sarà sufficiente soltanto dare atto dell'esistenza di buoni cointestati non ancora esigibili

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