Nel 1985 ho presentato richiesta di tfs al comando vv.f. Livorno debitamente protocollata ed inviata al Ministero interno per successivi adempimenti mai espletati...inviato sollecito il comando conferma l invio con lettera trasmissione con numero di protocollo e ...data. il Ministero con email da parte di impiegata risponde che nn ho effettuato pagamento previsto. Richiesta di pagamento di una quota a mio carico mai pervenuta al comando né richiamata nella email...affermano telefonicamente che la mia richiesta al Ministero nn risulta esserci. Che fare? Ho qualche possibilità di avere 4 anni di tfs di lavoro pre-ruolo? Grazie

Buonasera. Per poterLe rispondere adeguatamente bisognerebbe approfondire la questione. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Siamo proprietari di un passaggio pedonale sul quale è concessa la servitù di passaggio ai condomini del palazzo dietro al nostro. Il passaggio viene utilizzato esclusivamente da loro. A chi spetta la manutenzione ordinaria, ovvero rendere decoroso e vivibile il passaggio? Attualmente ci stiamo pensando noi perché era diventato addirittura difficoltoso il passaggio, ma possiamo obbligare il condominio ad una manutenzione costante a loro spese?. Grazie

Ai sensi di legge sicuramente ai condomini (art. 1069 c.c.), sempre che siano gli unici a utilizzare il passaggio. Cordiali saluti

Buonasera, Vi contatto per una consulenza legale su un incidente che ho subito ieri sera nei pressi della mia abitazione. Avevo terminato da poco la mia sessione di running quando all'improvviso, camminando rasente il muro di una torretta appartenente a un gestore elettrico in cemento armato, con quest'ultima che si affaccia su una strada di quartiere, ho subito il colpo di un calcinaccio (da cornicione) di circa 6-7 Kg che ha investito il mio lato destro partendo raggiungendo prima la spalla e poi il mio petto. Successivamente il pezzo di cemento si è disintegrato a terra e solo allora ho compreso cosa mi fosse successo. Senza perdere tempo ho chiamato la polizia municipale per dichiarare il fatto e per la verifica del mio incidente. Stamani mi sono recato in pronto soccorso, la prognosi assegnatami è di 4 giorni (ho gonfiore e ferite superficiali sul mio petto, lato destro), nel pomeriggio invece mi sono diretto in questura per denunciare l'accaduto. Potrei sapere da voi quale iter devo intraprendere per un eventuale risarcimento, dal momento che ho rischiato anche la vita? Se mi fosse caduto in testa credo che non mi troverei qui a descrivere il fatto

Buonasera, è necessaria una diffida legale al titolare dell'abitazione per denunciare il fatto e chiedere l'eventuale risarcimento del danno. Faccia tutti gli accertamenti medici del caso che serviranno in una eventuale azione legale. Per maggiori informazioni ed una consulenza gratuita mi può contattare all'indirizzo e-mail alessimaria.77()gmail.com. Cordialmente. Avv. Maria Alessi, Reggio Calabria - Frascati (RM)

Dopo 8 mesi da morte madre, 3 fratelli stipulano transazione in cui A e B danno a C una somma maggiore di 1/3 dell’eredità in quanto C aveva contestato di non aver ricevuto donazioni mentre A e B si. Nella transazione è scritto “le parti rinunciano ad ogni azione di riduzione prestando altresì acquiescienza per tutte le donazioni che il de cuis ha fatto in vita a ciascuno di essi e di non avere più nulla a pretendere reciprocamente”. Poi A chiede annullamento transazione ai sensi art 761 per aver B taciuto donazione di 50 mila euro fatta dalla madre con assegno firmato però da B (in quanto B aveva c/c cointestato con la madre, conto alimentato solo da de cuius) .A afferma che al momento firma transazione sapeva che B aveva ricevuto come unica donazione la casa della madre. Tuttavia nel testamento de cuis ha scritto “esonero B dal conferire massa ereditaria casa e quanto ALTRO ricevuto in vita”. La transazione può essere annullata per dolo e eventualmente per mancanza di forma (no atto pubblico?)

Buongiorno. Premetto che una transazione non è mai definitiva, potendo essere contestata per nullità e/o annullabilità. Il caso di annullabilità che Lei cita risiede nel "dolo" delle parti a ottenere un indebito vantaggio a danno dell'altro contraente. Il dolo deve essere tuttavia connaturato da RAGGIRI (e non mala fede!) atti a stipulare una transazione che in mancanza, la parte non avrebbe sottoscritto. Ciò premesso, una risposta al suo quesito allo stato non è possibile darla con corretta responsabilità professionale, poichè è imprescindibile esaminare. La transazione. Gli atti allegati alla transazione. Documentazione precontrattuale. Denuncia di successione. Eventuale lettera di diffida pervenuta (o comunicazione scritta di voler vedere annullato l'accordo). Inoltre, per la questione relativa alla nullità di forma, è necessario comprendere l'oggetto della transazione, se vi siano stati anche conguagli in natura o altro. Se gradisce, può contattarmi ai recapiti che trova sul profilo e sarò lieta di fornirLe un preventivo gratuito per il parere professionale. Preciso che sono di Milano. Cordiali saluti

Buongiorno, avrei bisogno di un consiglio per non incorrere in guai seri. Mio figlio vorrebbe comprare una casa completamente ristrutturata (ex casale) però con una sanatoria mai chiesta per un abuso edilizio. C'è infatti una lavanderia costruita in un interrato della casa di cui non è stata chiesta sanatoria. Per tutelarsi nell'acquisto, visto che il venditore farebbe un forte sconto sul prezzo, cosa possiamo far scrivere sulla proposta di acquisto e preliminare, per dimostrare che l'abuso è stato fatto da lui? ovviamente dopo l'acquisto mio figlio vorrebbe sanare. Grazie per l'aiuto

Buona sera. Verificate con un notaio prima se procede con il rogito. La legge dispone espressamente all’art. 46, comma primo, del DPR n. 380/2001 che. «Gli atti tra vivi, sia in forma pubblica, sia in forma privata, aventi per oggetto trasferimento o costituzione o scioglimento della comunione di diritti reali, relativi ad edifici, o loro parti, la cui costruzione è iniziata dopo il 17 marzo 1985, sono nulli e non possono essere stipulati ove da essi non risultino, per dichiarazione dell'alienante, gli estremi del permesso di costruire o del permesso in sanatoria. Tali disposizioni non si applicano agli atti costitutivi, modificativi o estintivi di diritti reali di garanzia o di servitù». Vi consiglio di valutare attentamente. Se avete necessità di una consulenza più approfondita potete contattarmi anche telefonicamente per un appuntamento 328 3032013. Avv-Alessandra Celeghin - Foro di Treviso

Buongiorno, Vi chiedo un parere e un consiglio. Il mio compagno dopo 13 anni di convivenza mi ha chiesto la srparazione,abbiamo una bbina di 8 anni. Mi ha proposto l' assegnazione della casa familiare che e' cointestata e gravata da un mutuo di 500 euro al mese,affido condiviso. Lui verserebbe alla figlia 300 euro di mantenimento e conti nuetebbe a pagare il mutuo tutto lui. Preciso che ha uno stipendio di 3000 euro al mese con benefit automobile(nn paga assicurazione benzina e tutto.il resto).io ho sempre lavorato part time con 1000euro di stipendio..ma attualmente sono disoccupata. Secondo voi e' accettabile?. A me sembra poco..e in piu' vorrei pagare da sola la mia parte di mutuo,non vorrei chebin futuro mi chieda il riscatto di cio' che ha pagato. Aggingo anche che per il lavoro che fa passa poco tempo con la figlia..quindi il carico e' tutto su di me,riesce a vederla il.fine settimana ogni 15 giorni senza pernottamento. Grazie

Gentilissima. La Sua richiesta merita un accurato approfondimento. Il mantenimento alla minore è dovuto,è l'offerta proposta per il mantenimento della stessa è ottimo. Ovviamente, come le dicevo, per ulteriori informazioni riguardanti la casa e per valutare eventuali azioni occorre un accurato approfondimento. Per una consulenza non esiti a contattarmi. Cordiali Saluti. Prof. Avv. Domenico LAMANNA DI SALVO. MATRIMONIALISTA - DIVORZISTA. MILANO - BARI

Buongiorno Gentilissimo, Sono attualmente iscritta ad un corso formativo per il titolo di Oss, con regolare contratto e ho già pagato il corso per intero al momento dell iscrizione. Il corso prevede tot ore in aula e successivamente un tirocinio formativo, presso strutture che la scuola avrebbe preso i contatti. Aggiungo che il corso si tratta di un corso intensivo di 6 mesi. In questo momento sono finite le ore in aula e dovremmo essere mandati in tirocinio, ma la scuola non mi contatta per assegnarmi una struttura e non risponde neanche alle mie mail di richiesta di spiegazioni da 3 settimane. Io ho necessità di lavorare, quindi di finire il corso prima possibile e fare L esame di abilitazione, ma se non faccio il tirocinio non posso. Quindi per questo Vorrei recuperare i soldi spesi per il corso. E possibile?

Buongiorno. Premesso che bisognerebbe approfondire la questione, può provvedere ad inviare formale comunicazione di diffida. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buongiorno, sono dipendente di un ente pubblico e con loro ho contratto un mutuo. Purtroppo ho avuto negli anni parecchie difficoltà e quindi ho lasciato indietro parecchie rate. ora l'Avvocato dell'ente mi ha mandato un accordo cioè pagare la rata corrente di 900 euro piu 200 euro di arretrati. Io percepisco 1100 euro al mese perchè ho un pignoramento (dovuto ad una ditta chiusa di mio marito nella quale ero obbligata in solido) e mio marito ne percepisce 800. abbiamo parecchi debiti. Io chiedo ma se continuo a pagare il corrente e qualche mese salto gli arretrati perchè non riesco a vivere possono mettere la casa all'asta? (perchè così mi hanno detto che se non pago procedono)

Buongiorno signora. Per poterle fornire un parere è necessario visionare la transazione che il legale dell'ente vorrebbe farle sottoscrivere. Prima di firmare un qualsiasi accordo, Le consiglio, a Suo tutela, di contattare un legale per un incontro e una consulenza preliminare. Se vuole il mio studio si trova a Vanzago (MI), non lontano dalla Sua abitazione, è sono disponibile alla fissazione di un incontro. Può reperire il mio recapito e-mail visitando il mio sito internet. La saluto cordialmente. Avv. Stefania Panzitta, Vanzago (MI)

Buongiorno sono un inquilino in regola con il canone di affitto che spese condominiali, purtroppo non in regola con le spese di riscaldamento purtroppo in questo periodo la mia attività non va bene causa covid con grandi sacrificio ho pagato affitto comprensivo di spese condominiali ma il resto no ho scritto una lettera all'amministratore ma in risposta ho ricevuto una loro raccomandata con richiesta di tutto l'insoluto del riscaldamento anno 2019 _2020 mi possono sfrattare grazie anticipatamente per la vostra disponibilità

Buongiorno. Premesso che gli sfratti sono sospesi fino alla fine dell'anno, bisognerebbe visionare la raccomandata che ha ricevuto per poterLe rispondere adeguatamente. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo

Consulenze legali su deQuo - Consulta l’archivio risposte - Pag.647

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