Buonasera ho da poco acquistato un immobile privo di scarico fognario (ne fossa biologica ne allaccio fognature comunali). L'agenzia immobiliare non l'ha menzionato in fase di compravendita ma ne erano al corrente (a detta del vecchio proprietario). Posso in qualche modo fare rivalsa all'agenzia sulla loro provvigione o dei lavori che dovrò affrontare per sanare la situazione???. In attesa di un Vs cortese riscontro anticipatamente ringrazio e porgo cordiali saluti

Buonasera. La questione andrebbe approfondita visionando la documentazione. Se ha necessità di assistenza resto a disposizione e con l'occasione La saluto cordialmente. Avv. F. Magnosi

Buongiorno, Oggi si è presentata a casa nostra mia suocera, siccome ci sono stati vari screzi e lei due settimane fa non è venuta al battesimo di mia figlia, io ho preferito stare in camera ed evitare discussioni tenendo con me la bambina. Sentivo discutere animatamente il mio compagno, suo papà e lei ma non mi sono intromessa nonostante sentissi vari insulti diretti anche a me. Dopo un po’ ho sentito la porta e pensando che lei fosse andata via sono uscita dalla camera e lei era lì e ha detto: “ quando crescerà mia nipote le dirò che persone di m***a siete” riferito a me ed al padre di mia figlia. A quel punto io ho risposto: “tu mia figlia così non la vedrai nemmeno in cartolina”. Io avevo mia figlia in braccio in quel momento e lei urlandomi “stai zitta tu p*****a” mi ha tirato uno schiaffo. La mia reazione è stata quella di passare mia figlia terrorizzata al mio compagno e urlare anche io fino a che mio suocero non l’ha accompagnata fuori da casa mia. Mi chiedo se questo schiaffo può essere oggetto di denuncia e se si, quali conseguenze può avere. Grazie mille per l’attenzione e per l’eventuale risposta

Buongiorno. Può sicuramente rivolgersi alle autorità di Polizia. Per maggiori informazioni occorre approfondire. Per una consulenza approfondita può contattarmi ai recapiti presenti sul mio webisite e/o inviarmi una email. La consulenza va ovviamente concordata ed è a pagamento. CORDIALI SALUTI. PROF. AVV. DOMENICO LAMANNA DI SALVO. MATRIMONIALISTA - DIVORZISTA - CURATORE SPECIALE DEL MINORE. MILANO - BARI

Buonasera. Chiedo un vostro parere e spero di trovare qualcuno che possa aiutarmi. Ho pubblicato un romanzo con una casa editrice. Ho scoperto, però, che una persona ha letto alcune pagine del mio libro sul suo canale YouTube, denigrandone anche il contenuto. Ho parlato con il mio editore, il quale non sempre intenzionato a fare alcunché. Vorrei sapere se posso inviare una lettera allo YouTuber per intimargli la rimozione dei video oppure se devo prima chiedere il permesso al mio editore? Grazie a chi vorrà rispondermi

Buongiorno. è chiaro che occorre esaminare la documentazione in suo possesso per fornirle un parere. Se desidera può contattarmi ai recapiti del mio profilo che trova su questo sito. Cordiali saluti. Avv Ottavio Perrone. Ravenna

Nel 2005 mia nonna ha venduto il vecchio appartamento e il nuovo lo ha intestato a me. Io non sono l'unica nipote. La nonna è venuta a mancare da qualche anno e nonostante mia mamma continui a dirmi che è tutto in regola, ho il dubbio che il mio fratellastro (che non aveva più rapporti con la famiglia) possa rientrare nell'eredità e dover dividere l'appartamento. Dal notaio è stato sottoscritto solo il rogito del nuovo appartamento

Buonasera. Da quanto riferisce, l'appartamento rappresenta, certamente, una cosiddetta donazione indiretta, che rientra, quindi, nell'asse ereditario di sua nonna, a cui avrebbe diritto, probabilmente, anche il suo fratellastro. Ma, per una corretta valutazione, è necessario conoscere meglio la vicenda e i documenti in suo possesso. Se ha bisogno di assistenza o una consulenza più accurata, anche in videochiamata, previo modico compenso, può contattarmi alla email: avvdecrescenzochiocciolaliberopuntoit. Cordialmente. . Avv. Vincenzo de Crescenzo

Salve. Inizio col dire che i miei genitori erano legalmente sposati, e residenti nella stessa casa ovviamente, che però non era di proprietà di nessuno dei due bensì della madre di mio padre. Mio padre è venuto a mancare un anno fa e dato che la proprietaria di casa (mia nonna)non la vorrebbe più in casa...è possibile mandarla via di casa? Ha ricevuto già preavviso 8 mesi fa, ma dice di avere il diritto di restare nella casa coniugale

Buonasera. Purtroppo sua madre avrebbe il diritto di abitazione sulla casa familiare se fosse stata di proprietà del coniuge deceduto. PSe ha bisogno di assistenza o una consulenza più accurata, anche in videochiamata, previo modico compenso, può contattarmi alla email: avvdecrescenzochiocciolaliberopuntoit. Cordialmente. . Avv. Vincenzo de Crescenzo

Buonasera. In breve la mia storia lavorativa. Assunta dal 2016 come addetta alle vendite con contratto indeterminato, da marzo 2022 sono sotto distacco in un’altra sede dell’azienda. Al momento le mansioni, la sede e le condizioni lavorative non mi vanno più bene (in particolare lavoro in un luogo isolato nel turno di pomeriggio da sola e ho paura per la mia incolumità) e io vorrei dare le dimissioni ma so così di non avere diritto alla disoccupazione. Al datore di lavoro va bene che io me ne vada perché la mole lavorativa non è tale da tenere occupati due dipendenti, e in questo modo avrebbe uno stipendio in meno da pagare, ma ovviamente non arriverà mai al licenziamento. La mia domanda è: c’è una forma di risoluzione del contratto di lavoro che possa accontentare entrambi senza creare frizioni?. Ho letto di “soppressione del posto di lavoro” o “ compromesso” ma non so se siano applicabili al mio caso. Oppure potrei dare le dimissioni per giusta causa?. Cosa comporterebbero per me è per il datore di lavoro?. Spero di essere stata chiara. Grazie e buon lavoro

Buonasera. Per una corretta valutazione, occorre conoscere esattamente la sua situazione lavorativa. Tuttavia, posso dire che, escluse, nel suo caso, le dimissioni per giusta causa, In generale, la disoccupazione è riconosciuta anche in caso di risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, per accettazione della proposta conciliativa ricevuta dal datore di lavoro in seguito a licenziamento oppure per il rifiuto ad accettare un trasferimento distante oltre 50 km dalla propria residenza. Se ha bisogno di assistenza o una consulenza più accurata, anche in videochiamata, previo modico compenso, può contattarmi alla email: avvdecrescenzochiocciolaliberopuntoit. Cordialmente. . Avv. Vincenzo de Crescenzo

Buongiorno, qualche mese fa ho commissionato dei lavori di rifacimento bagno a una "presunta" ditta edile. Ho specificato "presunta" perchè su internet non c'è traccia di questa ditta (l'ho trovato tramite un sito che mette in contatto cliente e fornitori di manodopera). Il ragazzo della ditta ha fatto un sopralluogo e gli ho spiegato i lavori da eseguire. Abbiamo pattuito a voce la somma di 1500€ per la solo mano d'opera senza firmare nessun preventivo o accordo scritto dicendomi che in 7/10 giorni il lavoro sarebbe stato completato. Dopo pochi giorni di lavori ( premetto che veniva a lavorare circa 1 ora a giorno, comprensive di pausa sigaretta, caffè e birretta e nemmeno tutti i giorni ed ormai erano passate ben 3 settimane dall'inizio dei lavori ) e vedendo che probabilmente si era improvvisato muratore, ho deciso di non farlo più venire perchè mi aveva creato solo danni (un buco nel muro, un massetto che che si disintegrava al solo tocco e una traccia elettrica distrutta) più ovviamente il disagio di non avere un bagno in casa. Durante una di queste "giornate lavorative" il ragazzo mi ha chiesto più soldi (400€) adducendo il fatto che secondo lui c'era più lavoro di quello preventivato (cosa ovviamente non vera) quindi non mantenendo fede a quello concordato. Circa un mese fa mi contatta chiedendomi se potevo pagarli la cifra di 400 € almeno per coprire le poche ore di lavoro svolte. Ovviamente io per non avere problemi ho acconsentito a questa cifra e ci siamo accordati per un pagamento "rateizzato" in quanto avevo altre spese. Qualche giorno fa dopo averli dato 200 € (quindi metà della somma concordata) ha iniziato a dire che ne voleva 800 e al mio rifiuto mi ha richiesto i dati per la fattura via whatsapp (che probabilmente me la farebbe non a nome suo ma di qualche amico possessore di partita IVA). A me questo sembra un bel tentativo di estorsione. Sono ben cosciente che non si possa commissionare lavori in nero e su questo non cerco giustificazione, ma purtroppo indietro non posso più tornare e a questo punto non so come possa comportarmi e sono anche un po' preoccupato per eventuali "dispetti" che potrebbe farmi. PS. tengo a precisare che il lavoro di rifacimento bagno alla fine è stato eseguito da mio suocero con il mio supporto durante i miei giorni liberi e il materiale edile, sanitario da me acquistato è stato regolarmente fatturato e pagato

Buongiorno. La questione andrebbe approfondita con i particolari della vicenda. Se desidera assistenza può contattarmi ai recapiti del mio profilo che trova su questo sito. Cordiali saluti. Avv Ottavio Perrone. Ravenna

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