Buongiorno, il fornitore con cui sto facendo i lavori per il 110%, ci ha chiesto di prestargli gli ultimi 6.500€ perché non riescono più a cedere i crediti. Per fare questo, ci ha proposto un "mutuo di scopo", per il quale si impegnerebbe ad utilizzare i soldi per fare i nostri lavori entro l'anno e ce li restituirebbe nel momento in cui riuscirà a cedere il credito alla banca. Il contratto che ci chiede di firmare, fa esplicito riferimento alla condizione risolutiva ai sensi dell'articolo 1353 cc. Noi siamo preoccupati perché non è previsto nulla per il caso in cui tale condizione non si verifichi, cioè che la società non riesca a cedere il credito. Cosa possiamo fare? E' ipotizzabile aggiungere un termine o qualcosa del genere?. Grazie

Buongiorno. Certamente vista la particolarità della situazione è opportuno inserire le clausole del caso a tutela reciproca, per poterle essere maggiormente di aiuto è necessario, tuttavia, approfondire alcuni aspetti e visionare la documentazione in suo possesso. Resto a disposizione per consulenza o assistenza, trova i mie contatti e l'accesso diretto alla consulenza sul profilo. Cordiali saluti. Avv. Elena Armenio. Foro di Brescia

Buongiorno, vi contatto in merito ad un grosso problema da risolvere. Mia mamma è venuta a mancare nel 2020, io sono la sua unica erede e non avendo lei beni di alcun tipo non ho inconsciamente rinunciato alla sua eredità. Dall’anno scorso però sono iniziati i primi problemi. È arrivato un debito da pagare per un contratto di una carta di credito stipulato da mia mamma, 4100€ da pagare per un decreto ingiuntivo che sto pagando mensilmente (250€ al mese). Ora è arrivato un altro debito, molto più importante, 18100€ di debiti nei confronti di ALER. Io personalmente non ho beni di alcun tipo, la macchina è intestata a me per 1/3 e non ho una casa di proprietà ma sono in affitto. Sono mamma di 2 bambini e L’unica entrata che ho è il mio stipendio di circa 1300/1400€ al mese. Non sono sposata ma convivo con il padre dei miei figli. Esiste un qualsiasi modo per non pagare questi 18000€ o in ogni caso far ridurre drasticamente questo importo?. Vi ringrazio anticipatamente per la Vostra cordiale risposta

Buongiorno. Premesso che bisognerebbe visionare la documentazione in Suo possesso, si potrebbe richiedere ed ottenere una rateizzazione del debito. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo

CIao a tutti,volevo chiedere un informazione. La mia compagna mi vuole portare in causa perche non passo tutto il 50% del muto cosa che mi e' impossibile visto le troppe spese. Lei deve a me visto ceh mi ha distrutto la mia macchina 3000 euro con regolare fattura 1000 euro per pagameto danno alla casa e altiri soldi di una scrittura privata. Ho chiestodi fare un dare avere cosi da essere piu o meno pari (lei deve molto di piu a me) ma lei dice che il danno della macchina non lo vuole pagare e per il resto non gli interessa. Ho chiesto piu volte di allungare il mutuo per abbassare la rata ma neanche questo interessa. Pensate che comunque davanti ad un giudice los tesso penda in considerazione tutte queste cose cioe' quello che lei deve a me e quello che io devo a lei o bisogna fare 2 cause separate?

Buongiorno. Per poterLe fornire un parere è necessario approfondire la questione in quanto ci sono diversi aspetti da chiarire e valutare. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo

Buongiorno, sono separata da quasi due anni e non percepisco assegno di mantenimento.(xche erroneamente non richiesto) sono una docente e il mio ex guadagna intorno a 10 mila euro al mese . volevo pero sapere da voi se avro' la possibilita ' di rivecevere il 30% della parte della sua pensione(lui ha 62 anni) pur non percependo l' assegno di mantenimento considerando che.sono stata sposata con lui 35 anni cosa posso fare? in attesa di una vostra risposta cordialmente vi saluto

Buongiorno Signora. Probabilmente Lei si riferisce al Tfr di Suo marito. La legge stabilisce che all'ex moglie (pertanto bisognerà procedere con il divorzio) spetta una quota del Tfr pari al 40% dell'indennità totale riferibile agli anni in cui il rapporto di lavoro di Suo marito è coinciso con il matrimonio. Quota di Tfr che spetta però solamente a determinate condizioni, tra le quali. I coniugi devono aver divorziato. Alla moglie deve essere stato riconosciuto un assegno divorzile. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buongiorno. A inizio anno ho acquistato una abitazione presso una agenzia immobiliare con la quale firmo una scrittura provata chiedendomi € 3000 di cui 1500 prima dell'atto 1500 dopo l'atto. Avendo ricevuto un servizio pessimo, rifiuto il pagamento degli altri 1500, e infatti alla stesura dell'atto notarile di compravendita viene indicato che il corrispettivo complessivo dell'agenzia è di 1500 oltre IVA che io pago tramite regolare fattura (nella quale non è indicato ne acconto ne saldo ma solo la dicitura "pagamento corrispettivo") successivamente mi si chiede il pagamento "a nero" degli altri 1500 che rifiuto nettamente. Ricevo poi nel mese di giugno (atto di compravendita firmato in marzo) altra fattura (questa con dicitura a saldo) in cui mi vengono chiesti questi altri 1500€. Come posso comportarmi?

Buongiorno. Se nell'atto di compravendita è stato riportato il pagamento del corrispettivo ricevuto dall'agenzia, ogni altra pretesa da parte di quest'ultima è illegittima. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buongiorno, un giudice, durante un processo penale con nostra (mia moglie ed io) costituzione di parte civile, ha disposto a nostro favore il pagamento di una provvisionale. Il condannato appare nullafacente ma, da informazioni catastali, ho saputo possedere quote di alcuni immobili non di pregio (box e cantine). La domanda e': quale e' la prassi per recuperare questi importi? Essendo la sentenza titolo esecutivo, si deve procedere direttamente ad istanza di pignoramento visto che,naturalmente, il condannato, sponte sua, non paghera' mai, oppure vi sono degli atti da compiere prima? Grazie

Buongiorno. Deve prima notificare il titolo esecutivo e atto di precetto. Se desidera può contattarmi ai recapiti del mio profilo che trova su questo sito. Cordiali saluti. Avv Ottavio Perrone. Ravenna

Salve io ho una piccola attività che purtroppo tra svariate problematiche non sta andando benissimo per cui ho deciso di vendere alcuni macchinari. Tra i miei clienti uno in particolare ha voluto queste macchine confermandolo sua sì whatsapp svariate volte e dando anche un acconto di 200€ ad oggi però e sono passati tre mesi fa di tutto per non venire a ritirare le macchine e chiudere la situazione. Ogni volta a qualche problema. Volevo sapere : essendo per me una perdita sia di tempo che di soldi e visto che ho rinunciato a dare le macchine ad altri cliente perché lui me le ha confermate , potrei fare qualcosa ? Grazie

Buonasera. Può provvedere ad inviare all'acquirente formale comunicazione di diffida intimandogli di concludere il contratto, entro e non oltre 7/15 giorni, salvo la risoluzione del contratto e la restituzione da parte Sua di euro 200. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buongiorno, vorrei sapere se ho diritto all'assegno sociale essendo cittadina italiana vissuta in Italia dalla nascita 01.10.1945 fino 1974 , dopo mi sono trasferita all'estero perchè mio marito e dovuto rientrare nel suo Paese BurunDI Sono rientrata in Italia Aprile 2022 e sono residente in Italia. Non ho nessun reddito ho 77 anni, ho diritto all'assegno sociale ? E anche mio marito che a la nazionalità italiana dal 2007, ha vissuto in Italia dal 1964 al 1974 ha diritto all assegno sociale, anche lui senza reddito e residente in Italia dall 'Aprile 2022. Le prove per la residenze sono documentate

Buongiorno. Bisogna avere una residenza effettiva e continuativa in Italia di almeno 10 anni. Resto a sua disposizione per ulteriori approfondimenti, trova l'accesso alla consulenza diretta e ai recapiti dello studio sul mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Elena Armenio

Buongiorno, Sono una studentessa di 21 anni del corso di studi Terapia della Neuro e Psicomotricità dell'Età Evolutiva a Sapienza al secondo anno. Per buchi burocratici di vario tipo non ho modo di ricevere nessun sussidio e neanche l'esonero dal pagamento delle rate. I problemi che mi hanno condotto a questo punto sono diversissimi e di varia responsabilità, veramente complicati da spiegare in un messaggio. Sono sicura di non essere l'unico studente di professioni sanitarie che si è trovato in questa situazione difficile, il mio ISEE è pari a circa 4800, e sono in difficoltà. Non so a chi rivolgermi per ottenere un aiuto, per me ma soprattutto per chi verrà dopo di me. Grazie, spero di poter essere contattata

Buongiorno. Sono disponibile ad esserle d'aiuto, approfondendo la questione, per consulenza o assistenza, trova l'accesso diretto e i recapiti dello studio sul mio profilo. Un cordiale saluto. Avv. Elena Armenio

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Salve. Sono sposata da 17 anni. Non ho un reddito ne un conto in banca. 4 anni fa mio marito ha acquistato un un'appartamento con i suoi soldi e l'ha intestato a me.Lui ha un'altra casa intestata a no … Leggi tutto

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