Buongiorno avvocato. Sono in fase di separazione dalla mia compagna e abbiamo 2 figli minori. Sono unico proprietario dell immobile dove viviamo e lei vorrebbe ottenere la mia casa per continuare a viverci con i bambini. Nn ha accettato la proposta di andare in affitto altra parte in quanto nn voglio lasciarle l immobile e tanto meno venderlo , lei in quel caso vuole la metà. Le chiedo, se lo intesto ai miei figli ed una parte a mia sorella, è comunque vendibile? La madre può comunque avere il diritto di permanenza? Grazie

Tenga presente che è una valutazione deve essere effettuata dal giudice. Comunque in linea di principio, se lei è il proprietario esclusivo dell'appartamento, è legittimato a disporne conformemente alla legge. In assenza di figli minori, il giudice può comunque decidere di assegnare la casa coniugale alla moglie, però la valutazione deve essere effettuata dal giudice, sulla base della situazione familiare e reddituale complessiva. Con le informazioni che ha fornito, questa è l'unica consulenza che sono in grado di fornirle gratuitamente

Buongiorno. Mi sono separato 10 anni fa ..ora dopo una lunga agonia e 2000 euro al ,mese per 15 anni abbiamo firmato l'accordo per la liquidazione., ancora a ottobre .ma per colpa del covid e tribunali che non lavorano. Ancora mi tocca versare 2000 euro a mese di alimenti..si puo sapere se questi soldi vanno detratti dalla liquidazione finale tutto questo ritardo dei processi va a spese mie?

Buonasera, In realtà siamo nell'ambito della giurisdizione volontaria ossia il controllo da parte dell'autorità giudiziaria dell'accordo raggiunto privatamente tra le parti al fine di verificare se lo stesso non sia contraria a norme di diritto pubblico obor costume e similari. Quindi si tratta di mettersi d'accordo anche per quanto riguarda le conseguenze del ritardo. Presumo però lei sia già assistito da un legale che dovrebbe già darle queste informazioni. Altrimenti siamo a sua disposizione

Buongiorno.. vorrei chiedere un consiglio di come procedere nel caso di mio fratello con sua moglie e figlio che ora ha 12 anni,che e stato ospite in casa amia per circa 8 anni..a volte visto che non lavoravo mi dava 300,400 euro al mese per varie spese..da piu di 18 mesi non mi da niente, e non vuole neanche liberare casa mia..gli ho proposto un contratto di affitto ma non vuole nemenno quello.. dice che non posso mandarlo via perche lui mi denuncia che mi pagava in nero.. Come posso mandarlo via da casa mia?grazie mille

Ricorra alla citazione ordinaria, per richiedere il termine dell'occupazione abusiva dell'immobile. Il giudice competente è quello civile. Qualora l'illegittimità dell'occupazione sia dimostrabile, in maniera sufficiente, con i documenti, può ricorrere al procedimento sommario

Buongiorno, è stata eseguita una esumazione senza avvisare i parenti tramite lettera o contrassegnando la croce. La salma è stata esumata 5 anni fa ma essendo ancora integra è stata disposta nel terreno per far in modo che si decomponesse. Recentemente stavamo provvedendo alla sostituzione della targa e alla ristrutturazione della croce ma ora non c'è più nulla. Il comune ha detto che volevano solo spostarlo ma dal momento che c'erano solo le ossa hanno deciso di toglierlo definitivamente dal terreno. Noi ci tenevamo ad essere presenti ma non essendo stati avvisati non ci è stato possibile, cosa possiamo fare ? Grazie

Buonasera, indubbiamente non avendo il comune proceduto alle esumazione avvisando i parenti è venuto meno al dovere che aveva di informativa e questo ha comportato sicuramente un danno ingiusto a vostro carico. la lettera dell'articolo 2043 del codice civile è molto chiara a tale proposito laddove espressamente previsto che un di fatto doloso o colposo che cagiona ad altri un danno ingiusto obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcimento del danno. Certamente da qualsiasi atto amministrativo può derivare il danno ingiusto a carico del consociato che abbia una posizione differenziata rispetto a soggetto semplicemente interessato da un interesse legittimo qualificandosi quale diritto soggettivo. L'aspetto più delicato, invece, e quello della quantificazione del danno che non può che essere rimesso al prudente apprezzamento Del Giudice. A questo proposito è pertanto necessario procedere a una ricerca giurisprudenziale per verificare in situazioni affatto simili quale sia stato l'orientamento della giurisprudenza riguardo alla quantificazione in termini necessariamente monetari di quello che appare essere probabilmente un danno morale Anche in considerazione del fatto che esistano dei reati appositi concernenti La pietà nei confronti dei defunti. Questo in linea generale. Nel caso in cui necessitasse di un approfondimento così come di assistenza legale siamo a sua completa disposizione. Migliori saluti. Avvocato Vittorio Marinelli

Nel 2016 mia mamma commise il grave errore di chiedere, dopo la morte del nostro papà, a mia sorella+marito+3figli di trasferirsi da lei ormai vedova. nonostante il mio dissenso, andarono ad abitare insieme. nel 2019 il marito lascia casa, poiche scopre tradimento di mia sorella con suo ex datore di lavoro, e si libera da tutti gli impegni familiari. ad oggi mia sorella è sempre fuori casa, sostenendo ai suoi bimbi di avere un lavoro (lavora nella macelleria del marito o ex questo non lo sappiamo, in nero, questo lo sappiamo dopo aver fatto la visura del negozio). Ricapitolando mia sorella di 44 anni esce la mattina di casa e torna la sera, non si occupa della casa, poco dei figli, ha un moroso che però vede tutte le sere e non paga nessuna spesa.( a parte il cibo ma i suoi bimbi mangiano panini visto la sua assenza, e zalando). Siamo in mano ad un avvocato da quasi un anno e non rusciamo con le buone a toglierci questa sanguisuga dalla vita. Nb:mia sorella è sempre stata una persona egoista e brutta dentro, mia mamma morto il marito e nella disperazione, voleva trovare rifugio nei suoi nipoti. Ma purtroppo mia sorella(che chiamo cosi perche non posso scrivere il nome)e suo marito fanno parte di quelle persone che prendono e basta fino ad esaurirti

Buonasera, La prima cosa che bisogna valutare e se sua madre sua capace di intendere e di volere oppure la capacità suddetta sia scemata. Precisando si quest'ultima ipotesi si può procedere intanto alla nomina di un amministratore di sostegno. In ogni caso, esistono tutti degli strumenti previsti all'interno del codice civile atti a tutelare persone che si trovino a versare nelle condizioni assimilabili a quelle di vostra madre. Esistono anche dei precisi reati all'interno del Codice Penale senza arrivare ai maltrattamenti in famiglia è sufficiente pensare al in ottemperanza agli obblighi di assistenza familiare. In ogni caso in grado di assistervi anche io elezione a una possibile causa di risarcimento danni nei confronti di vostra sorella

Buongiorno. Devo effettuare il compromesso per la vendita di un appartamento intestato a mia madre, mia sorella e a me. Mia sorella vuole acquistarlo, al momento l'appartamento è occupato da mio figlio, che è stato costretto a liberarlo prima della firma del compromesso che avverrà martedì 2 marzo, clausola imposta da mia sorella. Ha imposto anche il cambio serrature con consegna delle chiavi di casa solo a mia madre che ha li la residenza. Mia madre vive con mia sorella al momento. E' legale questa cosa? E' legale che io non possa più andare in quella casa anche se il rogito non è stato ancora stato fatto e la casa in teoria e ancora di mia proprietà?. Altro quesito, la casa è piena di mobili. Ho chiesto di avere qualche cosa e mi è stato detto che io posso far valutare da un perito quanto vi è all'interno e comunque prendermi il 15% . E' corretto?. Grazie saluti Mariagrazia

Gentile Signora, no. In mancanza di alcun impegno contrattuale (non è stato stipulato neanche il preliminare) non Le può essere impedito di accedere all'immobile, in quanto Lei ne è comproprietaria. Con la stipula del contratto preliminare è possibile prevedere che l'acquirente entri nel possesso anticipato dell'immobile. Per quanto riguarda i mobili, se i mobili sono i Suoi può tranquillamente contrattare il prezzo e decidere SE e QUALI vendere. Se sono in comunione occorre trovare un accordo. Resto a disposizione per dubbi o chiarimenti. Cordiali saluti. Avv. Antonino Ercolano - antoninoercolano()hotmail.it

Salve, sono un genitore divorziato nel 2011, mia ex moglie si è risposata nel 2013, ed attualmente che io sappia lavorano entrambi, la maggior parte delle volte solo il marito. Mio figlio a marzo 2021 diventerà maggiorenne, studia meccanica al terzo anno e non collabora per quanto riguarda i nostri rapporti personali, cioè a fine mese mantenimento ok e ricarica telefonica, il resto non conta. Io comunque gli voglio bene e non gli nego il mantenimento. Dopo anni di precariato, attualmente lavoro part-time, pulizie. Vivo con i miei genitori, ma dato lo stato di salute di mia mamma, ( atalassia, morbo parchinson ed altro), cerco di aiutarli con le spese, (bollette, alimenti, auto ecc.), hanno un mutuo, mio papà è in pensione, mia mamma lavoratrice fragile, ma è a casa ovviamente, ed a fine mese quasi niente per me, se ne ho bisogno. Io non voglio negare il mantenimento di 300 euro stabiliti dal giudice, ma vorrei sapere se una volta maggiorenne, in caso di variazione del mio reddito,( es. aumento stipendio), sono sempre vincolato dalla cifra esatta oppure no?. Grazie. Saluti

La figlia deve essere mantenuta fino al raggiungimento della propria indipendenza economica certo che se le sue condizioni economiche sono peggiorate potrà farlo presente al giudice .Se vuole può contattarmi per un parere più dettagliato con premiun

Buonasera. Sono Michela,volevo avere una consulenza perché devo fare un acquisto di un app.to. e. Questo app.to lo affitterò ai miei genitori,che hanno problemi economici. Io trasferirò il domicilio nella casa,non la residenza perché abito altrove. Se loro dovessero chiedere dei sussidi,ci sarebbero problemi visto che cmq abitano in una casa acquistata dalla figlia

Senza la lettura dei documenti relativi alla sua posizione, non sono in grado di fornirle una consulenza adeguata

Diritto di famiglia: Consulenze legali su - Pag.134

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