Il mio ex marito, deceduto, al conseguimento di divorzio richiesto da lui dopo 36 anni ho ottenuto assegno di 435,00 euro al mese, ho 72 anni, , io ho versato contributi inps per 15 anni, la sua pensione era di 2.800,00 euro veniva erogata da Bruxelles , il mio avvocato non ha guardato le normative dello statuto di famiglia del C.C.R. Domanda--- non ho diritto ad un adeguamento?

Buongiorno. La questione andrebbe approfondita in quanto ci sono diversi aspetti da chiarire. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buongiorno, ho ricevuto la lettera dell'avvocato di mia moglie con la richiesta di separazione. La mia idea iniziale era accettare senza rivolgermi ad un avvocato. Ora ho appreso che mia moglie potrebbe avermi tradito (pur non essendo questa la causa principale di separazione) e quindi starei valutando di rivolgermi ad un avvocato ma solo se il tradimento possa volgere a mio favore la vicenda. Grazie per i gentili riscontri

Buonasera. Per capire se il tradimento possa essere o meno un elemento a Suo favore occorrerebbe approfondire la vicenda. Se ha piacere mi può contattare in privato. Cordialmente. Avv. Martina Fazzone. Foro di Torino

Salve, mia sorella è stata nominata tutrice legale dal Giudice di mia madre ( l’ha chiusa in un Istituto per anziani alla nostra insaputa), premetto che mia madre vive fuori sede e non nel suo appartamento per le scorrettezze subite da mia sorella, ed essendo lei amministratrice dei soldi di mia madre e io che vivo nell’abitazione senza un lavoro percependo un assegno di mantenimento divorzile di 250.00€ al mese, con le spese condominiali chi ha diritto di pagarli, mia madre tramite la sua tutrice che accettando di diventare tutrice legale di mia madre deve pagare lei le spese essendo la Proprietaria ancora assoluta dell’appartamento o devo pagarli io che ci abito ma non ho la possibilità di farlo visto che pago le bollette della luce e del gas. Grazie infinite per la risposta

Buongiorno. Mi dispiace molto per queste tristi vicissitudini familiari ,che poi finiscono per riverberarsi su una povera donna anziana. Ciò doverosamente premesso, in linea generale, le spese condominiali sono a carico del proprietario. Naturalmente, è opportuno approfondire la vicenda anche per valutare a che titolo lei abita nell'appartamento e quindi che cosa debba pagare con esattezza. Mi occupo di condominio da venticinque anni!. Al di là di ciò, sarebbe consigliabile valutare e riesaminare tutta la triste vicenda di sua madre, al fine di acclarare se ci siano stati abusi. Se vuole una valutazione complessiva, sono a sua disposizione - a prezzi modici - ai miei recapiti. Anche in questo fine settimana. Cordialissimi saluti. Prof. Avv. Antonio Leggiero NAPOLI

Buongiorno, io e mia moglie ci stiamo separando, abbiamo optato per una separazione consensuale, nel senso che lei non vuole alimenti per le bambine dal sottoscritto, si impegna ad acquistare la quota di immobile in comproprietà, liquidandomi la mia parte. La mia domanda si riferisce alle spese condominiali. Dal momento in cui lei acquisterà la mia parte di immobile, divenendo l'unico possessore dell'appartamento, può chiedere il versamento da parte mia della metà delle spese condominiali annuali? Ha così giustificato questa sua "pseudorichiesta". "visto che le bambine per 4 gg a settimana stanno con me, volevo sapere se posso avere un aiuto per quanto riguarda le spese condominiali...". Ora, è ovvio che lei stia giocando sul fatto che, non volendo alimenti per se nè per le bambine, si può arrogare il diritto di "chiedere" ciò che vuole, volevo sapere se una richiesta del genere può essere accettata. Ringrazio e saluto

Buongiorno. Dal momento in cui non sarà più proprietario dell'immobile non sarà tenuto a versare alcuna spesa condominiale, altro discorso da valutare è la partecipazione alle spese per gli alimenti delle sue figlie. Resto a sua disposizione per una valutazione più approfondita della situazione, può accedere alla consulenza visitando il mio sito, dove trova anche i contatti. Cordiali saluti. Avv. Elena Armenio. Foro di Brescia

Buongiorno io e mio marito abbiamo deciso per la separazione consensuale in comune. La casa è di mia proprietà lui è già fuori casa da due mesi. l'unica cosa che dobbiamo dividere sono gli arredi alcuni pagati a metà alcuni solo da lui. Come possiamo valutarli ad oggi dopo 10 anni dall'acquisto? Devo ovviamente dargli la sua parte per quello che terrò "obbligatoriamente" (cucina, mobili su misura...). Grazie

Buonasera, la valutazione è libera e non ci sono norme di riferimento che dettano criteri per quantificare il valore dell'usato. Occorrerebbe farli valutare eventualmente da un esperto (es: un falegname potrà valutare il valore del mobilio). Dal momento che sono arredi vecchi di 10 anni il valore è sicuramente significativamente ridotto. Cordiali saluti. Avv. Antonino Ercolano

Buongiorno , sono divorziata dal 2019 .il mio ex all'epoca mi chiese di trovare un avvocato per il divorzio; andammo da questo avvocato e lui dopo aver firmato per il proseguo non rispose più a questo avvocato né al telefono né sulla mail .questo mi chiamo' dicendomi che il mio ex marito non gli rispondeva nonostante i solleciti ;poi salto' fuori che facevamo il divorzio con un avvocato scelto dal mio ex perché risparmiata 100 €. Il primo avvocato rimasto a penzoloni mando una lettera nella quale intimava a pagare passato il tempo a dicembre di quest anno questo avvocato manda un ingiunzione con la cifra moltiplicata ,il mio ex a quel punto sana la cosa (gli accordi erano che pagava lui il divorzio ).ora il mio ex ha mandato a me un ingiunzione di pagamento con relativa presenza dal giudice di pace e vuole da me la metà dei soldi che ha pagato 1300 euro più circa 600 euro di spese .ora chiedo se lui ha sbagliato a non farsi sentire se ha sbagliato a prendere un altro avvocato senza dire nulla perché io dovrei dargli 2000 euro al mio ex ? Io che non feci nulla e che sono disoccupata dal 2016? E inoltre è un uomo che non mantenne neanche una promessa della separazione legale ; mi blocco il mantenimento così di sua iniziativa non pagò la patente alla figlia non fini di pagare gli studi alla figlia gli ultimi due anni e rammento che lavora con un ottimo stipendio .cosa debbo fare ?

Gentile Signora. Il principio da cui partire è che la pretesa del suo ex marito deve essere da lui motivata. In altre parole, è lui che -citandola in giudizio- deve dimostrare che lei sarebbe obbligata a risarcirlo della metà dell'onorario pagato al legale e prima ancora, che lei fosse all'epoca obbligata a contribure nella misura del 50% al pagamento dell'onorario del legale. Se questa dimostrazione manca, se non è inattaccabile, lei vincerà la causa. Per questo, bisogna che sia esaminato l'atto introduttivo del giudizio per capire come il suo ex marito ha inteso fondare la sua posizione debitoria. Mi mandi per favore copia della citazione e saro' lieta di aiutarla. Distinti saluti

Salve, sono sposata con una figlia di 12 anni. Io vorrei separarmi ma non lavoro almeno non fisso in regola. Ho una pensione di 290 euro per invalidita' . Mio marito mi lascia la massima libertà. Ora siamo in affitto. Io potrei intanto andare in un monolocale con mia figlia? Come devo muovermi ? Potrei vivere richiedendo il reddito di cittadinanza finché non trovo un serio lavoro....vi ringrazio

Buongiorno. Per poterLe rispondere adeguatamente bisognerebbe approfondire la questione in quanto ci sono diversi aspetti da chiarire e valutare. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Sono divorziata e ho l'affido condiviso di nostro figlio Alessandro diciassettenne che da tempo non riesco più a gestire per il suo comportamento poco rispettoso e manipolatore. Suo padre è completamente assente e invece di venirmi incontro non fa altro che assecondarlo e se ne lava le mani pensando che con il mantenimento di 350€ devo assobire tutte le problematiche. Ma io non riesco più a gestirlo e vorrei darlo al padre. Come devo fare?

Buongiorno. Se Suo figlio è d'accordo a stare con il padre si può provvedere a depositare apposito ricorso. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buon giornoIo 7 anni fa avevo in affidamento dal tribunale minorile mio nipote. Una domenica pomeriggio si sono presentati a casa mia i carabinieri sostengo di aver ricevuto una telefonata ove si sosteneva maltrattamento minorile nei confronti del ragazzo. Circa 6 mesi dopo il tribunale minorile ha revocato affidamento collocando il ragazzo in casa famiglia nonostante non ci siamo più visti al compimento dei 18 anni il ragazzo è tornato da me e tutt ora vive a casa mia. Posso sapere il nome della persona che mi ha fatto la segnalazione?. Credo che i fatti dimostrino molto bene che si trattava di calunnie. La ringrazio

Buonasera. Avrei bisogno di avere qualche informazione in più per poterLe rispondere. Se ha piacere mi contatti senza impegno privatamente. Cordialmente. Avv. Martina Fazzone. Foro di Torino

Diritto di famiglia: Consulenze legali su - Pag.39

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