Ho alle spalle 22 anni di vita insieme ed ho una figlia di 18 anni. 18 anni fa di comune accorto con mio marito ho lasciato il lavoro per fare la madre e la moglie a tempo pieno. Fino a 15 giorni fa tutto sembrava normale ma vedevo mio marito leggermente diverso e proprio per questo abbiamo discusso. Alla fine di questa discussione lui è uscito di casa dicendo che sarebbe andato a dormire in albergo, io non credendo a questa versione ho incominciato ad indagare fino ad imbattermi sul pc di casa la sua localizzazione scoprendo che era da qualche settimana che si recava spesso in un luogo, ovvero dall'amante. In pratica è andato via di casa una settimana fa e fino a lunedì è stato a casa di questa donna, da ieri è andato a vivere da sua madre. Ora la domanda è io e lui siamo in comunione dei beni e io e mia figlia siamo carico suo. Come mi devo muovere?

Buongiorno. Per fornirle adeguato parere su come muoversi è necessario avere ulteriori informazioni sulla vostra situazione familiare. Sono a sua disposizione per fornirle una formale consulenza in merito (previo preventivo), mi occupo di diritto di famiglia. Può contattarmi ai recapiti che trova sul mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Valeria Pietra - Pavia

Buongiorno, mio padre è vedovo con casa intestata che era in comunione dei beni, sono figlio unico ma la successione non abbiamo ancora avuto tempo di farla. Attualmente mio padre sta instaurando un relazione con un'altra persona. Cosa devo fare perchè anche dovesse risposarsi, a quest'ultima non potrebbe aver intestato niente ?. Grazie per la collaborazione

Buonasera. Un immobile acquistato in comunione dei beni appartiene ad entrambi i coniugi in parti uguali, anche se intestato ad uno solo dei due. Pertanto, deve depositare la dichiarazione di successione, intestandosi così la quota della proprietà della casa ereditata da Sua madre. Non può impedire a suo padre di disporre della quota di sua proprietà, ma può esercitare il diritto di prelazione come coerede. Per una consulenza più accurata, anche in videochiamata (Zoom, Skype o WhatsApp), può contattarmi, per un preventivo, alla email: avvdecrescenzochiocciolaliberopuntoit. Cordiali saluti. Avv. Vincenzo de Crescenzo

Mio padre e`deceduto nel 2002, mia madre e mia sorella senza dirmi nulla sono andate alla banca qualche giorno prima della morte di mio padre mia madre ha al direttore della banca affermato di avere una sola figlia e mia sorella ha affermato di essere figlia unica, il direttore della banca non ha chiesto il certificato di famiglia e mia madre ha i soldi del conto bancario di mio padre su un conto bancario a suo nome ed ha anche preso la cassetta di sicurezza che si trovava in quella banca.Pochi giiorni dopo la figlia di mia sorella con il permesso di mia madre ha preso tutti i soldi. Sono passati 20 anni, dal fattaccio, vorrei sapere se io abbia ancora la possibilita` di denunciare mia sorella e farmi restituire la corretta parte dell'eredità che giustamente mi aspettava. Io sono olandese di nazionalità ed in quel periodo vivevo in Olanda.mia madre nel frattempo e`deceduta

Buonasera. La situazione merita un accurato approfondimento, al 90% entrerebbe in gioco la prescrizione ( sono passati 20 anni). Se desidera ricevere una consulenza approfondita può contattarmi ai recapiti presenti sul mio profilo. La consulenza va concordata ed è a pagamento. Cordiali Saluti. Prof. Avv. Domenico Lamanna Di Salvo. MILANO - BARI

Buonasera, sono un uomo con moglie e due figli di 2 anni e mezzo ed un anno, che vede il suo matrimonio al capolinea. Ho una casa di proprietà costruita ante matrimonio e un reddito di €11400 netti annui, vorrei capire la casa a chi andrebbe e quanto dovrei versare per il mantenimento dei miei figli, e soprattutto se riuscirei a sopravvivere con il rimanente

L'abitazione familiare molto probabilmente verrà assegnata alla madre con la quale vivranno "assiduamente" i figli. A titolo di mantenimento sulla scorta del reddito annuo di circa € 11.000, potrebbe essere quantificato in € 150/200 per ognuno dei bambini ed in egual misura se la moglie non lavora, per quest'ultima. Poi, ovviamente, il Giudice che tratterà la questione farà le sue specifiche valutazioni. Se desidera risposta più completa, faccia richiesta consulenza premium, pagando il relativo costo e chiarendo meglio i parametri della vicenda

Mia moglie ed io siamo in regime di comunione dei beni. L'immobile in cui siamo residenti è di esclusiva proprietà di mia moglie che lo ha acquistato nel 2004 con le agevolazioni previste per l'abitazione principale/prima casa. Ora io vorrei acquistare un immobile con le stesse agevolazioni non essendo proprietario di altro immobile se non di un appartamento, in comproprietà con una sorella, proveniente da asse ereditario. Chiedo se per le suddette agevolazioni sia necessario il cambio di regime patrimoniale da comunione in separazione dei beni o se basti una dichiarazione di mia moglie di accettazione dell'acquisto. Grazie

La regola generale è che i beni acquistati durante il matrimonio (per i coniugi in regime di comunione legale dei beni) cadono in comunione: si considerano di proprietà di entrambi. Tuttavia è possibile escludere determinati acquisti dalla comunione dei beni se l'immobile viene acquistato con il prezzo derivante dalla vendita di un bene personale ex art. 179 cpc. In sede di rogito potrà dichiarare che il bene viene acquistato con denaro personale. Il coniuge dovrà essere parte dell'atto per confermare questa dichiarazione. Per le agevolazioni di natura tributaria (es Imu) il discorso è più complesso, in quanto difficilmente si potrà evitare di pagare l'imu su tale immobile se non in alcuni specifici casi. Per le agevolazioni, invece relativa al "bonus prima casa" per poterne beneficiare l'immobile dovrebbe essere destinato ad abitazione principale, oltre gli altri requisiti richiesti dal decreto sostegni bis/legge di bilancio. Cordiali saluti. Avv. Antonino Ercolano

Salve,con atto di destinazione patrimoniale ex art 2645 ter registrato,avevo destinato la metta dei miei beni indivisi ai miei cinque figli ,4 minori e uno disabile e interdetto( celebroleso grave)x far fronte ai bisogni dei minori e specialmente del figlio disabile di avere una garanzia assoluta e una certezza x un domani sicuro senza di me.Il tutore che è la madre dell'interdetto quindi la mia ex coniuge, si è costituita in giudizio e ha chiesto e ottenuto lo scioglimento del vincolo di cui sopra per rate non pagate di mantenimento.Le chiedo se sia possibile annullare quest'atto che oltre ad aver recato un grave pregiudizio all'interesse dei figli e in particolare dell'interdetto ad avere una casa sicura,dato che la stessa dopo la nomina di tutrice aveva avuto revocata l'assegnazione della casa coniugale in comproprietà con me ,e creando al contempo un grave conflitto d'interessi Tutore/Interdetto visto che con lo scioglimento del vincolo la tutrice ha promosso il pignoramento e l'esecuzione immobiliare dell'immobile che è in fase di vendita distinti saluti

Buonasera. è opportuno approfondire e visionare la documentazione in Suo possesso al fine di poterle fornire un parere completo per una eventuale opposizione o revoca. Per una consulenza approfondita può contattarmi ai recapiti presenti sul mio website. La consulenza va concordata ed è a pagamento. Cordiali Saluti. Prof. Avv. Domenico Lamanna Di Salvo. MATRIMONIALISTA - DIVORZISTA. MILANO - BARI

Zia defunta, non sposata e senza figli, con testamento olografo scrive: "lascio la piena proprietà dell'appartamento sito in .. ai miei pronipoti Tizio e Caio con l'onere di versare in danaro il valore corrispondente 1/9 a ciascuno dei miei fratelli ... Il valore dell'immobile sarà determinato attraverso una perizia giurata di un tecnico di fiducia". In quel "1/9" sono inclusi anche Tizio e Caio, si chiede. Le spese del funerale, successione e quelle precedenti a chi spettano?

Buongiorno. Da quanto riferito, l’onere a carico dei pronipoti, in quanto eredi, corrisponde ad un legato, che gli eredi devono eseguire, a favore dei fratelli della defunta. Le spese del funerale e della successione, come ogni altra spesa o debito riconducibile al defunto restano a carico degli eredi. Comunione ma ricadono, naturalmente, nella successione. Per una consulenza più accurata, anche in videochiamata (Zoom, Skype o WhatsApp), può contattarmi, per un preventivo, alla email: avvdecrescenzochiocciolaliberopuntoit. Cordiali saluti. Avv. Vincenzo de Crescenzo

Buonasera. Sono disperata, non so come dovrei muovermi. Mi sto separando del mio compagno, non sia sposati. Abbiamo una figlia di 3 anni. Io al momento non ho nessun redito, lui invece ha redito molto alto però ora mi minaccia con non farmi soldi o darmi solo 500€. Ci ha detto che dobbiamo lasciare la casa, non ho dove andare e con 500€ non posso pagare ne una casa ne le spese di mia figlia. Como posso fare? Quanto dovrei prendere per mantenere mia figlia?

Gentilissima Signora. Buongiorno e buona settimana. Capisco e comprendo la sua sofferenza ed il suo patema d'animo. Tuttavia, si tranquillizzi e cerchi di pensare alla bambina. Mi consideri a completa disposizione. Per qualsiasi sua esigenza, senza impegno, mi contatti tranquillamente e ne discuteremo insieme. Cordialissimi saluti ed auguri di ogni bene. Prof. Avv. Antonio Leggiero

Diritto di famiglia: Consulenze legali su - Pag.73

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