Buongiorno scrivo per avere un informazione. Quando sono nata mia madre mi ha dato il suo cognome in quanto il mio padre biologico non mi ha riconosciuta. Successivamente mia madre si è sposata con il mio patrigno che mi ha dato il suo cognome riconoscendomi come figlia legittima. Il giorno in cui è morto il mio patrigno e io avevo appena 12 anni un componente della famiglia mi ha detto che il mio vero padre era vivo e non mi aveva voluta. Tralasciando lo shock e tutto lo stress psicologico che ho affrontato e ancora affronto per via della grave depressione che ho avuto nel corso della mia crescita e che mi ha lasciato dei danni non indifferenti a livello di salute, a livello relazionale e lavorativo, vorrei sapere se posso pretendere di essere risarcita dei danni emotivi e anche materiali da questo individuo che non mi ha mai cercata e ha fatto come se non esistessi. Grazie se vorrete rispondermi

Buongiorno. La situazione merita un accurato approfondimento, pertanto è possibile richiedere un risarcimento. Se desidera una consulenza può contattarmi ai recapiti presenti sul mio website. La consulenza va concordata ed è a pagamento. Cordiali Saluti. Prof. Avv. Domenico Lamanna Di Salvo. MILANO - BARI

Salve vorrei sapere se posso denunciare i miei suoceri perché non solo non hanno dato l'aiuto necessario a mia moglie da ragazza per risolverle evidenti disturbi cognitivi e di apprendimento, di cui me ne sono dovuto prendere carico ma che hanno determinato banali litigi in famiglia trasformati dai miei suoceri in maltrattamenti, convincendo mia moglie a rivolgersi 2 volte dai carabinieri senza valutarne le conseguenze, la prima nel sett. 2015 denunciandomi, superata ma con spiacevoli ripercussioni morali ed economiche su di me, la seconda una segnalazione nel giugno 2021 scoperta casualmente a dicembre 2021 con ripercussioni a mio carico in atto da definire. Nell'attesa di una vostra risposta vi ringrazio anticipatamente

Buongiorno. La situazione merita un accurato approfondimento. Se desidera ricevere una consulenza legale può contattarmi ai recapiti presenti sul mio profilo. La consulenza va concordata ed è a pagamento. Cordiali Saluti. Prof. Avv. Domenico Lamanna Di Salvo. MATRIMONIALISTA - DIVORZISTA. MILANO - BARI

Sono una mamma che, cresce suo figlio da sola. Non sono sposata, il padre del bimbo purtroppo non ci aiuta, ma per colpa sua non sono riuscita a prendere neanche gli assegni familiari, visto che non abbiamo la stessa residenza e io non lavoro. Tra qualche mese andremmo a vivere in un altro paese e vorrei non dipendere più da lui. Come faccio a richiedere l’affidamento esclusivo?

Buonasera. La domanda di affidamento esclusivo, anche nel caso di genitori non sposati, deve essere proposta, asssititi da un avvocato, con ricorso dinanzi al Tribunale ordinario territorialmente competente (in base al luogo di residenza del minore), esponendo i motivi a base della richiesta. Per una consulenza più accurata, anche in videochiamata (Zoom, Skype o WhatsApp), può contattarmi, per un preventivo, alla email: avvdecrescenzochiocciolaliberopuntoit. Cordiali saluti. Avv. Vincenzo de Crescenzo

Buonasera, ho un figlio di tre anni con la mia ex e non voglio rinunciare a vederlo crescere. Lei ha scoperto di essere rimasta incinta quando noi c’eravamo lasciati ma ha comunque deciso di tenere il figlio perché per problemi di salute le è stata diagnosticata l’infertilità e diciamo che l’ha visto un po’ come un segno divino. Per non lasciarla in difficoltà, visto che allora il rapporto era quantomeno fondato sull’educazione, ho deciso di riconoscere il figlio e di tornare temporaneamente ad abitare da lei per esserle di supporto e per avere l’opportunità di seguire il percorso di mio figlio. Nel periodo di stacco prima di sapere della gravidanza e successivamente ho conosciuto e frequentato una donna, e la cosa ha fatto proprio perdere la testa alla mia ex tant’è che questa persona è scappata perché praticamente persecutata. Io ho una casa di mia proprietà dove vorrei tornare ad abitare perché il rapporto con la madre di mio figlio è totalmente degenerato, ma lei mi ricatta dicendomi che se vado via di qua non me lo farà vedere. Non ce la faccio più, ma ho ancora più paura di perdere mio figlio. Sono totalmente a favore per l’affidamento condiviso, mentre lei no, e doverosamente voglio partecipare alle spese di mantenimento.. ma anche vederlo crescere e continuare a condividere con lui del tempo. A cosa incorro se vado via di casa? È possibile che la madre di mio figlio possa negarmi le visite o l’affidamento condiviso se sono io che vado via da casa sua nonostante non abbia un background critico?

Buonasera. L’abbandono del tetto coniugale può configurarsi solo tra coppie di coniugi, quindi regolarmente sposati. Inoltre, la conseguenza è quella di vedersi addebitati la separazione, con condanna alle spese di giudizio, di perdere il diritto ad un eventuale assegno di mantenimento e all’eredità del proprio coniuge, in caso di sua premorienza rispetto al divorzio. L’abbandono del tetto coniugale, quindi non comporta in alcun modo la perdita del diritto di continuare a vedere e frequentare i propri figli. Inolre, viene, comunque, ammesso, senza alcuna conseguenza, quando è motivato da una giusta causa, come, ad esempio, quando è già in atto una crisi matrimoniale che rende impossibile la convivenza, o per un’accesa conflittualità tra i coniugi in grado di arrecare danni psicologici ai figli, oppure in caso di violenza materiale o psicologica dell’altro coniuge incompatibile. Per una consulenza più accurata, anche in videochiamata (Zoom, Skype o WhatsApp), può contattarmi, per un preventivo, alla email: avvdecrescenzochiocciolaliberopuntoit. Cordiali saluti. Avv. Vincenzo de Crescenzo

Buona sera Sono separato da7 anni ho due figli minorenni che vivono con la mamma , abbiamo fatto una separazione consensuale è stabilito lacdd ed immagino di euro 900 al mese per il mantenimento, per adesso sempre onorato , ora mi trovo in difficoltà economiche in quanto disoccupato da due anni. Mia moglie lavora e percepisce uno stipendio. La domanda è se la cifra concordata si può rivedere e in che modo?. Grazie mille per una eventuale risposta

Buongiorno. Per quanto Lei scrive ricorrono i presupposti per chiedere una modifica delle condizioni di separazione e/o addirittura per richiedere il divorzio stabilendo nuove condizioni in forza della Sua attuale situazione economica.Se necessita di un parere potrà contattarmi chiedendo una consulenza privata ai recapiti che troverà su questa stessa piattaforma e cliccando sul mio profilo. Le consulenze possono essere gestite in presenza, telefonicamente, on-line e via mail. Sono quindi a disposizione per ogni chiarimento. Con i migliori saluti. Avv. Sondra Fabbi. Milano

Buonasera cerco di essere breve,,io convivo con il papà dei miei figli da tamtissimi anni,abbiamo avuto due figli e nella nostra relazione ci sono stati eppisodi di mani da parte sua,più o meno 6/7episodi tra la quale uno più grave dove mi ha fratturato una clavicola nel cadere,uscita dal ps la mia amica di allora mi convinse e mi porto a fare denuncia, c e ne sono state delle altre siccessivamente sempre per episodi di mancanza di ripsetto sono stata mandata al filo rosa e seguita dai assistenti sociali per anni tra una cosa e l altra lui ha cercato di sistemare le coae e ha gran fatica ho deciso di riprovare a dargli SOLO una possibilità.All udiemza dell allontanamento dico al giudice della situazione,e ritiro il tutto.Avrndo anche problemi con l avv di ufficio che mi hanno assegnato (con 3000 euro)da pagare.A distanza di anni arrivano gli avvisi delle udienze penali chw sono due,io sinceramente non so come comportarmi avendo deciso di dargli questa occasione a lui ma soprat ai nostri figli,ne ho provato a parlare con lui una volta,dicendogli che io dirò sempre la verità tutto quello che è successo e che lui ha capito (spero)i suoi errori e che cerca di comportarsi sempre bene,io non so come andranno le cose e mi preoccupa il fatto che se ci saranno provvedimenti gravi si ritorna con la mancanza di rispetto.Quello che non capisco avendo ritirata l altra sono arrivate le penali?grazie

Gentilissima signora. Buongiorno. Sebbene per motivi professionali, come Avvocato e come Criminologo, sia abituato ad ascoltare storie come le sue, non mi ci abituerò mai per il carico di sofferenza che contengono e trasmettono. Sono a sua completa disposizione, senza alcun impegno, per aiutarla. Non sia clemente: chi commette reati del genere deve essere punito. Può contattarmi come e quando vuole. Cordialissimi saluti. Prof. Avv. Antonio Leggiero

Buongiorno ho un decreto del tribunale che obbliga il mio ex a pagare 50€ per 2 bambine ( al tempo era in carcere per stolking nei miei confronti) permetto che non gli a mai mantenute..si rifiuta di pagare ..io avevo sporto denuncia però ieri andando in tribunale ho scoperto che il fascicolo è stato archiviato ( lui continua a non pagare) mi anno detto di lasciar perdere perché per poter recuperare i soldi bisogna fare processi molto costosi..qualcuno mi po spiegare per cortesia (sono di Padova)

Buongiorno sig.ra. Se ha un reddito inferiore ad 11.746,00 ha diritto al patrocinio a spese dello Stato per eventuale causa civile o processo penale al fine di ottenere il mantenimento dei minori. Comunque va studiata un pò tutta situazione. Cordiali saluti

Buongiorno, la mia compagna ha litigato anni fa con mia sorella. Nel frattempo abbiamo avuto un bambino che ha 2 anni e lei si rifiuta di farglielo vedere. Ho proposto io di portarglielo a far vedere ma lei non mi lascia il bambino. Volevo sapere se lei legalmente può fare questa cosa oppure come per i nonni ha l'obbligo di far vedere e conoscere il bambino alla zia. Ringrazio chiunque possa aiutarmi. Cordiali Saluti

Buongiorno. Anche agli zii è riconosciuto il diritto di visita ai nipoti. Pertanto, Sua sorella potrebbe rivolgersi al Tribunale per ottenere tutela. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buonasera,sono la mamma di tre bimbi di 8 -4-e 2 anni..lavoro part-time e guadagno circa 700€mensili (esclusi ovviamente ANF). Non vado più d'accordo col papà dei miei bimbi (non siamo sposati) col quale finora ho condiviso un appartamento in affitto (700€). Lui è da poco capoarea per una società di energia ed attualmente il suo stipendio varia da 3000/4000 € mensili. Vorrei per favore sapere a quanto potrebbe ammontare l'assegno di mantenimento per i nostri 3 figli,e quale iter poter cominciare ad intraprendere.grazie

Gentilissima Signora. Buongiorno e buona settimana. Purtroppo, al fine di fornirle un adeguato parere, è indispensabile conoscere il caso dal punto di vista concreto ed esaminare la relativa documentazione. Altrimenti, tutto diventa estremamente aleatorio. Ciò nel suo esclusivo interesse. Ovviamente, per esaminare il tutto è necessaria una richiesta di consulenza. Nel caso lei volesse, potrebbe contattarmi ai miei recapiti. Sono a disposizione. Cordialissimi saluti. Prof. Avv. Antonio Leggiero NAPOLI

Diritto di famiglia: Consulenze legali su - Pag.74

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Problemi con l'avvocato: informazioni

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Divorzio: quanto costa?

Sono separata dal 2017 con separazione consensuale, ho due figli si 8 e 12 anni, con il mio ex ho un rapporto 'pesante' vorrei divorziare come posso agire per avere il divorzio e quanto mi costa? graz … Leggi tutto

Maria Alessi

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Rapporto Nipote con Zia: è tutelato?

Buongiorno, la mia compagna ha litigato anni fa con mia sorella. Nel frattempo abbiamo avuto un bambino che ha 2 anni e lei si rifiuta di farglielo vedere. Ho proposto io di portarglielo a far vedere … Leggi tutto

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Mantenimento figlio: a quanto ammonta?

Buongiorno vorrei sapere quanto e il mantenimento per un bambino di 6 ani che e rimasta con la mamma che non lavora il papà lavora in Svizzera..grazie Leggi tutto

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Mantenimento: cosa le spetta?

Buonasera,sono la mamma di tre bimbi di 8 -4-e 2 anni..lavoro part-time e guadagno circa 700€mensili (esclusi ovviamente ANF). Non vado più d'accordo col papà dei miei bimbi (non siamo sposati) col qu … Leggi tutto

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