Testo : Circa un anno fa ho preso contatto con **** per unire i miei finanziamenti in una unica rata risparmiando sugli interessi. Ho firmato delle cambiali che da come spiegatomi sarebbero servite a pagare in parte i loro compensi e in parte il mio debito, premesso che mi avevano assicurato di aver chiesto la sospensione delle rate (assolutamente mai fatto). Ad oggi mi ritrovo ad aver recesso il contratto, ma mi obbligano al pagamento delle rimanenti cambiali. Purtroppo in questo momento entro ed esco dall ospedale, ho una invalidità del 75 per cento e necessito di riuscire a trovare una soluzione per smettere di pagare e riprendere almeno in parte quanto versato, in quanto ad oggi sono segnalata al Crif e ho un decreto ingiuntivo da FCA Bank. Grazie se potete aiutarmi

Gentile Utente. Bisognerebbe capire meglio i fatto è leggere la documentazione in suo possesso. Sono a disposizione e può contattarmi all'indirizzo mail che trova nella descrizione del mio profilo. Cordialità. Avv. Umberto Depaoli. Torino - Ivrea

Salve buongiorno Molti anni fa ho comprato un terreno in zona PIP per realizzare un edificio, che ho realizzato e finito nel corso degli anni, ora lo stabile e al 100% finito e pronto all'uso. Unico intoppo che io ho solo l'accatastamento del 2016 e non ho agibilità. Ho chiuso la mia azienda nel 2019 per motivi di salute certificati, ( ho un tumore nel sangue ). Oggi ho trovato un compratore o acquirente, e vorrei sapere come e se è possibile procedere alla vendita o a un affitto con riscatto, se esiste qualche legge in materia, ho un precedente al mio caso. Grazie

Buon giorno. In mancanza del certificato di agibilità, l'immobile non può essere venduto, ma è possibile fare un contratto preliminare di compravendita con vendita definitva condizionata al rilascio del certificato. In alternativa, può fare un contratto di locazione con diritto di riscatto (cd. rent to buy). Se ha necessità di ricevere una consulenza più approfondita, può contattarmi ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a disposizione e la saluto cordialmente. Avv Filippo Bellinzoni

Buon pomeriggio. Brancolo nel buio. Acquistato online un orologio presso nota boutique Milanese, dopo varie vicissitudini pur avendolo ricevuto oggi a distanza di 15 giorni dall'arrivo e riconosciuto il difetto (iter necessario nonostante avessi palesato il tutto nemmeno due ore dopo la ricezione dello stesso), vogliono sostituirlo con uno nuovo (e devo ringraziare) con tempi non precisati quando ho palesato per mail e per lettera inviata assieme all'orologio di poter avere alternative di acquisto o diritto di recesso. Per quanto abbia scritto, e parlato con rappresentanti qua a Bologna dove vivo con i rappresentanti del brand che gentilmente si sono offerti di portarlo a Milano, vogliono sostituirmelo con le tempistiche diverse da quelle da me richieste non prendendo in considerazione le mie alternative, incluso diritto di recesso. Ho mail dell'iter (condizioni diverse da quanto comunicate inizialmente, ritardi di consegna9 e registrazioni telefoniche in cui dicono -senza entrare nei dettagli- cose assurde

Gentile Utente. Mi rendo disponibile ad esaminare la documentazione in suo possesso e a fornirle un parere. Se vuole mi contatti all'indirizzo mail che trova nella descrizione del mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Umberto Depaoli. Foro Torino

Buongiorno, la ns attività di asilo nido si svolge in un immobile locato per cui paghiamo regolarmente un affitto. Da circa un anno è stato acquistato da un privato tramite asta x fallimento precedente proprietario. La curatela, che aveva in carico l immobile fino ad un anno fa, ci richiede, tramite proprio legale, mensilità da noi effettivamente non pagate per far fronte alle spese straordinarie di cui la curatela stessa non si faceva carico. È legale una richiesta retroattiva? Cosa comporta un nostro mancato adempimento alle loro richieste? Ringrazio

Buongiorno. Per poterLe rispondere con maggiore precisione sarebbe opportuno visionare il contratto di locazione sottoscritto e la richiesta del Legale della Curatela. In linea di massima, sì, possono richiedere i canoni scaduti e non pagati. In caso di mancato pagamento potrebbero richiedere ed ottenere un decreto ingiuntivo nei Vs confronti e poi sulla base del decreto ingiuntivo iniziare successivamente l'esecuzione. Nel caso necessiti di una consulenza più approfondita può inviare la documentazione al mio recapito email e richiedere una consulenza diretta tramite il mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Antonino Ercolano

Salve, mia moglie ha un piccolo negozio di prodotti biologici (ditta individuale), purtroppo le cose non sono andate bene e deve chiudere per fine Aprile, ha accumulato un qualche debito con l'INPS e deve circa 10 mensilità di fitto del negozio. Il problema è che lei non dispone della cifra da dare al padrone dello stesso, lei vorrebbe accordarsi per una parte della cifra, la sua paura è che avendo la casa dove abitiamo intestata a lei (prima casa) la cosa si possa ripercuotere su questa proprietà. E' possibile che possano rifarsi sulla prima casa? Grazie

Buonasera. La prima casa è impignorabile solo per i debiti tributari, come quelli verso l'INPS. Ma i creditori privati, come il proprietario del locale in affitto, per recuperare il proprio credito, possono chiedere il pignoramento e la vendita all’asta anche della prima casa. Per una consulenza più accurata, previo compenso, anche in videochiamata (Zoom, Skype o WhatsApp), può contattarmi alla email: avvdecrescenzochiocciolaliberopuntoit. Cordiali saluti. Avv. Vincenzo de Crescenzo

Buongiorno, sono un libero professionista specializzato in Digital Marketing, ed entro l‘anno prevedo di fare il passaggio a lavoratore Autonomo. . Vi contatto perchè i prossimi mesi prevedo di lanciare una piattaforma online che mette in contatto compratori e venditori di contenuti digitali. I venditori dovranno essere maggiorenni, e ho bisogno di essere inidirizzata sulle modalità di gestione dei dati sensibili, visto che la piattaforma richiederà un documento d‘identità ai nuovi iscritti, e io dovrò conservarli da qualche parte. . Fatemi sapere gentilmente se è qualcosa su cui potete seguirmi. . Grazie

Buonasera. Essendo in possesso di adeguate conoscenze e fornendo consulenza per alcune aziende sulla protezione e sul trattamento dei dati personali potrei aiutarla a gestire i dati personali che raccoglierà in conformità al Regolamento (UE) 2016/679 e alle relative normative nazionali. Al fine di approfondire la tematica e del tipo di consulenza/assistenza di cui ha bisogno, può compilare il modulo che troverà all'interno del mio profilo personale alla sezione "sito web". Provvederò a riscontrare la sua richiesta in tempi rapidi. Distinti saluti. Avv. Lucio Spagnuolo

Salve, ho bisogno di capire se una serie di operazioni che sta facendo il mio socio in affari (s.n.c.) sono legittime o no e se si può agire in qualche modo per tutelarsi. La mia società (di cui sono socio al 50% insieme ad altre due persone, rispettivamente 25% e 25%) ha appena concluso un contratto d'affitto d'azienda per un bar tabacchi le cui giacenze sono in un magazzino, sono state inventariate alla presenza dei 3 soci, ma il mio socio M. ha sottratto l'unica copia della chiave e si rifiuta di darmene copia. M., si da il caso, ha formato una nuova società individuale che dovrebbe subentrare alla nostra per la gestione dello stesso bar tabacchi per cui, per convenzione, dovrebbe essere lui stesso ad acquistare quella merce in giacenza. Mi chiedo: è lecito che sia da una parte "acquirente" e dall'altra venditore di quella stessa merce? E' corretto che lui stesso crei una società individuale per fare esattamente la stessa cosa della nostra società che si estinguerà a luglio prossimo ma è ancora in attività?. Inoltre, è lecito che si appropri della chiave del magazzino dove è custodita la merce? Cosa posso fare? Grazie

Buongiorno. Per dare una risposta puntuale, occorre approfondire la vicenda. Da una prima analisi, il suo socio M. non può, senza il consenso degli altri (anche perchè lei detiene il 50% delle quote a fronte del 25% di M.), decidere le sorti della società, men che meno rifiutarsi di consegnare copia delle chiavi agli altri soci. Per una consulenza completa, può chiamarmi al n. 347.6142152. Cordiali saluti. Avv Francesco Archinà

Buongiorno, di recente sono andato da l-agenzia delle entrate e ho saputo che devo pagare 53.000 euro allo stato perché ho un partita iva aperta a nome mio. Tutto inizia verso il 2016 , quando io sono tornato in Italia per lavorare. Adesso io mi sono approfondito sul web per capire cosa e una partita e come funziona, io non ho mai avuto una stampa mia e non lho mai usata. Non ho avuto una cartella per fatturare niente. Cosa devo fare e come uscire da tutto questo?

Buongiorno. Probabilmente trattasi di un caso di omonimia oppure, qualcuno si è spacciato per Lei. La questione va approfondita. Se gradisce mi può contattare per un primo contatto gratuito. Cordiali saluti

Consulenze legali di Diritto industriale, innovazione e proprietà intellettuale - Pag.7

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