Ho pagato un deposito di 1500 euro nel mese di febbraio per un tatuaggio che avrei dovuto fare una volta arrivata in Italia. Il deposito serviva al tatuatore per presentare il progetto e dicevano che una volta pagato non può essere restituito. Avevo il biglietto aereo pronto ma a causa de corona virus ho dovuto cancellare il volo e anche il tatuaggio che in ogni caso non avrei potuto fare perché il negozio sarebbe stato chiuso. Ho richiesto i soldi indietro perché non so più che usando potrò tornare in Italia e mi hanno detto di no. Io voglio i miei soldi indietro se non posso avere il tatuaggio. Cosa devo fare?

Buon giorno. Da quanto lei indicato pare che ci siano i presupposti per ottenere la restituzione di quanto versato. Temo però dovrà rivolgersi da un legale per una diffida formale e, in caso di mancato spontaneo adempimento, un'azione giudiziaria. Avv. Celeghin Alessandra Via Gorghi 27 Udine. Piazza della Serenissima n. 40 Castelfranco Veneto -3283032013

Buongiorno, sono una ragazza di 20 anni. Volevo chiedervi il parere riguardo a un caso. Allora, mio padre è deceduto nel mese di marzo del 2018. Io ero ancora minorenne (compio gli anni a novembre). A me e mia madre è stata lasciata una casa, dei terreni, un conto in banca e un'assicurazione. Sulla casa bisogna pagare l'Imu ma siccome io me ne sono andata di casa poiché avevo litigavamo con mia madre, lei mi ha detto che metà dell'imu da pagare, lo devo pagare io (lei ha già pagato metà) tuttavia io le ho detto che non ho disponibilità economiche per pagarlo. Volevo chiedervi io devo pagare l'Imu oppure deve pagarlo tutto mia madre (tenendo conto che All'epoca, quando mio padre era morto io ero ancora minorenne)?

Gentile utente. Sarebbe opportuno approfondire la questione personalmente. Può trovare i miei contatti sul mio profilo. Cordialmente

Buongiorno, il mese scorso ho visionato una macchina, mi è piaciuta e l'ho fermata con una caparra. Ho parlato con il mio fidanzato e ho deciso di acquistarla. Sono andata in concessionaria e ho firmato il contratto sapendo comunque di chiedere un prestito; ma prima di firmare tutto ho visto la voce garante e ho chiesto al venditore se avevo bisogno di un garante e la sua risposta è stata NO. dopo aver firmato ho fatto il saldo con bonifico di 5000€. Ora il venditore mi ha comunicato che non mi passano il finanziamento se non hanno un garante, cosa che purtroppo non ho. Ora la mia domanda è, posso riavere indietro i 5000€ visto che non sono io che non voglio più acquistare la macchina?. Vi ringrazio

Buongiorno. In assenza dei documenti e di informazioni più precise, non le posso fornire una consulenza adeguata. La invito a presentare una richiesta a pagamento indicando i documenti e fornendo informazioni più dettagliate. Cordialità

Buonasera Mio padre sta gestendo una questione con la Svizzera ticinese. Mio nonno è morto qualche mese fa, dobbiamo ridare 700 franchi che ha percepito come pensione (una mensilità). Per farlo serve dare uno stato di famiglia, che al momento non abbiamo. Mio padre (unico figlio rimasto) si è informato e per fare questo documento dovrebbe andare a prendere una terza parte (non parente) che testimoni che lui sia figlio di mio nonno. Per fare questo la spesa davanti a notaio sarebbe 5000franchi. Il che non conviene economicamente nè siamo certi sia in vita una persona di 90 anni che possa farlo. Quale alternativa abbiamo?. Grazie mille

Buonasera, è opportuno visionare la documentazione a sue mani stante la peculiarità della domanda. Le consiglio di domandare un consulto diretto sul portale per un parere esaustivo. Preciso che sono di Saronno. Cordiali saluti

Buongiorno, ho comprato un veicolo dall'estero (Germania) in febbraio 2019, e vorrei sapere se in questo caso, se voglio immatricolare l'auto qui in Italia, se si deve pagare l'ecotassa auto, io ho letto la legge (legge di bilancio 2019, o legge 30 dicembre 2018, n. 145, comma 1042), e questa dice che l'ecotassa si paga per i veicoli acauistati e immatricolati dopo il mese di marzo 2019, pero come detto, io ho acquistato l'auto in febbraio 2019, e solo la immatricolazione succede adesso (ovviamente dopo il marzo 2019). Aspetto la sua risposta. Grazie!

Buongiorno. Per fornirle adeguato parere è necessario esaminare la documentazione in suo possesso ed effettuare un approfondimento normativo. Sono a sua disposizione per fornirle assistenza legale in merito, mi può contattare tramite il sito www.avvocatopietravaleria.it. Cordiali saluti

Nel contenzioso tributario le modalità telematiche sono diventate obbligatorie per i giudizi instaurati a partire dal 1° luglio 2019 (art. 16 del decreto legge n. 119/2018). A fronte di un ricorso o appello cartaceo notificato prima del 1° luglio 2019, la parte resistente può scegliere come costituirsi in giudizio, e quindi può anche scegliere le modalità analogiche. Di recente è intervenuto il D.L. 8 aprile 2020, n. 23, che all'art. 29, comma 1, stabilisce che le parti assistite da un difensore abilitato, che si sono costituite in giudizio con modalità analogiche, sono tenute a notificare e depositare gli atti successivi esclusivamente con le modalità telematiche. Alla luce di tale recente disposizione la mia domanda è. Oggi è ancora possibile per la parte resistente, a fronte di un appello cartaceo notificato prima del 1° luglio 2019, scegliere come costituirsi in giudizio, ed optare per es. per la modalità cartacea, oppure deve utilizzare obbligatoriamente le modalità telematiche?

Può ancora costituirsi in modalità cartacea (solo costituirsi), ma dovrà predisporre un plico completo (nel numero di copie normativamente previsto per la memoria difensiva e degli allegati) che dovrà essere spedito presso la Segreteria deposito atti della Commissione Tributaria Provinciale

Buongiorno, a fine novembre circa mi sono affidato ad una banca per un mutuo, ho portato tutta la documentazione e il compromesso con scadenza 31/01/20. Nel frattempo La banca ha mandato il perito nell'appartamento. Arrivati a metà gennaio non avendo risposte da loro x il mutuo mi sono dovuto affidare ad altre banche dato che il compromesso era prossimo alla scadenza. Alla fine ho preso il mutuo da un altra banca mentre la prima mi ha accettato il mutuo il 5/02/20 a compromesso scaduto e dopo più di 2 mesi di attesa. Loro ora mi chiedono il rimborso della perizia(320€). Vorrei sapere se è giusto che io debba pagare questo servizio dato che ho dovuto scegliere un altra banca per colpa loro che mi hanno anche fatto scadere il compromesso. Grazie

Buongiorno. Per fornirle parere adeguato è indispensabile esaminare nel dettaglio la documentazione che ha firmato con la banca che ha effettuato la perizia. A quel punto si può valutare se inviare comunicazione formale alla banca contestando la debenza delle spese per la perizia a fronte anche della condotta tenuta dalla banca. Sono a sua disposizione per fornirle assistenza legale in merito, mi può contattare tramite piattaforma o tramite il sito www.avvocatopietravaleria.it. Cordiali saluti

Salve, il 25 aprile io e il mio convivente siamo dovuti andare nella seconda casa perché risultava essere scattato l'allarme antifurto. Fatte le opportune verifiche, rientrando a casa, veniamo fermati e multati entrambi per oltre 500 euro a testa perché la ragione non era ritenuta dagli agenti valida. Faccio presente che nella mia copia di verbale tra i dati identificativi hanno inserito nome, cognome, data di nascita e il numero di patente del mio compagno anziché il mio. Mentre nella copia rilasciata al mio compagno c'è un errore nella data di nascita. Posso contestare per vizio di forma? E comunque un allarme di una propria abitazione che suona e quindi la tutela di un proprio bene non rappresenta causa di urgenza?

Ha ragione. Se può documentare in qualche modo l'urgenza determinatasi a seguito dell'allarme, però, ritengo che questa sia un'esimente di responsabilità che può far valere davanti al Prefetto (nel ricorso a presentarsi) molto più di un vizio di forma che, trattandosi di contestazione immediata, credo sia argomentazione molto debole da sostenere. Se vuole il ricorso lo prepariamo insieme. Marco()avvsansone.it

Buongiorno. Fino a qualche anno fa ho lavorato per diversi anni in nero come dipendente di un negozio, accettando la situazione con la consapevolezza che in quel momento non avrei trovato di meglio. Premesso che non ho mai usufruito di sussidi statali, ho raccolto i risparmi derivanti da questo lavoro in un libretto di risparmio. In seguito, ho abbandonato quel lavoro e ne ho trovato uno contrattualizzato. La mia domanda riguarda i risparmi che ho messo da parte negli anni in cui ho lavorato in nero, circa 30k e che adesso vorrei utilizzare. Sono soggetto a sanzioni del fisco? Ed eventualmente cosa potrei fare?. Grazie

Salve , lei già è sottoposta ad accertamento fiscale per la presenza delle sonme sul libretto a risparmio che non sono giustificate . Paradossalmente Lei potrebbe averle incassate come autonomo senza effettuare le dichiarazioni dei redditi

Diritto tributario: Consulenze legali su - Pag.17

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