Buongiorno, oggi la mia Asl di appartenenza mi comunica tramite raccomandata, che a seguito di un attacco hacker ai suoi server sono stati rubati i dati sensibili miei, come quelli di altri utenti, quindi documento identità, cod fiscale ed altri dati sensibili riferiti alla mia storia medica. La Asl consiglia di denunciare l'illecito all'autorità giudiziaria, per un possibile utilizzo fraudolento di detti dati. La mia domanda la Asl è passibile di denuncia da parte mia? Anche considerando che il furto sarebbe avvenuto circa 2/3 mesi fà, e mi hanno avvisato solo oggi?. Grazie dell'eventuale risposta

Gent.ma. Sempre consigliando che sarebbe necessario un contatto diretto con un professionista, e, nella premessa che occorrerebbe una disamina più approfondita della questione, si potrebbe comunque "valutare" la strada del risarcimento del danno per violazione degli artt. 24 e ss. e 32 del GDPR, non avendo posto in essere, l'ASL, con ogni probabilità, misure tecniche e organizzative adeguate a garantire un trattamento dei dati conforme al regolamento, e, idonee a prevenire l’intrusione ad opera di terzi. Cordialità

Io non ho mai usato la app telegram in vita mia. Dei conoscenti mi stanno dicendo che c'è qualcuno che ha aperto un profilo col mio numero di cellulare. Ho segnalato la cosa a telegram , ma non stanno provedendo a bloccare. Non so se la persona sta facendo cose illegali col mio numero , ma di sicuro la mia privacy è stata violata , volevo sapere se ci sono le basi per una denuncia civile

Buongiorno. Deve inoltrare querela alla polizia postale. A sua disposizione per approfondimenti. Mi può contattare ai recapiti presenti sul mio profilo. La consulenza è a pagamento. Cordialmente. Avv.Patrizia Chippari

Sono stato ricoverato in un ospedale pubblico per un intervento chirurgico volto a stabilire la natura di un disturbo e dunque una diagnosi. Sono venuto a conoscenza che un infermiere che ha riconosciuto la mia identità durante il ricovero ha divulgato senza autorizzazione informazioni circa il mio ricovero e la mia situazione clinica il mio padre biologico, suo amico, con il quale non ho un buon rapporto. Questa situazione mi arreca un notevole disagio e mi sembra una grave violazione della mia privacy, oltre che delle norme deontologiche e del segreto professionale. Potrei aver diritto ad un risarcimento dall'azienda ospedaliera?

Gentile Utente. Per risponderLe adeguatamente occorrerebbe approfondire la vicenda (tipologia di divulgazione e modalità della divulgazione, conseguenze dannose...). Certamente c'è stata una lesione della Sua privacy e un illecito deontologico, ma ciò non basta ad ottenere un risarcimento del danno. Se ha bisogno di una consulenza mi scriva pure. Cordiali saluti. Benedetta Vivarelli

Buongiorno. Scrivo per avere una consulenza sul tema di una gravidanza indesiderata. Da qualche tempo ho una relazione con un uomo e da sempre, nei miei rapporti, mi sono occupata della mia contraccezione con le varie possibilità, dal momento che non era mia intenzione avere figli. Mi sono fatta prescrivere la pillola ma non l’ho presa subito per vicissitudini di salute. Nella relazione con questa persona, abbiamo dapprima usato il preservativo anche per tutela dalle malattie ecc, poi ho iniziato a proteggermi calcolando i giorni non fertili e stando ben attenta a non incappare in rapporti nei periodi di ovulazione, rassicurandolo che poteva stare tranquillo poiché comunque ne io ne lui volevamo procreare. Data l’ansia che mi generava questa cosa, decido di iniziare seriamente con la pillola e proprio quel mese, a causa di altri problemi di salute, la pillola non viene ben assorbita e resto incinta. Ora sto valutando l’idea di non proseguire, dal momento che non era ciò che volevo, ma vorrei sapere se, qualora non me la sentissi e decidessi di andare avanti, potrei avere delle ripercussioni legali dal momento che “la responsabilità” della contraccezione era affidata a me e io non sono stata attenta?. Grazie mille

Buongiorno Signora. Lei non ha nessuna responsabilità!. È Lei che dovrà decidere se portare a termine la gravidanza. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buonasera. In data 28/02/2022 ho concluso un contratto di locazione di un appartamento con restituzione di una sola chiave del blindato di ingresso. La seconda chiave l'ho trattenuta in attesa di ricevere la restituzione della caparra. La caparra non è stata restituita per intero in quanto il proprietario ha trattenuto una quota relativa a spese condominiali non pagate nel corso del contratto di locazione. Tali spese le avevo trattenute per disservizi condominiali (esempio per 8 mesi il cancello pedonale è rimasto aperto in quanto il proprietario rinviava la riparazione). Ora che il contratto è concluso e che l'appartamento è stato affittato a nuovi inquilini, il proprietario mi chiede la restituzione della chiave altrimenti mi addebiterà il costo per il cambio di serratura. Chiedo quindi come devo comportarmi e se il proprietario può veramente rivalersi su me anche se il contratto è già stato chiuso il 28/02/22. Grazie

Buongiorno. In base a quello che descrive è tenuto a restituire la seconda chiave al proprietario. Comunque la questione andrebbe approfondita. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Salve! Scrivo per avere un informazione veloce riguardo ad una cosa che mi è successa poco tempo fa. Brevemente. Una guardia del supermercato contatta il mio attuale compagno chiedendo di prendere un caffè con lui per parlare di una cosa. Ovviamente la signora in questione ed il mio ragazzo si conoscono da tempo. La guardia gli riferisce che non sono una brava persona perché sono segnalata sul “libro nero” del Conad per una cosa che lei non può dire, e che deve fare attenzione a me. La cosa mi ha fatto ridere quando il mio compagno me lo ha riferito, poiché credo che la segnalazione (di cui ero totalmente all’oscuro) immagino si riferisca o ad un furto di Tamagogi quando avevo 9 anni, o al periodo lockdown in cui ho pesato i melograni col tasto delle banane per pagarli di meno. Niente per cui andare in prigione o a confessarsi in chiesa insomma. La mia domanda è questa: può la signora diffamarmi in questo modo essendo una guardia giurata che lavora in un luogo in cui dovrebbe tenere interne le questioni di questo genere, invece di raccontarle a persone vicine a me per mettermi in cattiva luce?. Grazie in anticipo se mi farete la cortesia di togliermi questo dilemma dalla testa

Buongiorno. Si potrebbe inviare una diffida al fine di far cessare il comportamento. A sua disposizione. Cordialmente. Avv.Patrizia Chippari

Salve, ho avuto una storia lunga e travagliata con S. Lui mi ha dapprima tradita con G., poi ha iniziato una relazione aperta con lei e io ne sono venuta a conoscenza scoprendoli sul fatto. Ho pagato un investigatore per poter avere il nunero di lei, ma non lho mai contattata (salvo, ammetto tre chiamate anonime) e a parte guardare i profili social non ho fatto. Per due mesi non ci siamo visti, da poco ci siamo riavvicinati. Lui dice di essere sempre nella relazione aperta con lei. Quando ho accennato al fatto di voler verificare alcune cose che mi ha detto chiamando G., lui mi ha minacciata e ricattata... mi ha detto che lui può chiedere una ingiunzione di un qualche tipo per farmi stare lontana. Ha ragione?. Io non ho fatto scenate, non ho fatto davvero nulla contro nessuno dei due (a parte il caso dellinvestigastore), né ho intenzione di farle ora. È solo il voler accertare la veridicità delle parole di S., con due sole domande che vorrei porre a G. e così da chiudere definitivamente. Grazie anticipatamente

Buonasera. Nessun reato nella Sua condotta, può stare tranquilla. Cordiali saluti. Avv. Antonino Ercolano

Diritto della persona: Consulenze legali su - Pag.31

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