Lavoro come apprendista segretaria amministrativa alle dipendenze di una impresa edile con distaccamento per la formazione presso lo studio commercialistico che cura l'amministrazione della stessa società, all'inizio ri-cevevo regolarmente lo stipendio,da maggio di questo anno non ricevo più nulla sul conto corrente,vengono emessi regolari cedolini ma dei soldi neanche l'ombra,neanche il Bonus Draghi anche risulta regolarmente riportato in busta paga.Vorrei conoscere la prassi per dare le dimissioni per giusta causa per inadempienza del datore di lavoro ,ho pensato di farmi assistere dall'ufficio vertenze del sindacato a cui è iscritta mia madre e di cui mio padre è stato anche delegato sindacale

Buonasera, sarebbe opportuno procedere con una diffida e successivamente - in caso di silenzio o diniego - con un ricorso per decreto ingiuntivo. Se ha necessità di assistenza si resta a disposizione. Cordialmente. Avv. Francesco Magnosi

Buongiorno. L'azienda vorrebbe attribuirmi, e quindi vorrebbe chiedermi il risarcimento, di un danno che secondo loro ho fatto di mia iniziativa pari a 625€. Premettendo che è il mio primo "errore", che non è un errore irrimediabile e non fatto intenzionalmente, mi chiedono un risarcimento. Altri colleghi, dopo innumerevoli errori nel corso di svariati mesi, non hanno mai subito ripercussioni. Posso fare reclamo?

Buongiorno. L'azienda può chiederle i danni solo se l'errore ha comportato conseguenze molto gravi e lei ha violato obblighi comportamentali e di procedura. Resto a sua disposizione per chiarimenti o ulteriori informazioni in base alle dinamiche del fatto, trova i miei contatti diretti sul profilo. Un cordiale saluto. Avv. Elena Armenio. Foro di Brescia

Buongiorno, nel 2017 è stato contrattualizzato (per volontà del datore di lavoro) un aumento mensile NETTO (non lordo) di €250. Purtroppo ad oggi non l’ho mai percepito integralmente perché è stato assorbito il corrispondente aumento lordo nel superminimo. Ma, RIPETO, non è stato formalizzato un lordo bensminimo in busta paga. Potete aiutarmi? Grazie

Buongiorno, la questione andrebbe approfondita visionando la documentazione in suo possesso. Se ha necessità di assistenza si resta a disposizione. Cordialmente. Avv. F. Magnosi

Buongiorno, ho dato le dimissioni voluntarie con mancato preavviso per cambio lavoro. Dal vecchio posto di lavoro mi hanno informato che nel ultima busta paga avrò le trattenute per mancato preavviso. ho un contratto di apprendistato ccnl commercio , v livello, i giorni di preavviso dovevano essere 15. Nella mia ultima busta paga risultano ancora 20 giorni di ferie piu 26 ore di permesso piu 30 ore ROL. E possibile arrivare con la busta paga in meno in questi condizioni? Di base sapevo che devono essere trattenuti i 15 giorni per mancato preavviso, quindi non dovrò arrivare sotto . Ma la mia collega che si e dimesso un mese prima nelle stesse condizioni e in piu non si e presentata ultimi 10 giorni ha ricevuto una busta paga di meno 610 euro . E valido anche per me una situazione del genere? Grazie

Buongiorno. Per risponderle adeguatamente è necessario esaminare la busta paga e la documentazione relativa al suo rapporto di lavoro. Sono a sua disposizione per fornirle consulenza in merito,mi occupo di diritto del lavoro; la consulenza è a pagamento e può contattarmi ai recapiti che trova sul mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Valeria Pietra - Pavia

Buongiorno, lavoro in un'azienda metalmeccanica ed ho presentato le dimissioni in data 21 novembre 2022. Il preavviso previsto per me da contratto è di 45 giorni quindi con termine il 5 gennaio 2023. Il responsabile mi aveva già anticipato che il periodo di prova sarebbe slittato per la chiusura Natalizia, però la comunicazione ufficiale è stata esposta solo il 23 novembre. Da contratto interno la comunicazione dovrebbe essere fatta il 15 novembre. Ora, visto che ufficialmente non sapevo della chiusura, il termine slitta comunque? Il termine io l'ho indicato il 31 dicembre per non avere due cud, quindi so che mi dovrebbero togliere 5 giorni. Se spostano il termine dopo la riapertura dell'8 gennaio, i giorni di penale diventano 13? Oppure visto che non lo sapevo rimangono 5? Consideriamo il fatto che la chiusura non è totale, ma qualcuno verrà a lavorare. Grazie

Buongiorno. Per fornirle un parere preciso, dovrei prendere visione delle sue condizioni di contratto in modo completo. Resto a sua disposizione per consulenza o assistenza, trova i contatti sul mio profilo, cordiali saluti. Avv. Elena Armenio

Buongiorno, con la presente sono a richiedere un parere su questa sventura capitatami recentemente. 5 mesi fa sono stato assunto a tempo determinato come responsabile per la distribuzione di una filiale di corrieri espresso. Ho firmato un contratto da 39 ore settimanali ma appena inizio a lavorare trovo il mio collega (insieme eravamo i 2 responsabili / figure di ufficio del sito) che lavora tutti i giorni dalle 7.00 alle 20.00 circa per un totale di 13 o 12 ore al giorno. (mi confesserà poi che la cosa andava avanti da circa 2 mesi). Per solidarietà nei suoi confronti e per velocizzare il tempo necessario ad acquisire la conoscenza base di gestionali e vari strumenti utilizzati decido di rendermi disponibile e di lavorare anche io dalle 7.00 alle 20.00 perchè compresa la situazione critica voglio aiutare e rendermi utile. Purtroppo nei tre mesi successivi lavoreremo entrambi sempre dalle 7.00 alle 20.00 tutti i giorni per garantire le funzioni minime richieste della filiale, le richieste dei nostri superiori saranno sempre piu' esigenti e nel frattempo riceveremo costantemente minacce verbali di addebiti e molteplici/costanti richiami infondati del nostro operato oltre che la costante richiesta di organizzare trasporti in aree extradonagali senza segnalarlo a nessuna autorità doganale per facilitare le operazioni. Constato che le mansioni imputateci erano insostenibili da svolgere in sole 2 persone lo abbiamo fatto sempre presente ai superiori, i quali ci hanno richiesto di resistere, stringere i denti e continuare a lavorare in talune modalità perchè a detta loro le cose si sarebbero sistemate. Al quarto mese di questa situazione insostenibile il nostro superiore gerarchico ci ha addirittura imposto di supportare la flotta uscendo in distribuzione guidando i furgoni aziendali (mansione per la quale non siamo qualificati e mai svolta prima, eravamo inquadrati ccnl trasporti 3livello impiegati). All' ulteriore imposizione di guidare un mezzo e consegnare i pacchi (attività che tra l'altro se svolta mi avrebbe impedito dallo svolgere le mie normali mansioni) non resisito piu' e corro ormai logorato fisicamente e mentalmente a dare dimissioni per giusta causa, stessa cosa fa il mio collega nel pomeriggio. Aggiungo che non ho mai sostenuto il corso obbligatorio sulla sicurezza e che il magazzino dove lavoravamo probabilmente era sprovvisto di adeguati sistemi di allarme e sistemi antincendio. Io ed il mio collega eravamo entrambi assunti con due contratti determinati ed in scadenza in data 31/12. Nell' ultima busta paga (intera mensilità di Ottobre) il datore di lavoro ha trattenuto il termine di preavviso per circa 1850 euro ad entrambi (negando così la giusta causa e risultando 2 buste paga a saldo negativo) ed ora dovremo procedere a citarlo in giudizio per dimostrare la sussistenza della giusta causa. Putroppo siamo ancora entrambi molto scossi da quanto accaduto e non avendo precedenti esperienze in contenziosi riguardanti il diritto del lavoro la contattiamo per chiedere secondo lei come potrebbe risolversi questa faccenda e se ha dei consigli su come muoverci per dimostrare la sussistenza della giusta causa nelle nostre dimissioni. Grazie a presto

Buongiorno, la questione necessità di un approfondimento visionando la documentazione. Dalla descrizione dei fatti c'è la possibilità di opporsi alla trattenuta facendo valere, da un lato la giusta causa di dimissioni e dall'altro lato il diritto alla percezione delle differenze retributive e contributive in forza del lavoro straordinario effettuato e delle mansioni superiori e/o diverse svolte durante il rapporto di lavoro. Se ha necessità di assistenza si resta a disposizione e si inviano cordiali saluti. Avv. F. Magnosi

Gentilissimi vi contatto in merito ad uno stipendio non accreditato, il 04/10/22 ho firmato presso un agenzia per il lavoro un contratto dal 04/10/22 al 12/10/22 durante la firma la segretaria mi notificava che ogni 15 del mese avviene l'accredito dello stipendio del mese passato. Il 16/11/22 ho chiamato questa agenzia notificandli che non avevo ricevuto ne lo stipendio ne il cedolino, la segretaria mi rispondeva che avevano avuto problemi con il server e mi suggeriva di chiamarli dopo due giorni, dopo due giorni gli ho ricontattati e la segretaria mi diceva che il datore di lavoro aveva avuto problemi, mi consigliava di richiamarli il 22/11 gli ho contattati nuovamente il 22 e mi hanno risposto che il datore di lavoro non gli rispondeva. A questo punto non so cosa fare vi sto contattando per sapere come agire. In attesa di un vostra risposta porgo cordiali saluti

Buongiorno, è opportuno procedere con una diffida e successivamente, in caso di diniego, con una azione legale. La ringrazio per l'attenzione e si resta a disposizione per assistenza. Cordialmente. Avv. F. Magnosi

Diritto del lavoro e previdenza: Consulenze legali su - Pag.4

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