Sono italo-brasiliano. Ho lavorato per circa 10 anni (dal 1999) per un grande gruppo italiano, ma in Brasile, facendo assistenza tecnica per tutto il Brasile sulle loro macchine industriali. Ricevevo uno stipendio mensile direttamente sul mio conto corrente. Non ho mai firmato contratti con loro e l'unica prova che ho di questi versamenti sono le ricevute della mia banca. Oggi vorrei andare a vivere in Italia e, visto questa mia situazione, domando se ho diritto a farmi avere versamenti previdenziari da loro. Grazie

Gentile utente, può contattarmi privatamente per approfondire la questione

Ho avuto una sospensione dal lavoro ,di 5 gg senza retribuzione ,.essendo accusato di non avere vifgilato su um lavoro non fatto ad opera (essendo un responsabile ). Quello che volevo sapere ,se e giusto che mi hanno inebito badget per entrare ,prima di darmi la raccomandata (poi consegnata a mano ) mi hanno contestato di vari richiami ,mai avuto uno e nemmeno un ritardo ,di un lavoro mal fatto di cui ritengo non vero ,dimostrabile , vorrei sapere se fosse possibile levare questa macchia dal mio curriculum e citare le parti (datore di lavoro e responsabile di settore a suo tempo ,ora non piu appartenente alla ditta

Buongiorno. La questione andrebbe approfondita in quanto ci sono diversi aspetti da chiarire e valutare. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo

Buongiorno ho affidato la pratica di recupero TFR ad un avvocato (circa 8000€) me ne chiede 7000€ come parcella ..mi sembra una follia oltre che quasi usura chiedere il 90% dell'importo della causa,oltretutto che non riesce neanche a vincere abbiamo avuto già decreto ingiuntivo impugnato e ora c è un giudizio in sede civile. cosa posso fare per la parcella?e uno bravo che possa recuperare il mio tfr. Grazie

Buonasera. L'onorario che Le è stato chiesto, a fronte di una somma di Euro 8.000,00 da recuperare, è esagerato. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo

Salve, vorrei sottoporvi la seguente questione. Negli ultimi 4 mesi mi è stata offerta l'opportunità di cambiare ufficio e di conseguenza mansione. Tuttavia, non c'è stato alcun accordo scritto, nonostante questo abbia dato seguito ad un grande aumento di responsabilità e di attività. Oggi il contratto è giunto al termine e mi stata offerta la possibilità di continuare il rapporto di lavoro presso l'azienda, con un piccolissimo aumento di retribuzione. Dal momento che, nonostante l'aumento la retribuzione continuava a. Non essere adeguata alla responsabilità e al tipo di mansione, ho deciso di non confermare il rinnovo del contratto. È possibilità chiedere un risarcimento per questi 4 mesi?. Grazie

Buongiorno. Per darle adeguato parere è necessario esaminare la documentazione relativa al suo rapporto di lavoro. Sono a sua disposizione per fornirle consulenza legale in merito,mi occupo di diritto del lavoro. La consulenza è a pagamento e può contattarmi ai recapiti che trova sul mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Valeria Pietra (Pavia)

Buongiorno, a seguito di un infortunio privato, mi trovo ad aver un problema degenerativo al ginocchio che compromette la mia posizione lavorativo, in quanto il lavoro da me svolto prevede una buona forma fisica, si tratta di un lavoro a rischio vita, dove si sollevano dei pesi e dove la fuga in caso di emergenza potrebbe essere tempestiva (ausiliare della viabilità autostradale), avendo potenzialmente perso l'idoneità, possono licenziarmi per giusta causa?

Buongiorno. Per darle adeguato parere è necessario esaminare la documentazione relativa al suo rapporto di lavoro e quella sanitaria relativa all'infortunio. Sono a sua disposizione per fornirle una consulenza in merito,mi occupo di diritto del lavoro; la consulenza è a pagamento e può contattarmi ai recapiti che trova sul mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Valeria Pietra - Pavia

Buongiorno,gentilmente, mi serve un'informazione. A Maggio 2022 la mia NASPI è stata sospesa un mese prima del previsto termine di erogazione a Giugno, in quanto sono stata assunta con contratto a tempo determinato di 6 mesi il giorno 1 Maggio 2022, con scadenza contratto il 29 Ottobre, 2022. A fine Ottobre 2022, il contratto poi è stato rinnovato di altri 6 mesi con la formula a-causale, fino al 30 Aprile 2023. Quello che vorrei sapere è. 1) qualora alla scadenza del contratto il 30 Aprile 2023 non venisse rinnovato nuovamente, l'importo della NASPI sospesa a Maggio 2022 ripartirebbe in automatico, oppure devo fare una nuova domanda?. 2) Posso chiedere nuovamente l'indennità di disoccupazione, sulla base di 1 anno di contributi previdenziali, 6 mesi + 6 mesi a tempo determinato, relativi all'anno 2022-2023? Avevo già usufruito della NASPI a seguito di licenziamento da parte del datore di lavoro nel 2020. 3) L'importo sospeso della NASPI a Maggio 2022, andrebbe a cumularsi con un'eventuale nuova NASPI nel 2023?. Grazie per un cortese riscontro. Cordiali saluti

Buongiorno. Per rispondere a tutte le sue domande è necessario esaminare la documentazione in suo possesso relativa alla Naspi e al contratto di lavoro che ha sottoscritto. Sono a sua disposizione per fornirle consulenza in merito, mi occupo di diritto del lavoro; la consulenza è a pagamento e può contattarmi ai recapiti che trova sul mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Valeria Pietra - Pavia

Buongiorno. Racconto brevemente quanto mi è successo e vi chiedo gentilmente la fattibilità e un preventivo per quanto sotto. Prima delle mie dimissioni lavoravo in un'azienda dove mi è stato offerto un contratto con patto di stabilità per la durata di 24 mesi. Dopo 12 mesi decisi di dimettermi per giusta causa, dato l'eccesso di lavoro e le malattie legate allo stress che mi hanno travolto due mesi prima. Al momento del contratto mi è stata promessa una persona, ma questa non è mai stata assunta, finché non ho dato le dimissioni. Oltre a questo mi è stato reso impossibile prendere il bonus obiettivi dei progetti su cui lavoravo, poiché la direzione cambia le date di consegna dei progetti a seconda delle loro scelte strategiche. Ho inviato le dimissioni per giusta causa il 29/09, dimettendomi il 30/10. Mi sono accordato con il responsabile di dare il preavviso di un mese, in modo da fare il passaggio di consegna al nuovo programmatore, anche se avrei potuto lasciare il luogo di lavoro il giorno stesso. Ho dato la disponibilità in buona fede e per il buon rapporto che avevo con il responsabile. Oltretutto, ho dato anche la disponibilità a venire nei giorni a seguire per chiarire eventuali dubbi del nuovo ragazzo. Sono venuto due giorni e pensavo mi avrebbero accreditato le ore assieme al TFR a fine novembre, come promesso, invece non ho ricevuto nulla. Ho chiamato il responsabile, anche lui perplesso con la situazione e non al corrente di quanto successo. Inviando una mail alla responsabile delle risorse umane, mi ha informato che il TFR è stato trattenuto come giustificativa al patto di stabilità. Al momento delle dimissioni non ho allegato lettere di diffida o denunce, poiché pensavo che si potesse risolvere il tutto senza ricorrere alle vie legali, rinunciando quindi anche alla NASpI, visto che non ho dato la giustificativa delle dimissioni per giusta causa all'INPS. (Giustificativa al di fuori del "Motivo Dimissione" nelle dimissioni telematiche). Vorrei anche dire che i lavori manuali e con uso di elettricità nella maggior parte dei casi non si svolgevano in condizioni di sicurezza. Vorrei richiedere la fattibilità e un preventivo per quanto sotto. Denuncia per lavoro in nero non retribuito. Denuncia per condizioni di lavoro non in sicurezza. Recupero TFR. Recupero bonus obiettivi. Richiesta NASpI. Risarcimento per danni dovuti allo stress. Risarcimento delle spese legali. Spero possiate aiutarmi. Vi chiedo di contattarmi via mail. Se preferite una chiamata devo fissare un appuntamento, al momento sono all'estero per cure mediche e mi costano troppo le chiamate verso l'Italia. Gentilmente. Lorenzo Nava

Buonasera. La questione andrebbe approfondita visionando anche la documentazione in Suo possesso. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo

Salve, sono un'estetista inquadrata al primo livello e con contratto a tempo indeterminato. Da qualche mese il mio stipendio viene pagato in ritardo, fino ad arrivare alle tre settimane. Purtroppo la situazione sta diventando insostenibile e vorrei licenziarmi ma non ho la possibilità di rimanere senza soldi. Posso dare le dimissioni per giusta causa?

Buongiorno. In effetti il ritardato pagamento potrebbe configurare ipotesi di giusta causa per le dimissioni. Occorre però valutare tutte le ipotesi. Sono a Sua disposizione per una consulenza anche online. Mi contatti pure. Avv. Michele Brundu con studio in Cagliari

La mia azienda sottopone i lavoratori a visita medica (sorveglianza sanitaria) fuori dall'orario di lavoro, senza alcuna retribuzione e costringendoli a una trasferta di 70 km per sottoporsi a visita. Due settimane prima di detta visita ho spedito due mail all'azienda citando L' art. 15 , comma 2, del D.Lgs 81/2008 e chiedendo se potevano retribuire la visita. Non ho ricevuto alcuna risposta e non mi sono presentato alla visita. Cosa rischio ora? Grazie per l'attenzione

Buongiorno. Sono a disposizione per fornirle consulenza in merito previo esame della documentazione in suo possesso, mi occupo di diritto del lavoro; la consulenza è a pagamento e può contattarmi ai recapiti che trova sul mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Valeria Pietra - Pavia

Salve, sono un Oss di una struttura privata a Torino, lavoro tramite cooperativa, volevo avere delle informazioni riguardo i lavori notturni. Noi facciamo turno dalle 21 alle 7, oltre i lavori di pulire refettorio, carrozzine , ripristino carrello e cambi Protezioni igieniche ci hanno incrementato lo smistamento della biancheria piana e degli ospiti. Parliamo di circa 4-5 roll pieni, un lavoro che facciamo in 2 Oss , dalle 3 alle 5 di notte in più rispondendo sempre ai campanelli degli ospiti che hanno bisogno. Poi dalle 5 alle 7 facciamo igiene + vestizione a 4 ospiti di ogni reparto per aiutare il lavoro dei mattinieri. Secondo voi non è un lavoro eccessivo da fare di notte, pensando che si dovrebbe fare solo sorveglianza? Grazie

Buongiorno. Per darle adeguato parere è necessario avere ulteriori informazioni sulla sua attività lavorativa ed esaminare la documentazione relativa al suo contratto di lavoro. Sono a disposizione per fornirle consulenza in merito, mi occupo di diritto del lavoro; la consulenza è a pagamento e può contattarmi ai recapiti che trova sul mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Valeria Pietra - Pavia

Diritto del lavoro e previdenza: Consulenze legali su - Pag.3

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Rifiuto permessi Rol: domande

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