Durante un processo civile, CTU, per l'affidamento di un minore (5 anni), la madre ha diffamato, gravemente, la sua stessa madre (76 anni) nonostante, quest'ultima, non fosse stata considerata per l'affidamento. La nonna, del minore, non era presente al processo ma ha ricevuto una copia della relazione finale CTU dal padre del minore. È possibile, per la nonna del minore, sporgere querela, verso la figlia, per diffamazione?

Buongiorno. Premesso che la questione andrebbe approfondita, è possibile agire legalmente. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Salve, sono stata sospesa da un corso oss, il 1 luglio si riunirà un collegio per cacciarmi definitivamente dal corso dopo aver pagato euro 1000. Il motivo è stato che con le mie colleghe avevamo creato un chat per scambiare opinioni. In questa chat ho offeso il titolare della scuola , al quale gli è stato inviato il mio audio. Ho provata a scrivergli una mail di scuse ma non è cambiato nulla. Cosa posso fare?

Buongiorno Signora. Per poterLe rispondere adeguatamente è necessario approfondire la questione in quanto sono diversi gli elementi da valutare. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Salve, mio padre è deceduto a novembre 2019 senza lasciare testamento. Siamo io ,mia madre(che attualmente abita nella casa paterna) e mio fratello. Essendo una casa grande mia madre vorrebbe vendere, non ce la fa a fare le scale troppe volte e a mantenerla . Io sono d’accordo,mio fratello si oppone. Ma per motivi di salute di mia madre non si può imporre la vendita? Lei campa di pensione, io l’aiuto ma è estenuante per lei fisicamente e psicologicamente. Grazie

Salve. Ci sono diverse opportunità, fra cui la possibilità per sua madre di proporre una mediazione per scioglimento della comunione sull'immobile indiviso. Per migliori chiarimenti, può contattarmi in privato. Saluti

Mia madre abita in una casa in affitto e ha un problema in bagno. In pratica ha una perdita in bagno non eccessivamente importante ma pur sempre una perdita e la proprietaria da febbraio 2021 (mese in cui ha effettuato un sopralluogo con il suo idraulico) non si è più fatta sentire. Come scusa ha addotto quella della zona rossa per il covid. Ora l'ho contattata per capire le sue intenzioni e in pratica ha capovolto il senso di quello che ci dicemmo un paio di mesi al telefono. In pratica ha detto che attendeva che la contattassi io per intervenire. E' una totale assurdità in quanto. 1. non l'ho mai detto. 2. a febbraio eravamo rimaste che si sarebbe organizzata con l'idraulico per fare l'intervento. 3. non mi sarei mai presa la responsabilità di non far intervenire per una perdita d'acqua non potendo prevedere le possibili conseguenze. Premesso ciò, avrei un dubbio. 1. Trattandosi di una persona (la proprietaria) molto refrattaria a spendere soldi in una proprietà nella quale non vive, mi ha riferito che se occorre intervenire, interviene. Se rompendo all'altezza del bidet, si scopre che è necessario fare impianto di carico, si può fare impianto esterno senza rompere mattonelle. Ora mi chiedo, può fare un intervento peggiorando le condizioni estetiche del bagno?. Con il tubo esterno e non nel muro mi creerebbe un disagio

Buongiorno. Premesso che bisognerebbe approfondire la questione, da quello che scrive credo si tratti di manutenzione straordinaria, la quale per legge spetta al proprietario dell'immobile. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

È stato emanato un decreto sulla decisione di collocamento per quanto riguarda mio figlio. IL TRIBUNALE ha deciso,Il collegio ha deciso definitivamente pronunciando in contradditorio tra le parti,ogni altra istanza,eccezione,deduzione,difesa,argomentazione rigettate,dispone che. Questo cosa significa?. Che almeno per il momento non c è più la possibilità che possa cambiare se si fa un ricorso oppure sì?. È applicabile fin da subito oppure bisogna aspettare dei giorni?. Grazie mille per la consulenza,gentilissimi

Buongiorno. Per poterLe rispondere adeguatamente bisognerebbe visionare il relativo provvedimento. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo

Buonasera io denuncio dal 2019 ad oggi il mio ex marito in quanto mi minaccia quando sa di qualche mia relazione, ad oggi lui si ritrova con la sorveglianza speciale di sera e il divieto di avvicinamento di 500 m e nessun contatto , volevo sapere se si può ritirare la denuncia e come bisogna fare e se eventualmente dopo averla ritirata se lui continua a minacciare se posso continuare a denunciare

Buongiorno. Il codice rosso ha previsto come le denunce non siano ritirabili. La questione è sicuramente interessante e necessità di un approfondimento. In ogni caso lo Studio Marinelli & Partners è tra gli studi legali con le migliori recensioni positive in Italia su Google Maps -a oggi 159 a 5 stelle - e su altri social, tra cui StarOfService: 83 a 4,9 stelle. Può illustrarci il suo caso chiamandoci direttamente al 3481317487 per una prima consulenza orientativa gratuita. Questo passaggio è utile a entrambi per condividere la problematica e visualizzare le possibili soluzioni. Operiamo in tutta Italia e abbiamo rapporti consolidati con numerosi, primari studi legali italiani con i quali collaboriamo. In particolare, siamo a Roma e operiamo a Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova, Bologna, Bari, Firenze, Savona, Imperia, Genova, Aosta, Cuneo, Alessandria, Novara, Pavia, Bergamo, Brescia, Mantova, Udine, Verona, Padova, Treviso, Vittorio Veneto, Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Rimini, Massa Carrara, Livorno, Arezzo, Perugia, Foligno, Spoleto, Terni, Ancona, Rieti, Viterbo, Pescara, Benevento, Torre Annunziata, Salerno, Agropoli, Foggia, Brindisi, Taranto, Lecce, Cosenza, Reggio Calabria, Catania e Cagliari e altre città

Buona sera, recentemente durante un'assemblea condominiale autoconvocata, abbiamo revocato a maggioranza il ns amministratore e nominato uno nuovo. Solo un condomino ha votato contro la revoca. Ora questa persona desidera impugnare la delibera per motivi a suo dire, di mancate convocazioni di alcuni condòmini e mentre io dico che non è legittimato a chiedere l'impugnazione, poiché ha espresso il suo voto, costui dice che avendo votato contro egli sarebbe un dissenziente e quindi può impugnare. Io invece sostengo che non ha dissentito sul punto dell'odg "REVOCA AMMINISTRATORE", per cui avendo successivamente votato, egli non è un dissenziente e quindi ormai non può impugnare la delibera. Chi ha ragione?? Grazie e cordiali saluti

Gentile Utente, occorrerebbe leggere il verbale di assemblea per aver maggiori dettagli. Posso, tuttavia, dirle che la delibera viziata per omessa convocazione di alcuni condomini è oggi "solo" annullabile (non nulla) e può essere impugnata esclusivamente dai condomini assenti in quanto non ritualmente convocati. In questo senso si è espressa anche recente giurisprudenza di legittimità. Generalmente, però, le delibere contrarie alla legge o al regolamento possono essere impugnate dai dissenzienti o dagli assenti. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti. Con cordialità

Buongiorno, ho un problema che dura da circa 2anni e mezzo ,da quando sono venuta a vivere in questa casa che sembrava un gioiellino a prima vista, a parte una lieve traccia di muffa in cucina che mi ha descritto come un po'di condensa ,a quel punto ho specificato che ho una grave malattia polmonare e muffa e umidità potrebbero darmi molti problemi, leii ha giurato che la casa era perfetta !. Essendo da. Pochi anni tornata dall' estero ho una certa dimestichezza con le case in affitto ne ho cambiate due o tre e so come funziona, comunque prendo la casa e mi chiede solo un anticipo, benissimo ,pago 400€, più l'affitto e ne prendo possesso. La sera al momento di fare la doccia l' acqua continuava a diventare da calda a gelata tanto daa impedirmi di lavarmi il giorno dopo ho chiesto spiegazioni e mi ha risposto che dipendeva dalle batterie della caldaia che erano sicuramente scariche alche' a quel punto mi sono ricordata di non aver visto i fogli della messa a norma della caldaia e lei mi ha risposto che l'aveva fatta controllare da poco ed era tutto a posto naturalmente nonmi è piaciuta come risposta ma ho controllato le batterie ed erano a posto , va bene ma l' acqua continuava a dare problemi l'ho rifatto presente e lei mi ha mandato un tecnico che non ha neppure controllato i fumi ne aperto la caldaia e che alla fine mi ha pure chiesto 70€ con grande riluttanza ho pagato ma ho fatto presente alla signora che non avrei dovuto pagare io ma lei non ha voluto sentire ragioni , comunque pagato o no l' acqua ha continuato a non funzionare, la casa poi ha il riscaldamento centralizzato ed a fine mese ovvero a maggio hanno spento tutto era il 2019 quando ha fatto il maggio più freddo di sempre, ed ho preso la polmonite, nel frattempo ho cominciato a vedere tracce di muffa ovunque. Non posso raccontarla col telefonino troppo lunga ho possibilità di contattarvi in altro modo? Per favore a luglio vorrei andarmene di qui ma prima voglio mettere in chiaro alcune cose e rivoglio quello che mi spetta perché voglio essere risarcita di un' infinità di danni subiti. Grazie

Gentilie Signora. La Sua richiesta merita di essere approfondita. Per una consulenza può contattarmi ai recapiti presenti sul mio profilo. Cordiali Saluti. Prof. Avv. Domenico Lamanna Di Salvo. MILANO - BARI

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