Buongiorno. Sono un pensionato di 70 anni di Ferrara. A dicembre 2021 a seguito di un’offerta di una SRL di Ferrara pago 5.800euro per farmi mettere 7 finestre, sfruttando il Bonus Infissi. Dovevano essere installate a marzo 2022 per contratto. Il titolare di settimana in settimana mi ha rinviato fino ad oggi con le scuse più assurde. Ora ho appreso che a Ferrara ci sono almeno altre tre persone nella mia situazione, ad una di esse il titolare ha dato un assegno da 8.200euro, risultato impagato. La srl non ha proprietà pignorabili. TRUFFA: artifici. In data 6 febbraio 2022 il titolare ha fatto richiesta tramite CNA FE di sconto fattura all’Agenzia delle Entrate, dandomene copia. Ieri ho chiamato CNA FE, e mi dicono di non avere traccia di questa operazione. O ha falsificato la ricevuta, o l'ha annullata poco dopo. DOMANDA: E' sufficiente come ARTIFICIO? Posso aggredire i beni personali del titolare, se ne ha?. Ho la registrazione di tutte le telefonate in cui il titolare mi rassicura e delle scuse che ha usato, certamente avvenute DOPO che l'operazione CNA è stata annullata, se mai è esistita. Grazie per l'aiuto

Buongiorno. Da quanto descrive vi sono i presupposti per ottenere il risarcimento del danno, ma come giustamente Lei ha già osservato, bisognerebbe capire se l'azienda in questione ha beni pignorabili o meno. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo

Salve, il vicino che abita al piano sopra di me (in affitto) fa troppo rumore, c'è il problema di fondo che da quando sono stati rifatti i pavimenti sento tutto (pavimenti rifatti dal proprietario prima del suo ingresso). Oltre a sentire tutto quello che dice, ogni volta che cammina o che cade qualcosa si sente, trema tutto... E sono rumori che di notte mi svegliano più volte. Ho parlato più volte con lui cercando di spiegargli la situazione e che l'orario condominiale prevede il silenzio dalle 23, ma mi ritrovo comunque a dover andar su all' 1 di notte a chiedere di abbassare i toni perchè non riesco a dormire...purtroppo il mio vicino è attivo di notte e relativamente spesso ha ospiti e credo che si stia anche infastidendo delle mie "pretese". Cosa si può fare? Io credo sia un problema dovuto ai lavori di rifacimento dei pavimenti perchè prima di questi io non ho mai sentito rumori particolari. Grazie in anticipo

Buongiorno. Più volte la giurisprudenza ha ritenuto responsabile il proprietario dell'immobile per le condotte dell'inquilino che non rispetta il regolamento o reca fastidio agli altri condomini. Pertanto, provveda ad informare direttamente il proprietario dell'immobile. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo

Nel caso in cui A dà a B (moglie) un immobile, con comodato d'uso, che viene utilizzato come (RTA) e B lo affitta a C, con contratto da residence, tale comodato va registrato oppure no? Se no, come può essere sicuro C che il comodato esista? Se non esite il comodato verbale registrato, il contratto è valido?. Per contratti da residence il comodato d’uso verbale, va registrato? quando è opportuno registrarlo e perché?

Buongiorno. Premesso che il comodato d'uso gratuito può essere anche verbale (chiaramente, se dovesse nascere una controversia, bisognerà essere poi in grado di dimostrare il contenuto degli accordi verbali), la registrazione del contratto suindicato è previsto solamente per quello scritto. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo

Buongiorno, non so cosa fare difronte a questa situazione: ho un appartamento in comproprietà con mia sorella che ha un amministratore di sostegno designato dal giudice tutelare. Lei abita dopo la morte della mamma in modo esclusivo l'appartamento e non mi consente di alloggiare quando mi reco ( sono residente in altra città distante 1500km ) costringendomi ad essere ospite da un parente o in un hotel. l'amministratore e' al corrente della situazione e non certo facilita la situazione. Ho richiesto via pec all'amministratore di stipulare un contratto d'affitto riconoscendomi il 50% della mia quota dell'immobile. Mi ha risposto che avrebbe sottoposto al giudice tutelare la questione, ma a distanza di tre mesi della richiesta ho chiesto notizie ottenendo un sgradito silenzio via pec e telefonicamente. Non so se scrivere al giudice per chiedere udienza, mi chiedo nell'eventualità non mi rispondesse cosa dovrei fare o se devo procedere in altro modo. Cordialmente

In relazione al quesito da Lei posto, La invito, a Sua tutela, a dare incarico ad un legale che possa interfacciarsi con l'Amministratore di Sostegno e, ove servisse, con il Giudice Tutelare del Tribunale di Milano (competente per il Comune di Cassano d'Adda). Sono a Sua disposizione per affidamento dell'incarico. Mi può contattare a mezzo mail ed inviare la documentazione in Suo possesso. Digito il mio nominativo su google al fine del reperimento dei miei contatti. Cordiali saluti. Avv. Stefania Panzitta, Vanzago (MI)

"Il conto corrente del marito. In presenza di una coppia sposata che abbia optato per il regime di separazione dei beni, il conto corrente del marito resta di sua proprietà esclusiva, la moglie non può vantare nessun diritto, salvo in caso di separazione, esigere un assegno di mantenimento in proporzione alle disponibilità economiche di lui se siano superiori alle sue.". Io mi trovo nella suddetta posizione e le mie disponibilità finanziarie sono inferiori a quelle dell'altro coniuge. Come mi devo comportare per sbloccare il pignoramento del mio conto personale?

Buonasera. La questione andrebbe approfondita in quanto ci sono diversi aspetti da chiarire. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo

Buonasera, illustro la situazione per la quale richiedo la consulenza. In qualità di conduttrice di un appartamento a me locato in forza di un contratto regolarmente registrato sono tenuta, in forza del suddetto contratto, a pagare al locatore oltre il canone locatizio anche le spese condominiali. Entrambi ratei mensili. Si tratta di un piccolo condominio e non sussiste la figura dell'amministratore. Le spese condominiali non sono mai state documentate, pertanto ora vorrei richiedere la restituzione di quanto pagato, per me, indebitamente. Per ottenere la restituzione delle somme, ferma restando la tutela di un professionista, occorre procedere per via giudiziaria con citazione in Tribunale del locatore oppure si possono ottenere attraverso un decreto ingiuntivo?. Ringrazio anticipatamente e porgo cordiali saluti

Gentilissima signora. Buonasera. Mi occupo da sempre di condominio. Dunque, il regime generale è questo: le spese ordinarie sono a carico del conduttore/conduttrice; quelle straordinarie del proprietario. Tuttavia, vi può essere (soprattutto nei piccoli condominii come il suo) una pattuizione difforme fra locatore e locatario. Conseguentemente, al fine di fornirle un parere adeguato, ho assoluta ed indefettibile necessità di leggere il contratto di locazione. Ciò può avvenire mediante richiesta di consulenza (a prezzo modico), inoltrata tramite i miei contatti presenti nel profilo. Resto a disposizione. Cordialissimi saluti. Prof. Avv. Antonio Leggiero

Consulenze legali di Diritto Civile - Pag.12

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